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Capitolo VIII - Il prigioniero politico italiano Francesco Pazienza<br />
Nell’interrogatorio del 15 giugno 1993, Flavio CARBONI ha riferito in<br />
or<strong>di</strong>ne alla genesi dei propri rapporti con Roberto CALVI: «Nell’agosto<br />
del 1981, mentre trascorrevo un periodo <strong>di</strong> riposo in Sardegna, a Porto<br />
Cervo - non ricordo se all’Hotel Cervo o in una villa presa in affitto<br />
-, una sera incontrai Francesco PAZIENZA ed il MAZZOTTA, i quali mi<br />
chiesero in prestito una macchina: procurai loro, se mal non ricordo,<br />
una Range Rover. Nell’occasione, Francesco PAZIENZA mi <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> essere<br />
in Sardegna con Roberto CALVI e sua moglie, la signora Clara CANETTI.<br />
Io ignoravo, sino a quel momento, la presenza dei CALVI, che neppure<br />
conoscevo, in Sardegna. Da parte mia, <strong>di</strong>ssi al PAZIENZA che il giorno<br />
successivo, con Maria Laura SCANU CONCAS e i miei ospiti, cioè Beppe<br />
PISANU, Nestor COLL e Carlos BINETTI, ci saremmo recati in barca<br />
all’isola <strong>di</strong> Budelli, o altro isolotto dell’Arcipelago della<br />
Maddalena. Al riguardo, su richiesta <strong>di</strong> Francesco PAZIENZA, il quale<br />
ci teneva a presentarmi il CALVI, fissammo un appuntamento, nello<br />
specchio <strong>di</strong> mare antistante la predetta isola, al quale giunsi con un<br />
paio d’ore <strong>di</strong> ritardo: lì trovai Francesco PAZIENZA, il MAZZOTTA,<br />
Marina DE LAURENTIS, Roberto CALVI e sua moglie Clara CANETTI, i quali<br />
erano a bordo <strong>di</strong> un motoscafo; essi ci vennero incontro e salirono<br />
sulla nostra barca. In quell’incontro ci scambiammo soltanto dei<br />
convenevoli, ma notai la sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> Roberto CALVI nel<br />
conoscermi, dovuta ad una pluralità <strong>di</strong> ragioni: innanzi tutto, i miei<br />
buoni rapporti con Giuseppe PISANU, Sottosegretario al Tesoro ed<br />
autorevole esponente della Sinistra DC, con il Consigliere economico<br />
del Ministro del Tesoro, Carlos BINETTI, - il quale, per vero, non lo<br />
aveva in grande stima - e con Carlo CARACCIOLO, là dove, proprio in<br />
quel momento, il banchiere sentiva il fiato sul collo del Ministero<br />
del Tesoro e accusava gli effetti dei pesantissimi attacchi de "La<br />
Repubblica" e de "L’Espresso"; in secondo luogo, la mia amicizia con<br />
un uomo del prestigio <strong>di</strong> Nestor COLL definito insieme a Carlos<br />
BINETTI, da "L’Espresso" per i buoni uffici interposti nell’affare del<br />
petrolio venezuelano, "me<strong>di</strong>atore senza tangenti". «Per quella stessa<br />
sera, fui invitato a cena, da solo, nella loro villa <strong>di</strong> Porto Rotondo,<br />
costruita su un lotto <strong>di</strong> terreno da me ceduto in pagamento <strong>di</strong><br />
prestazioni professionali a Pompeo LOCATELLI, villa <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong><br />
Giuseppe CABASSI «Qui erano presenti, oltre ai coniugi CALVI, al<br />
PAZIENZA, al MAZZOTTA e alla Marina DE LAURENTIS, una ragazza negra e<br />
le guar<strong>di</strong>e del corpo del Presidente dell’Ambrosiano. «Questi, quella<br />
sera, si lasciò andare ad un lungo solioquio, nel quale rievocò, con<br />
energia, la sua partecipazione alla campagna <strong>di</strong> Russia e si scagliò<br />
contro le lobbyes che lo stavano osteggiando, prima tra tutte quella<br />
del Ministero del Tesoro".<br />
Tratto dalla requisitoria sulla Banda della Magliana, P.M. Otello<br />
Lupacchini.<br />
Visto che ormai avevo una certa esperienza in casi <strong>di</strong>sperati, dopo<br />
aver letto il libro scritto da questo ex agente del SISMI (Il<br />
Disobbe<strong>di</strong>ente, Longanesi e<strong>di</strong>tore 1999), mi ci sono messo in contatto<br />
<strong>com</strong>inciando a scrivergli nel Carcere <strong>di</strong> Parma dove era recluso. Le sue<br />
prime lettere erano intrise <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffidenza, ma dopo un po' hanno<br />
<strong>com</strong>inciato ad uscire i dettagli <strong>di</strong> quella che appare <strong>com</strong>e una storia<br />
kafkiana del XX-XI secolo. Unico italiano ad essere stato sottoposto<br />
al regime 41bis "per motivi politici" - normalmente il 41 bis viene<br />
applicato per mafia o terrorismo - mi è apparso subito <strong>com</strong>e una delle<br />
persone più interessanti che mi sia stato dato <strong>di</strong> conoscere, ancorché<br />
solo epistolarmente. Sono sicuro che lo Stato italo-anglo-americano<br />
abbia reiterato uno dei suoi ormai troppo soliti autogol. Ho voluto