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e dei regolamenti» e si conclude con l'attribuzione della qualifica<br />
più bassa: "insufficiente" [doc. 26].<br />
Contro il documento caratteristico, il Mattioli propone un ricorso<br />
gerarchico tuttora pendente.<br />
Nell’ottobre 2000, i superiori gerarchici propongono la cessazione dal<br />
servizio permanente del ricorrente.<br />
La stampa nazionale continua ad occuparsi delle schedature tenute<br />
dall'Arma e frattanto denuncia le vessazioni cui è sottoposto il<br />
militare che ha sollevato il problema.<br />
Il 13 novembre 2000, il ricorrente riporta altri 8 giorni <strong>di</strong> consegna<br />
<strong>di</strong> rigore per aver rilasciato ad organi <strong>di</strong> stampa «<strong>di</strong>chiarazioni<br />
riguardanti il servizio volutamente artefatte con le quali ledeva il<br />
prestigio dell'istituzione e <strong>di</strong> altri militari e violava i doveri<br />
attinenti al proprio stato, in particolare al senso <strong>di</strong><br />
responsabilità».<br />
Contro tale provve<strong>di</strong>mento il Mattioli propone un ricorso straor<strong>di</strong>nario<br />
tuttora pendente.<br />
L'11 gennaio 2001, il Garante della protezione dei dati personali,<br />
accertata le irregolarità denunciate dal Mattioli, segnala al<br />
Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro della <strong>di</strong>fesa<br />
l'esigenza <strong>di</strong> un «rapido adeguamento normativo» [doc. 27].<br />
Con il medesimo provve<strong>di</strong>mento, il Garante della privacy segnala al<br />
Comando generale dell'Arma dei carabinieri «la necessità <strong>di</strong> conformare<br />
i trattamenti <strong>di</strong> dati personali» alle <strong>di</strong>sposizioni vigenti e lo invita<br />
a «fornire un riscontro» sulle iniziative intraprese.<br />
Il 24 gennaio 2001, il ricorrente riporta ulteriori 10 giorni <strong>di</strong><br />
consegna <strong>di</strong> rigore per aver rilasciato <strong>di</strong>chiarazioni riguardanti il<br />
servizio e per avere leso il «prestigio dell’Istituzione».<br />
Contro tale provve<strong>di</strong>mento il Mattioli propone un ricorso straor<strong>di</strong>nario<br />
che è tuttora pendente.<br />
Il seguente 26 gennaio, il ricorrente riporta altri 9 giorni <strong>di</strong><br />
consegna <strong>di</strong> rigore per aver rilasciato <strong>di</strong>chiarazioni alla stampa.<br />
Anche contro tale provve<strong>di</strong>mento il Mattioli propone un ricorso<br />
straor<strong>di</strong>nario ancora pendente.<br />
Nel febbraio del 2001, al ricorrente è <strong>com</strong>unicata la proposta <strong>di</strong><br />
trasferimento «per in<strong>com</strong>patibilità ambientale» inoltrata nei suoi<br />
confronti dal Comandante provinciale <strong>di</strong> Arezzo, con nota n. 172/2 del<br />
5 gennaio precedente [doc. 34].<br />
A giustificazione dell'asserita in<strong>com</strong>patibilità ambientale, il<br />
superiore gerarchico falsamente attestava che il Mattioli «anche nelle<br />
attività <strong>di</strong> ufficio inerenti la contabilità carbolubrificanti e la<br />
manutenzione degli automezzi del reparto non ha <strong>di</strong>mostrato una<br />
qualificata capacità professionale» e che, pertanto, «non è<br />
impiegabile in alcuno dei <strong>com</strong>piti connessi con l'incarico». Il<br />
medesimo superiore aggiungeva che il militare, «a causa<br />
dell'atteggiamento assunto a seguito delle vicende che lo vedono<br />
coinvolto, note in tutta Italia attraverso la stampa, per l'aperta<br />
conflittualità con l'istituzione e suoi appartenenti, è inviso ai<br />
<strong>com</strong>militoni che avvertono un forte senso <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, nei rapporti con<br />
lui».<br />
Con nota del 7 febbraio 2001, il ricorrente smentisce tutte le<br />
affermazioni del Comandante provinciale ma, soprattutto, precisa <strong>di</strong><br />
essergli stata da sempre (illegittimamente) preclusa ogni «attività<br />
d'ufficio» e, quin<strong>di</strong>, anche <strong>di</strong> «contabilità dei carbolubrificanti»,<br />
nonostante il suo incarico <strong>di</strong> addetto al Nucleo Comando della<br />
Compagnia [doc. 35].<br />
Premesso ciò, l'appuntato scelto Mattioli assegna al proprio superiore<br />
un termine per rettificare le <strong>di</strong>chiarazioni contenute nella proposta<br />
<strong>di</strong> trasferimento, scaduto inutilmente il quale, si riserva <strong>di</strong> deferire