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immemori: ‘parlate, urlate contro le norme fasciste dei Co<strong>di</strong>ci Rocco, <strong>di</strong>mentichi che quelle norme per<br />
soli 12 anni hanno vissuto sotto il Regime Fascista e per ben 44 sotto quello repubblicano’.<br />
Un atto <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> immagine al quale abbiamo <strong>di</strong>ritto perché non si possa <strong>di</strong>re <strong>di</strong> questo processo<br />
quello che già fu detto ed è tuttora detto, seguendo i canoni della migliore dottrina <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto penale<br />
internazionale, a proposito del processo <strong>di</strong> Norimberga: condannate, punite, obbligate uomini alla gogna<br />
ed alla fuga, sra<strong>di</strong>cateli da tutto perché siete i più forti, perché avete vinto, perché avete e gestite un potere<br />
vitae ac necis, ma non pretendete <strong>di</strong> trovare le ragioni <strong>di</strong> tanto nel Diritto, perché, per Dio, il Diritto tali<br />
ragioni ve le nega.<br />
E se tanto fu detto e fu scritto per un processo <strong>com</strong>e quello <strong>di</strong> Norimberga dove almeno <strong>di</strong> un delitto,<br />
quello <strong>di</strong> genoci<strong>di</strong>o razionalizzato e freddamente predeterminato e preme<strong>di</strong>tato non poteva dubitarsi, che<br />
<strong>di</strong>re dei crimini involuti, nella forma e nella sostanza delle contestazioni proposte in questo processo?<br />
Ecco perché, dopo questa u<strong>di</strong>enza, noi chiederemo al Procuratore Generale <strong>di</strong> Bologna – così <strong>com</strong>e per<br />
altri titoli e per altra veste, ma alla fin fine per le stesse ragioni, altrettanto chiederemo al Procuratore<br />
Generale <strong>di</strong> Firenze nell’ambito <strong>di</strong> un processo a questo intimamente legato -, che sia lui a sollevare la<br />
questione <strong>di</strong> legittimo sospetto. Processo del quale, quello <strong>di</strong> Firenze, proprio per i suoi intimi e<br />
imprescin<strong>di</strong>bili legami – rappresentati del resto dalle migliaia e migliaia <strong>di</strong> pagine fra i due processi<br />
scambiate – con questo processo, inten<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> seguito occuparci.<br />
III) SEMPRE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ORGANI INQUIRENTI E REQUIRENTI<br />
IN RELAZIONE ALLE IPOTESI DI DEPISTAGGIO EFFETTIVO DELLE INDAGINI<br />
SULLA STRAGE DEL 2/8/80<br />
Gli interrogatori resi da alcuni fra gli imputati, hanno messo in luce qualcosa <strong>di</strong> più <strong>di</strong> una semplice<br />
lacuna <strong>di</strong> questo processo.<br />
Hanno messo in luce cioè il grande, enorme equivoco che questo processo avvolge. Ed usiamo un<br />
eufemismo benevolo!<br />
Perché proprio certi interrogatori, certe circostanze emerse per forze, <strong>di</strong>remmo, quasi endogene, hanno<br />
messo in luce gli sforzi pressoché <strong>di</strong>sperati condotti per tenere fuori <strong>di</strong> questa aula e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> questo<br />
processo, tutte quelle opere <strong>di</strong> depistaggio vero, certo, reale, concreto messe in atto da altissimi funzionari<br />
dello Stato.<br />
Appartenenti tanto al potere esecutivo che a quello giu<strong>di</strong>ziario.<br />
Sì, ill.mo sig. P.M., anche del potere giu<strong>di</strong>ziario, anche esponenti <strong>di</strong> questo sacrale potere e, tanto, anche<br />
se Lei ebbe a dare sulla voce a quell’imputato che per un attimo <strong>di</strong> uno <strong>di</strong> tali rappresentanti ebbe a fare il<br />
nome.<br />
A proposito <strong>di</strong> un truce episo<strong>di</strong>o che <strong>di</strong> questo processo fa parte, ma che tutti vogliono tenere fuori <strong>di</strong><br />
questo processo. Fino al punto che su siffatto episo<strong>di</strong>o, l’assassinio <strong>di</strong> Pierluigi PAGLIAI, la sentenzaor<strong>di</strong>nanza,<br />
sconvolgendo la realtà dei fatti, afferma che il medesimo Pagliai trovò la morte in uno scontro<br />
a fuoco con la polizia. Quando il P.M. ebbe a dare sulla voce a quell’imputato, quasi richiamandolo<br />
all’or<strong>di</strong>ne, l’imputato aveva fatto il nome <strong>di</strong> un Magistrato incre<strong>di</strong>bilmente e informalmente ‘assolto’<br />
dalla sentenza-or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> rinvio a giu<strong>di</strong>zio, ma <strong>di</strong>versamente e ben più pesantemente giu<strong>di</strong>cato dalla I<br />
Sezione della Corte <strong>di</strong> Appello <strong>di</strong> Firenze con la sua sentenza 11/2/1987 da questa <strong>di</strong>fesa prodotta agli<br />
atti.<br />
E non trattatasi certo, e non trattasi sicuramente del più responsabile, del più censurabile, <strong>com</strong>e vedremo,<br />
dei rappresentanti del potere giu<strong>di</strong>ziario. Sui cui <strong>com</strong>portamenti <strong>di</strong> aperta violazione delle leggi ci<br />
accingiamo ad esprimere con la nostra usuale franchezza e i nostri pensieri e le nostre considerazioni.