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Niente! Il solito silenzio.<br />
Dalla Chiesa, il rapporto del gen.le Carlo Alberto Dalla Chiesa, rapporto datato 25/3/82 che il generale fa<br />
pervenire al Comando Generale dell’Arma in una con i nastri contenenti le registrazioni dei suoi colloqui<br />
con Ciolini avvenuti il 12 e 13 marzo 1982.<br />
Rapporto che entra nel processo fiorentino – in quello bolognese lo farà entrare questa <strong>di</strong>fesa, ma senza<br />
alcun successo – quasi in modo clandestino. Così <strong>com</strong>e in modo quasi clandestino vi resta. Da tutti<br />
ignorato, taciuto.<br />
Eppure Dalla Chiesa intuisce, intuisce chi è Ciolini e, attraverso le sue menzogne ‘afferra’ il nucleo del<br />
vero.<br />
Un Dalla Chiesa che con ogni probabilità inizia a decidere la sua condanna a morte proprio con la firma <strong>di</strong><br />
quel documento.<br />
Sì, signori Giu<strong>di</strong>ci, sol che voi vogliate leggere e quel rapporto e quel che a proposito dell’intervento del<br />
generale nelle indagini sulla strage <strong>di</strong> Bologna scrive il figlio nel noto libro, sol che vi ren<strong>di</strong>ate conto <strong>di</strong><br />
<strong>com</strong>e l’Alto Comando dell’Arma, un dì nei secoli fedele, avesse ‘<strong>di</strong>ffidato’ il generale dal continuare in<br />
certe indagini, sol che vi ren<strong>di</strong>ate conto dalle <strong>di</strong>chiarazioni rese ai Giu<strong>di</strong>ci dell’Assise <strong>di</strong> Palermo dal<br />
generale Romolo Dalla Chiesa, fratello <strong>di</strong> Carlo Alberto circa un fascicolo s<strong>com</strong>parso dalla cassaforte <strong>di</strong><br />
questi proprio la notte del suo assassinio ‘apparentemente’ mafioso, sol che vi ren<strong>di</strong>ate conto e leggendo<br />
quelle <strong>di</strong>chiarazioni testimoniali e quel rapporto che è proprio questo il documento s<strong>com</strong>parso quella<br />
tragica notte, sol che vi ren<strong>di</strong>ate conto, infine, che nessuno dei magistrati al corrente del contenuto <strong>di</strong> quel<br />
documento e della esistenza, aliunde, <strong>di</strong> quel documento, <strong>di</strong> tanto da notizia alla Corte d’Assise <strong>di</strong><br />
Palermo che ancora siede in quel processo, sol che <strong>di</strong> tanto si rendano conto i Procuratori Generali <strong>di</strong><br />
Bologna e <strong>di</strong> Firenze – e forse non solo <strong>di</strong> Bologna e <strong>di</strong> Firenze – ed evidente, solare apparirà la necessità<br />
che altri Giu<strong>di</strong>ci siano infine chiamati a indagare. In un’altra sede e con altri foscoliani apparati. In questo<br />
e per questo Processo. MAGARI AL DIBATTIMENTO, ALLA LUCE DEL SOLE E SOTTO GLI<br />
OCCHI DI TUTTI.<br />
E ancora, infine e da ultimo:<br />
le indecorose, vergognose, oscene protezioni offerte, ancora ieri, a Elio CIOLINI.<br />
La assenza totale <strong>di</strong> indagini che non siano la risibile lettera inviata dal G.I. Zincani e l’insultante risposta<br />
da parte del Ministero degli Interni. Che sono agli atti.<br />
La protezione ed il sostentamento ad Elio Ciolini al <strong>di</strong> qua e al <strong>di</strong> là dei monti, al <strong>di</strong> qua ed al <strong>di</strong> là dei<br />
mari e degli Oceani, per parafrasare le parole <strong>di</strong> un personaggio noto della nostra più recente Storia.<br />
Questa <strong>di</strong>fesa invia pacchi <strong>di</strong> documenti ufficiali.<br />
Il silenzio e l’inerzia ac<strong>com</strong>pagna il tutto.<br />
E su questo punto, su questo punto sul quale potremmo intrattenervi ancora a lungo, giungiamo a<br />
conclusione.<br />
Se verità può emergere su chi depistò e quin<strong>di</strong> favorì gli autori della strage, e forse volle proprio la strage,<br />
essa può emergere solo ed unicamente dall’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> quelle indagini dove esistono concreti<br />
elementi <strong>di</strong> fatto, concreti dati, concrete prove <strong>di</strong> reato.<br />
Così <strong>com</strong>e nei fatti sopra fuggevolmente ed esemplificativamente enunciati.