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golpe Ben Ali in Tunisia”...Qualche giorno prima del golpe, in co<strong>di</strong>ce<br />
‘Operazione Gerusalemme’, il suo piano fu perfezionato in Italia ad<br />
Abano Terme dove furono ad<strong>di</strong>rittura decisi i ministri del futuro<br />
governo”.<br />
In questo contesto si può pensare che l’organizzazione Gla<strong>di</strong>o<br />
all’estero avesse origini lontane. Va tenuto presente che il personale<br />
armato italiano è stato impiegato a supporto <strong>di</strong> forze ribelli per il<br />
“colpo <strong>di</strong> stato”, la deposizione del Presidente Bourghiba. Non si sa<br />
chi abbia or<strong>di</strong>nato questo intervento, <strong>di</strong> cui <strong>com</strong>unque il Parlamento<br />
non è stato informato.<br />
I motivi che possono aver portato all’impiego della Gla<strong>di</strong>o all’estero<br />
I servizi segreti operano naturalmente anche all’estero, ma le<br />
operazioni dei servizi segreti sono attività che prevedono solo la<br />
raccolta <strong>di</strong> informazioni e non l’attuazione <strong>di</strong> operazioni armate. In<br />
alcuni casi, forse su sollecitazione USA, sono stati decisi<br />
interventi armati all’estero (del tipo <strong>di</strong> quelli che gli <strong>Stati</strong> Uniti<br />
conducono attraverso la CIA), ma che non sono previsti nel nostro<br />
or<strong>di</strong>namento costituzionale. Si sono affidate operazioni, <strong>di</strong><br />
conseguenza ovviamente clandestine, a personale armato che veniva<br />
impiegato all’estero. Tra gli interessi italiani all’estero vi sono<br />
stati certamente, in larga misura, quelli legati all’acquisto <strong>di</strong><br />
petrolio e alla ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> armi. Basti pensare alla ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> carri<br />
armati e armi leggere, <strong>di</strong> elicotteri e aerei a paesi dell’Africa e del<br />
Me<strong>di</strong>o Oriente. Pensiamo ad esempio alla fornitura <strong>di</strong> armi (navi,<br />
sommergibili tascabili, aerei, mezzi blindati) contro petrolio in<br />
Libia.<br />
Alla Libia sono stati venduti, tra l’altro, circa 300 aerei da<br />
addestramento che furono trasformati in aerei antiguerrigglia. Sulla<br />
ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> armi ve<strong>di</strong> l’inchiesta del Magistrato Carlo Palermo e la<br />
inchiesta del Giu<strong>di</strong>ce Istruttore Maria Cordova (in proposito il libro<br />
<strong>di</strong> A. De Feo ‘I misfatti della politica in Italia’, L’Autore Libri,<br />
Firenze 1993). A questo riguardo l’Italia si era cacciata tra due<br />
fuochi: quello <strong>di</strong> Gheddafi e quello degli americani. Gheddafi<br />
reclamava la fornitura <strong>di</strong> armi in cambio <strong>di</strong> petrolio. Molti nostri<br />
armamenti erano costruiti su licenza USA. Gli <strong>Stati</strong> Uniti<br />
con<strong>di</strong>zionarono l’esportazione <strong>di</strong> armi prodotte in Italia su licenza<br />
USA a determinate contropartite. Ad esempio, a un certo momento<br />
(1972), dagli USA venne messo in essere un ricatto: o l’Italia<br />
acquista missili Tor e Lance, o nessuna deroga a vendere armi alla<br />
Libia sarebbe mai stata concessa. Il governo italiano si lasciò<br />
tentare anche perché da un lato c’era la fornitura <strong>di</strong> 5° milioni <strong>di</strong><br />
barili <strong>di</strong> petrolio all’ENI. Si creava così un giro <strong>di</strong> interessi che<br />
portava anche a supportare (o contrastare) gruppi armati esistenti in<br />
vari paesi (guerriglia o controguerriglia).<br />
Rapporti tra le operazioni eseguite da Gla<strong>di</strong>o e quelle eseguite dalle<br />
forze armate<br />
Il Gen. Inzerilli che è stato per 12 anni a capo <strong>di</strong> Gla<strong>di</strong>o (fino al<br />
1986) in un capitolo del suo libro: ‘Gla<strong>di</strong>o, la verità negata’, Ed.<br />
Analisi, 1995, parla delle operazioni che sono state svolte<br />
congiuntamente da Gla<strong>di</strong>o e da <strong>com</strong>ponenti delle forze armate; le<br />
operazioni UMO, operazioni militari non convenzionali. Secondo SHAPE,<br />
il <strong>com</strong>ando militare della NATO, che agiva nel settore delle operazioni<br />
dei servizi clandestini (OCS), le attività <strong>com</strong>piute da forze armate<br />
non ortodosse dovevano adeguarsi alle <strong>di</strong>rettive emanate appunto da<br />
SHAPE. Nel settore delle operazioni dei servizi chiamate OCS, SHAPE<br />
riba<strong>di</strong>va la <strong>com</strong>petenza delle singole autorità nazionali.