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Segreti di Stati - Ladysilvia.com

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polizia, bensì l'informatore Franco Fumarola, con lo scopo <strong>di</strong> fare una<br />

consegna <strong>di</strong> 150 kg <strong>di</strong> cocaina a destinazione del Bonacina Sergio. Per<br />

poter realizzare il contatto era però necessario che il Ticino<br />

fungesse da interme<strong>di</strong>ario per fornire "la chiave d'entrata" (...)<br />

Incidentalmente abbiamo saputo, al <strong>di</strong> fuori della riunione, che la<br />

fonte dei 150 kg <strong>di</strong> cocaina era il nominato Guillermo Bravo detto<br />

Carlos (Ndr: altro informatore)...".<br />

Malgrado gli avvertimenti del Ministero Pubblico Federale e<br />

perfettamente al corrente <strong>di</strong> tutti i risvolti più sopra elencati,<br />

sapendo dunque che stavano <strong>com</strong>mettendo un atto altamente illegale,<br />

Azzoni venne inviato dapprima in Brasile e poi a Parigi e a Nizza per<br />

partecipare, con i francesi, all'attuazione del "piano Bonacina". I<br />

nostri servizi, oltre a contattare i collaterali francesi, si misero<br />

in <strong>di</strong>retta relazione con gli informatori, dando loro precise<br />

<strong>di</strong>sposizioni, creando <strong>di</strong> conseguenza il <strong>di</strong>retto contatto con i coniugi<br />

Bonacina. L'informatore Guillermo Bravo, detto Carlos, venne piazzato<br />

presso l'Hotel Concorde Lafayette sotto la falsa identità <strong>di</strong> Hernan<br />

Carlo Soto. Venne così ripetuto il copione, già visto, della prima<br />

operazione, con la <strong>di</strong>fferenza notevole del chiaro, rilevante nonchè<br />

documentato, coinvolgimento dei nostri servizi.<br />

È stata, quella dei nostri servizi, un'attiva e frenetica<br />

partecipazione dall'inizio alla fine, in tutte le sue fasi e in tutti<br />

i sensi, con scienza e coscienza, ben sapendo che stavano <strong>com</strong>mettendo<br />

un reato gravissimo. Basti pensare che il caro Azzoni ha perfino<br />

partecipato <strong>di</strong>rettamente al lavoro sotto copertura!! Dai <strong>di</strong>ari e dai<br />

manoscritti redatti durante "l'operazione" emergono contingenze <strong>di</strong><br />

estrema gravità. Da queste annotazioni traspare con chiarezza assoluta<br />

la partecipazione attiva dei nostri servizi. La circostanza è<br />

d'altronde attestata dal fatto che la polizia ticinese ha sostenuto le<br />

spese <strong>di</strong> tale gravissima farsa.<br />

E ti <strong>di</strong>rò <strong>di</strong> più. Ai coniugi Bonacina è stata consegnata cocaina in<br />

due precise circostanze: una prima volta 5 kg a Parigi che i Bonacina,<br />

evidentemente, hanno pagato. Ma, si sa, per gli avvoltoi, morti <strong>di</strong><br />

fame, era ben poca cosa. Volevano un'entrata più sostanziosa, più<br />

appetibile, la fame era tanta! Di conseguenza programmarono un'altra<br />

consegna, a Nizza, una decina <strong>di</strong> giorni più tar<strong>di</strong>. In quell'occasione,<br />

i Bonacina, ricevettero e pagarono, 50 kg <strong>di</strong> cocaina. Furono arrestati<br />

e, manco a <strong>di</strong>rlo, malgrado le imponenti misure <strong>di</strong> sorveglianza, "i<br />

fornitori <strong>di</strong> origine sudamericana riuscirono a sottrarsi all'arresto".<br />

Così, testualmente, si legge ancora nei rapporti francesi allestiti<br />

per questo evento. "Sequestrati ben 50 kg <strong>di</strong> cocaina", magnifica,<br />

eccezionale, strepitosa e gran<strong>di</strong>osa operazione antidroga della nostra<br />

Polizia, in collaborazione con altre. Questi sono stati i <strong>com</strong>menti dei<br />

me<strong>di</strong>a. Il nostro Comando, aveva infatti riven<strong>di</strong>cato la paternità, con<br />

un <strong>com</strong>unicato ufficiale, la buona riuscita dell'"operazione" che aveva<br />

permesso l'arresto del latitante Bonacina. Non <strong>di</strong>menticare che il<br />

Bonacina era colpito, da anni, da due mandati d'arresto<br />

internazionali, per enormi traffici <strong>di</strong> droga, emessi dalle nostre<br />

Autorità Giu<strong>di</strong>ziarie.<br />

Perché mai, allora, non lo si è arrestato prima? I nostri servizi<br />

sapevano dove si trovava. Era proprio necessario che funzionari <strong>di</strong><br />

polizia ticinesi <strong>com</strong>mettessero un gravissimo reato, rimanendo<br />

impuniti, per "provare" che il Bonacina fosse un trafficante <strong>di</strong> droga?<br />

Bisogna forse <strong>com</strong>missionare un omici<strong>di</strong>o ad un conosciuto, identificato<br />

e accertato <strong>com</strong>e tale, "serial killer" per <strong>di</strong>mostrare che è un<br />

assassino? Che fine hanno fatto i 5 kg venduti la prima volta? Dato il

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