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Segreti di Stati - Ladysilvia.com

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Ma c’è molto <strong>di</strong> peggio. Perché infatti Ciolini rendendo una <strong>di</strong>chiarazione che egli sa che sarà inoltrata ai<br />

Magistrati e <strong>di</strong> Firenze e <strong>di</strong> Bologna <strong>di</strong>ce che in occasione dell’incontro avvenuto in Svizzera, nella casa<br />

del fratello <strong>di</strong> Gentile, i due inquirenti ebbero a versargli 70 milioni <strong>di</strong> lire in banconote nuove da Lire<br />

100.000 ancora con la fascetta della Banca d’Italia. Peggio: perché Ciolini, che sapeva, ripetiamo, che la<br />

sua <strong>di</strong>chiarazione veniva raccolta solo per essere portata a conoscenza degli inquirenti e fiorentini e<br />

bolognesi, <strong>di</strong>ce che al momento del pagamento i due inquirenti, lamentando il fatto che anche loro<br />

avevano sostenuto un fracasso <strong>di</strong> spese mai rimborsate da questo ingeneroso e improvvido Stato Italiano,<br />

si trattengono ben 30 milioni!<br />

E non è finita: perché Ciolini <strong>di</strong>chiara ancora <strong>di</strong> aver contestato tale pretesa e <strong>di</strong> aver quin<strong>di</strong> chiamato a<br />

Ginevra il suo ‘superiore’ e ‘protettore’ (in effetti lo proteggeva a spese del Governo Italiano – e qui si va<br />

ben oltre i termini del ri<strong>di</strong>colo, se non fosse che sullo sfondo ci sono pur sempre le vittime della strage -)<br />

René DEFAGO. Che quin<strong>di</strong> avrebbe parlato con Gentile e concordato con questi la ‘trattenuta’.<br />

Signori Giu<strong>di</strong>ci, Colleghi, dopo tanto solo ed unicamente il silenzio!!! Il criminoso, che tale è, silenzio!<br />

Non un’indagine preliminare, non una rogatoria a Ginevra, non l’elevazione dell’imputazione per<br />

calunnia a Elio CIOLINI!<br />

Solo il silenzio! E Dio solo, oltre il titolare dell’azione penale, può sapere quanto delittuoso sia, nella<br />

specie, il silenzio!<br />

Nello stesso contesto Elio CIOLINI afferma che la moglie – sul cui conto corrente erano sempre stati<br />

versati i sol<strong>di</strong> sborsati dallo Stato – è <strong>di</strong>sposta, se richiestane, a esibire tutti gli estratti conto!!<br />

Ancora il silenzio.<br />

A Firenze! e a Bologna!<br />

Perché deve essere ben chiara una cosa: che siffatte informazioni, notizie o denunce andavano sempre,<br />

SEMPRE, su due binari. Uno conduceva all’Ufficio Istruzione e alla Procura della Repubblica <strong>di</strong> Firenze,<br />

l’altro conduceva all’Ufficio Istruzione e alla Procura della Repubblica <strong>di</strong> Bologna.<br />

SEMPRE!<br />

Non è finita!<br />

Elio Ciolini infatti che si vede rifilare pacchetti <strong>di</strong> banconote nuove con le fascette della Banca d’Italia,<br />

non si fida. Era un’epoca <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> rapimenti e <strong>di</strong> ‘lettura’ dei numeri <strong>di</strong> serie. Lui sa tutto e quin<strong>di</strong> sa<br />

benissimo che dei lestofanti non può fidarsi (e lestofanti sono, e che lestofanti, quelli che gli danno i<br />

sol<strong>di</strong>); quin<strong>di</strong> non va a cambiare in Banca. Ma va dal suo ‘amico’ Fer<strong>di</strong>nando Mor, il Console a Ginevra e<br />

lo prega <strong>di</strong> intervenire perché il cambio in Franchi svizzeri non abbia spiacevoli seguiti. Mor interviene,<br />

chiama un funzionario <strong>di</strong> nazionalità italiana del Cre<strong>di</strong>t Suisse <strong>di</strong> Ginevra e fa concludere, in tutto riposo,<br />

l’operazione <strong>di</strong> cambio.<br />

Circostanza, anche questa, portata a conoscenza degli inquirenti. A Firenze e a Bologna.<br />

Questa volta non c’è silenzio a Firenze. C’è la presa <strong>di</strong> giro. Infatti il G.I. fiorentino chiede a Mor: è vero?<br />

Per l’amor <strong>di</strong> Dio, replica Mor, ma le pare!<br />

Di sentire il funzionario del Cré<strong>di</strong>t Suisse <strong>di</strong> cui è noto nome e cognome, non se ne parli neppure.<br />

Ci sarebbe il rischio <strong>di</strong> fare passi avanti sulla strada della verità e, <strong>com</strong>e <strong>di</strong>ce la canzone, ‘la verità ti fa<br />

male, lo sai?’.

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