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Segreti di Stati - Ladysilvia.com

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La Gla<strong>di</strong>o dei 622. Anche se fu detto che era <strong>di</strong>pendente dalla NATO, in<br />

realtà non lo era<br />

Già nel novembre 1999 il portavoce <strong>di</strong> SHAPE, Comandante Marcotte<br />

sostenne che Gla<strong>di</strong>o non <strong>di</strong>pendeva dalla NATO (ve<strong>di</strong> Repubblica del<br />

31.5.1991). Ma in Parlamento l'On. Andreotti sostenne che Gla<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong>pendeva invece dalla NATO. Tuttavia il Senatore Cossiga ai giu<strong>di</strong>ci<br />

romani che lo interrogarono <strong>di</strong>chiarò che “Gla<strong>di</strong>o non è della NATO”<br />

(ve<strong>di</strong> L'Unità del 31.5.1991). Si legge nel sottotitolo che ‘Gla<strong>di</strong>o<br />

con la NATO non ha niente a che fare'. “Il Quirinale ha spe<strong>di</strong>to alla<br />

Procura <strong>di</strong> Roma un ‘passo' del rapporto del governo tedesco sulla Stay<br />

Behind dove si affermava che non fa parte integrante della struttura<br />

NATO. “<br />

Su La Repubblica del 31.5.1991, in un articolo <strong>di</strong> G. M. Bellu e G.<br />

D'Avanzo, si legge: “Con Gla<strong>di</strong>o la NATO non c'entra”. Il padre <strong>di</strong><br />

Gla<strong>di</strong>o non era la NATO, ma il patto Atlantico. Francesco Cossiga a<br />

sorpresa, contrad<strong>di</strong>cendo a 360 gra<strong>di</strong> la relazione del governo e <strong>di</strong><br />

Andreotti, riscrive lo stato giuri<strong>di</strong>co e internazionale della<br />

struttura clandestina Stay Behind”.<br />

Si legge anche nello scritto citato, che si è avuta “conferma piena<br />

dei sospetti della Procura Militare <strong>di</strong> Padova, della Procura <strong>di</strong> Roma,<br />

della Commissione Stragi <strong>di</strong> Libero Gualtieri: Gla<strong>di</strong>o non è mai stata<br />

sotto l'ombrello NATO. Già nel novembre scorso il portavoce dello<br />

SHAPE, il Capitano <strong>di</strong> fregata canadese, Jean Marcotte, aveva negato<br />

che la NATO avesse a che fare con Gla<strong>di</strong>o: “Nel quadro della struttura<br />

militare della NATO <strong>di</strong>sse, non esiste e non è mai esistita una<br />

organizzazione del genere'.<br />

Marcotte fu peraltro smentito molto autorevolmente 24 ore dopo da<br />

Manfred Woerner, Segretario Generale della NATO.<br />

Anche l'ambasciatore Paolo Fulci, che è stato ambasciatore alla NATO<br />

e che ha avuto la <strong>di</strong>rezione del CESIS ha <strong>di</strong>chiarato, <strong>com</strong>e si può<br />

leggere su ‘Liberazione' del 18.10.96,che “la Gla<strong>di</strong>o non apparteneva<br />

alla NATO”.<br />

La nascita <strong>di</strong> Gla<strong>di</strong>o<br />

Circa la nascita <strong>di</strong> Gla<strong>di</strong>o alcuni elementi possono trarsi dalla<br />

relazione presentata dal Presidente della Commissione Stragi Sen.<br />

Libero Gualtieri durante a seduta del 14-15 aprile 1992. Vi si legge:<br />

“L'operazione Gla<strong>di</strong>o emerse per la prima volta con questo nome<br />

nell'incontro del 18.10.1956 tra i rappresentanti del SIFAR (Col.<br />

Fettarappa Sandri, Maggiore Accasto) e i rappresentanti della CIA Bob<br />

Porter e John Edwards)”. Sin da questa prima riunione furono adottate<br />

particolari procedure relative alla elaborazione e trasmissione della<br />

documentazione riguardante l'organizzazione Gla<strong>di</strong>o. Di ogni documento<br />

ufficiale si <strong>di</strong>spose la redazione in duplice versione - italiana ed<br />

inglese - e in un massimo <strong>di</strong> 4 copie. Gli atti in tal modo prodotti<br />

verranno classificati da un numero progressivo.<br />

“L'intestazione Gla<strong>di</strong>o/1 fu riservata al documento datato 28.11.1956<br />

dal titolo: “Una rielaborazione degli accor<strong>di</strong> tra il servizio<br />

informazioni italiano e il servizio informazioni americano relativi<br />

alla organizzazione e all'attuazione della rete clandestina postoccupazione<br />

italo-statunitense”.<br />

L'approvazione italiana del testo redatto dal servizio militare fu<br />

<strong>com</strong>unicata al rappresentante del SIFAR nella riunione del 29.11.1956<br />

nel corso della quale fu anche stabilito <strong>di</strong> fissare l'entrata in<br />

vigore dell'accordo a partire dal giorno precedente, 28.11.1956” ...”

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