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In armonia con quella <strong>di</strong>sposizione che abbiamo citato testualmente e che qui vogliamo richiamare:<br />
“Ogni persona arrestata o detenuta… ha <strong>di</strong>ritto a essere giu<strong>di</strong>cata entro un termine ragionevole o <strong>di</strong> essere<br />
posta in libertà durante l’istruttoria.”<br />
Noi che <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>amo un latitante siamo stati rispettosi <strong>di</strong> queste attese, <strong>di</strong> questi aneliti.<br />
Anche se un latitante cosa altro è se non un prigioniero <strong>di</strong> se stesso, delle sue paure, dei fantasmi che lo<br />
vanno a cercare, un uomo che deve sra<strong>di</strong>carsi dal suo Paese, dai suoi cari, dai suoi sogni, dal suo<br />
immaginato futuro, ormai morto?<br />
Dovremo consigliare Roberto RAHO a costituirsi, a non avere timori, perché qui, qui la Giustizia è rapida<br />
e o ti processano subito o ti mette, <strong>com</strong>unque, fuori in attesa del giu<strong>di</strong>zio?<br />
Come pure la norma ora citata imporrebbe?<br />
Roberto RAHO non ci darebbe retta, ci prenderebbe per matti e noi, credeteci, matti non siamo!<br />
Roberto RAHO si sente solo un perseguitato, un uomo in o<strong>di</strong>o al quale sono state <strong>di</strong>sposte, a suo tempo,<br />
ben 32 perquisizioni domiciliari. Sempre senza sequestri o altri esiti negativi. Per questo il tono della<br />
nostra perorazione è stato quello piuttosto <strong>di</strong> un’invettiva accusatoria, che non quello d’una invettiva<br />
<strong>di</strong>fensiva. Infatti noi non siamo qui per <strong>di</strong>fendere chi non ne ha bisogno, ma per accusare chi il nostro<br />
assistito ha voluto gravare <strong>di</strong> infamanti e infondate accuse.<br />
Per <strong>di</strong> più nate solo da prezzolati personaggi.<br />
A guisa <strong>di</strong> tanti Ciolini che, a guisa sempre <strong>di</strong> tanti Ciolini hanno ricevuto e ricevono dallo Stato, il<br />
premio per le loro ‘guidate’ deposizioni.<br />
Con qualcosa <strong>di</strong> peggio, rispetto a Ciolini. Il marchio <strong>di</strong> Giuda. Di chi non si pente, ma tra<strong>di</strong>sce l’amico, il<br />
sodale. Inventando per <strong>di</strong> più.<br />
Qualcuno <strong>di</strong>sse: <strong>di</strong>sgraziato quel Paese che ha bisogno <strong>di</strong> eroi. Noi aggiungiamo: ancor più sciagurato<br />
quel Paese che per fingere <strong>di</strong> amministrare una Giustizia, che è <strong>di</strong> parte, ha bisogno, <strong>com</strong>e dell’aria, <strong>di</strong><br />
fantasmi delatori.<br />
Bologna, 22 settembre 1987<br />
Avv. Costantino CAMBI Avv. Federico FEDERICI