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Segreti di Stati - Ladysilvia.com

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Mentre mi occupavo della vicenda Arconte, stavo costruendo un sito<br />

Internet dove archiviare il materiale che mi interessava conservare e<br />

<strong>di</strong>vulgare. Una specie <strong>di</strong> enciclope<strong>di</strong>a che raggiunse la <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong><br />

110 MB. Paragonabile ad 11.000 pagine. Una sezione del sito riguardava<br />

Gla<strong>di</strong>o ed i servizi. Ad un certo punto venni messo in contatto con<br />

Francesco Gironda, il portavoce ufficiale dei 622 gla<strong>di</strong>atori che erano<br />

emersi a seguito dello scandalo del 1991. Poiché con Arconte la<br />

corrispondenza - che col tempo è <strong>di</strong>ventata una solida amicizia -<br />

continua tutt'ora, via via egli mi narrava dei suoi colleghi<br />

gla<strong>di</strong>atori. La cosa curiosa è che questi NON erano <strong>com</strong>presi nella<br />

lista dei 622 allora <strong>di</strong>ffusa dagli organi d'informazione. Per questo<br />

nel 1997 ero <strong>di</strong>ffidente, sennonché la riprova l'ebbi col tempo - il<br />

tempo rende giustizia - infatti altri gla<strong>di</strong>atori "cancellati" ebbero<br />

la fine più strana: "suicidati", s<strong>com</strong>parsi nel nulla, colpiti da<br />

pallottole vaganti in Somalia, etc. Via via il quadro mi <strong>di</strong>venne più<br />

chiaro: si trattava <strong>di</strong> un corpo <strong>di</strong> guerra non-ortodossa che veniva<br />

impiegato per azioni <strong>di</strong> supporto alla politica estera americana -<br />

mentre ai suoi membri si parlava <strong>di</strong> "patriottismo", <strong>di</strong> guerra al<br />

<strong>com</strong>unismo. Ricordo, in merito alla mia interpretazione, una lunga<br />

polemica con lo stesso Nino che nei momenti clou mi vedeva <strong>com</strong>e una<br />

specie <strong>di</strong> agente del KGB - posso capire la sua irritazione. Nino venne<br />

reclutato, <strong>com</strong>e altri, a 16 anni: un'età in cui è facile riempirsi la<br />

testa <strong>di</strong> ideali ed avere una visione deformata della realtà. Molti<br />

agenti dell'est avranno seguito un iter simile. La mia idea oggi, a<br />

seguito delle prove raccolte, è che la guerra fredda non sia stato<br />

altro che un "gioco" <strong>di</strong> spartizione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> influenza tra gli USA e<br />

l'URSS al fine <strong>di</strong> non ammettere altri "giocatori" nella conquista del<br />

dominio globale. Per capirne le basi teoretiche, occorre leggere: "A<br />

two-person cooperative game", John Nash, Rand Corporation, 31 agosto<br />

1950 - reperibile sul sito <strong>di</strong> Nash, in Internet. Il problema è - e<br />

resta - che tutto è permesso pur <strong>di</strong> vincere. Le vittime del gioco -<br />

spesso intere popolazioni spodestate della loro sovranità - vengono<br />

<strong>com</strong>pletamente ignorate. Oggi il gioco si fa duro poiché, essendo<br />

rimasto un solo contendente, le cose che prima si facevano nell'ombra<br />

- Stay Behind - oggi avvengono alla luce del sole. I perdenti dunque<br />

sono i non-americani, all'apparenza. Ma non solo: lo stesso popolo<br />

americano è all'oscuro dei mezzi con cui viene portata avanti la<br />

politica estera del suo governo. Rimane dunque <strong>com</strong>e strumento<br />

d'indagine, per capire chi sono i mandanti, chiedersi: chi ci<br />

guadagna? Cui prodest? Ma veniamo a Nino: al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> quali fossero le<br />

sue missioni, ricor<strong>di</strong>amoci che era un militare che obbe<strong>di</strong>va agli<br />

or<strong>di</strong>ni dei suoi superiori, resta il fatto che un bel giorno del 1986,<br />

tornando al quartier generale <strong>di</strong> Roma, in via XX settembre n.8, non<br />

trova più niente. Sparito l'ufficio, sparite le persone che lo<br />

occupavano. Dopo tanti anni <strong>di</strong> servizio, l'agente Arconte rimane<br />

improvvisamente solo: senza una spiegazione, un congedo od un<br />

pensionamento. Usato e gettato. Negli anni a venire, da Roma<br />

arriveranno solo dei killer a contratto per cercare <strong>di</strong> eliminarlo,<br />

nella sua splen<strong>di</strong>da Sardegna, <strong>com</strong>e fosse un testimone s<strong>com</strong>odo e non un<br />

uomo che, alla nostra Patria, aveva dato tutto, <strong>com</strong>prese le sue<br />

giovanili illusioni e speranze. Per questo gli de<strong>di</strong>co un capitolo,<br />

mentre la sua storia <strong>com</strong>pleta, <strong>di</strong> 650 pagine e cento documenti<br />

allegati, la potrete trovare in parte nel suo sito "The Real Story of<br />

Gla<strong>di</strong>o". Ma torniamo un attimo a Gironda: lo conobbi in un periodo in<br />

cui facevo ricerca con una serba geniale, Dana, che mi <strong>di</strong>sse subito<br />

che aveva scoperto che Francesco Gironda era un generale. Lei si era<br />

collegata in qualche modo con fonti della BND, il servizio segreto<br />

tedesco, e l'informazione non dava a<strong>di</strong>to a dubbi. Incontrai Gironda<br />

nella bouvette <strong>di</strong> un Grande Albergo <strong>di</strong> Milano e, davanti a due<br />

aperitivi, <strong>com</strong>inciammo ad "annusarci". Lui era molto scettico sulla<br />

storia <strong>di</strong> Arconte ed io cercavo <strong>di</strong> capire perché quella storia gli

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