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Il nome del Porcacchia era già apparso nella mastodontica inchiesta<br />
statunitense "Pisces". Prima del sequestro (fra il 24.4.1990 e il<br />
14.10.1990) questi personaggi avevano soggiornato in <strong>di</strong>versi alberghi<br />
<strong>di</strong> Zurigo e Ginevra. Da qui chiamavano le stesse utenze telefoniche<br />
romane. Permettimi <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che non a caso venivano chiamati numeri<br />
telefonici <strong>di</strong> Roma, visto <strong>com</strong>e, il Porcacchia appunto, faceva parte<br />
della famosissima "banda della Magliana".<br />
E non era nemmeno del tutto casuale il legame fra questi personaggi<br />
con uno dei capi della malavita romana, tale Emi<strong>di</strong>o Salomone,<br />
recentemente arrestato a Roma mentre proveniva dal Brasile dove si<br />
trovava da parecchi anni e dove, naturalmente assieme ad altri,<br />
organizzava i trasporti della cocaina. In Brasile si era perfino<br />
sottoposto ad un intervento chirurgico plastico facciale. Se vuoi ti<br />
posso anche fornire l'in<strong>di</strong>rizzo della clinica dove si era sottoposto<br />
all'intervento, tra l'altro già emersa nel corso delle indagini "Mato<br />
Grosso". Il sequestro dei 500 kg causò ai fratelli Fabbrocini una<br />
per<strong>di</strong>ta (inclusiva del prezzo del carico e del trasporto, già pagati)<br />
quantificabile nell'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> circa 4 milioni <strong>di</strong> dollari.<br />
Per rifarsi, i fratelli Fabbrocini organizzarono l'invio <strong>di</strong><br />
quantitativi più ridotti con l'impiego <strong>di</strong> corrieri. Alcuni fra questi<br />
furono intercettati in Svizzera, in particolare a Lugano. Il 5.2.1991<br />
sulle rive del Ceresio furono arrestati René Albert Janssen e Ruben<br />
Carlos Mejia Arza. Il 9.2.1991, sempre a Lugano, fu la volta <strong>di</strong> Angel<br />
Roberto Can<strong>di</strong>y - Ayala. In totale furono sequestrati 6 kg <strong>di</strong> cocaina.<br />
Il sottoscritto partecipò, sotto copertura, quale taxista,<br />
all'operazione e scoprì che il gruppo aveva fatto precedenti viaggi,<br />
<strong>com</strong>e mi confidò uno degli arrestati. Lo stesso giorno, nello stesso<br />
albergo dove erano arrivati i corrieri, fu pure arrestato tale Amici<br />
Antonio, proveniente da Roma <strong>com</strong>e tutto il gruppo cui qui si fa<br />
riferimento, il quale aveva con se il denaro per l'acquisto della<br />
droga. Era lui il trasportatore incaricato <strong>di</strong> far giungere lo<br />
stupefacente nella capitale italiana.<br />
I corrieri sudamericani erano in possesso dell'utenza telefonica <strong>di</strong> un<br />
albergo <strong>di</strong> San Paolo (l'Hotel Stu<strong>di</strong>us) dove era reperibile tale<br />
"Carlos", professione portiere, l'uomo che organizzava le partenze.<br />
"Carlos" riceveva <strong>di</strong>sposizioni da Adecelli Alberto, cioè il factotum<br />
dei fratelli Fabbrocini. Segnalai, telefonicamente, queste circostanze<br />
ai colleghi <strong>di</strong> Bellinzona sottolineando i forti dubbi, vali<strong>di</strong> in<strong>di</strong>zi,<br />
secondo cui l'organizzazione doveva <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> conti bancari in<br />
Svizzera. Invitai i colleghi, in via d'urgenza a voler trasmettere<br />
queste informazioni alla procura pubblica <strong>di</strong> Lugano al fine <strong>di</strong> aprire,<br />
eventualmente, un proce<strong>di</strong>mento penale.<br />
La tua collega Del Ponte, tuttavia, non <strong>di</strong>ede seguito alle<br />
informazioni ritenendole inverosimili, <strong>di</strong>cendo agli ex colleghi,<br />
latori del rapporto informativo, "che ne aveva piene le scatole delle<br />
menzogne del Cattaneo". Un contegno, quello della tua collega Del<br />
Ponte, biasimevole sotto ogni aspetto. E, <strong>com</strong>e <strong>di</strong>mostrato, non era la<br />
prima volta. Ma, <strong>com</strong>e <strong>di</strong>ce un altro vecchio detto popolare, il <strong>di</strong>avolo<br />
fa le pentole <strong>di</strong>menticandosi dei coperchi.<br />
Infatti, il 4.6.1991, la Kantonspolizei <strong>di</strong> Zurigo Kloten trasmise un<br />
telex a Bellinzona segnalando l'arresto <strong>di</strong> tre persone con poco più <strong>di</strong><br />
un kg <strong>di</strong> cocaina. Si trattava <strong>di</strong> Avino Giorgio, Guerra Raffaele e<br />
Cogliati Alessandro, tutti citta<strong>di</strong>ni italiani. Era stato quest'ultimo<br />
a trasportare la droga da Rio de Janeiro a Zurigo. Gli altri, Avino e<br />
Guerra, provenivano da Marano, località vicino a Napoli, per occuparsi