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il Magistrato Caponnetto nel libro ‘I miei giorni a Palermo’ (Garzanti<br />
E<strong>di</strong>tore, pp. 100-101), Falcone riteneva che su questo punto si dovesse<br />
indagare, ma si trovò <strong>di</strong> fronte ad un muro <strong>di</strong> NO, quelli del<br />
Procuratore Capo e dei suoi sostituti. Falcone lasciò Palermo e andò a<br />
Roma alla Direzione Generale degli Affari Penali.<br />
Gla<strong>di</strong>o e la vicenda Moro<br />
Per quanto riguarda i rapporti tra BR e terrorismo me<strong>di</strong>orientale è<br />
bene ricordare che nel 1973 un gruppo <strong>di</strong> terroristi arabi vennero<br />
riportati in Libia con un aereo (l’Argo 16). Il colonnello Stefano<br />
Giovannone assistette l’On. Moro in questa operazione.<br />
Per quanto concerne le operazioni <strong>di</strong> guerriglia e antiguerriglia è<br />
bene ricordare che nel primo memoriale Moro erano mancanti proprio<br />
delle parti relative a queste operazioni. Gli scritti ritrovati a Via<br />
Monte Nevoso vennero resi pubblici dalla Commissione Stragi il 18<br />
ottobre 1990. Il successivo 24 ottobre il Presidente del Consiglio in<br />
relazione alla scoperta dei documenti rilevò l’esistenza <strong>di</strong> una “rete<br />
<strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a sia informativa sia <strong>di</strong> reazione, e tutto nel quadro<br />
dell’alleanza”.<br />
Per quanto riguarda i riferimenti al colonnello Stefano Giovannone<br />
contenuti nelle lettere all’On. Moro si legge nella lettera<br />
in<strong>di</strong>rizzata all’On. Flaminio Piccoli: Poi c’è Miceli e, se è in Italia<br />
(e sarebbe bene da ogni punto <strong>di</strong> vista farlo rientrare) il colonnello<br />
Giovannone che Cossiga stima”. E nella lettera a Erminio Pennacchini:<br />
“Vorrei che <strong>com</strong>unque Giovannone fosse su piazza”.<br />
Per quanto riguarda la strategia antiguerriglia si legge negli<br />
interventi dell’On. Moro in Commissioni Stragi (Relazione sulla<br />
documentazione rinvenuta il 9 ottobre 1990 in Via Monte Nevoso: CS<br />
140-147, pag. 1 e 2, prima stesura): “Fin quando essendo ministro<br />
degli Esteri avevo un minimo <strong>di</strong> conoscenza della organizzazione<br />
militare alleata nessuna particolare enfasi era posta sull’attività<br />
antiguerriglia che la NATO avrebbe potuto in certe circostanze<br />
<strong>di</strong>spiegare. Ciò non vuol <strong>di</strong>re che non sia stato previsto un<br />
addestramento alla guerriglia da condurre contro eventuali forze<br />
avversarie occupanti e dalla controguerriglia a <strong>di</strong>fesa delle forze<br />
nazionali”.<br />
Si legge inoltre nella seconda stesura (CS 161-164, pag. 1 e 4): “Fin<br />
quando essendo ministro degli Esteri avevo una certa conoscenza della<br />
organizzazione militare alleata, nessuna particolare enfasi era posta<br />
sulla attività antiguerriglia che la NATO avrebbe potuto in certe<br />
circostanze <strong>di</strong>spiegare. Con ciò non intendo ovviamente <strong>di</strong>re che non<br />
sia stato previsto ed attuato in appositi o normali reparti un<br />
addestramento alla guerriglia in una duplice forma: o guerriglia da<br />
condurre contro eventuali forze avversarie occupanti o<br />
controguerriglia da condurre contro forze nemiche impegnate <strong>com</strong>e tali<br />
sul nostro territorio”.<br />
Le operazioni <strong>di</strong> guerriglia in relazione al Field Manual (FM 30-31)<br />
Alcuni brani del Field Manual furono pubblicati nell’ottobre 1978 da<br />
‘L’Europeo’. L’importanza della guerriglia e antiguerriglia pr la NATO<br />
è chiaramente definita nel Field Manual USA (manuale che Gelli<br />
ricevette e che aveva grande importanza per la P2). Il Field Manual<br />
parla chiaramente <strong>di</strong> ‘azioni clandestine’, del fatto che ‘un<br />
coinvolgimento PIU’ PROFONDO DELL’ESERCITO NON PUO’ IN ALCUN CASO<br />
ESSERE CONOSCIUTO’ del fatto che le stesse agenzie del paese amico (i<br />
Servizi <strong>Segreti</strong>, la Polizia, le Forze Armate, i corpi civili e<br />
amministrativi) sono obiettivi <strong>di</strong> azioni clandestine della