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Pienamente attinenti all’oggetto <strong>di</strong> questo processo: che, se non erriamo, dovrebbe essere quello della<br />
scoperta e della punizione e <strong>di</strong> chi volle la strage, e <strong>di</strong> chi la eseguì e <strong>di</strong> chi, tanto prima che dopo – anche<br />
molto tempo dopo – la data del 2/8/80, offrì, inconsciamente forse, ad ideatori ed esecutori, impensabili e,<br />
ripetiamo, inconsapevoli appoggi.<br />
In questo processo sono stati accusati <strong>com</strong>e principali autori <strong>di</strong> depistagli gli ultimi due imputati escussi<br />
prima della pausa feriale.<br />
Pure, nei loro confronti, l’accusa <strong>di</strong> depistaggio e quin<strong>di</strong> – in termini sostanziali anche se non in termini <strong>di</strong><br />
formale contestazione – <strong>di</strong> ‘favoreggiamento’ <strong>di</strong> ideatori e autori della strage, si basa solo su in<strong>di</strong>zi. Gravi,<br />
gravissimi a tutto concedere, magari concordanti, ma pur sempre solo ed unicamente in<strong>di</strong>zi. Anche perché<br />
gli stessi in<strong>di</strong>zi potrebbero anche portare a <strong>di</strong>verse ipotesi <strong>di</strong> reato, sempre infamanti <strong>com</strong>e la<br />
malversazione e il peculato o la truffa aggravata o altro ancora magari <strong>di</strong> <strong>com</strong>petenza del Giu<strong>di</strong>ce<br />
Militare.<br />
Anche se va tenuto presente che anche per questi imputati per uno dei quali anche questa <strong>di</strong>fesa ha avuto<br />
ad esprimere toni accusatori – vale pur sempre la presunzione <strong>di</strong> innocenza.<br />
Dicevamo quin<strong>di</strong> degli in<strong>di</strong>zi, gravi, gravissimi. Concernenti i depistagli messi in opera dagli imputati<br />
citati.<br />
Laddove invece <strong>di</strong> depistagli reali, effettivi, concreti, sorretti da prove – e non da in<strong>di</strong>zi -, si tratta noi<br />
troviamo il silenzio.<br />
Un silenzio tombale!<br />
Peggio: la noia, l’ostentato <strong>di</strong>sturbo ogni qual volta il nome del famoso primo testimone erariale o della<br />
corona della Storia del processo penale in Italia, rimbomba in questa aula. Allu<strong>di</strong>amo, è evidente, a ELIO<br />
CIOLINI e al colossale depistaggio <strong>di</strong> cui egli fu, prezzolato, profumatamente prezzolato, autore.<br />
Pure, ci sia consentito, pure signori Giu<strong>di</strong>ci e soprattutto signori Giu<strong>di</strong>ci Popolari, pure signor P.M., pure<br />
egregi Colleghi della Parte Civile che più <strong>di</strong> altri stringete il naso al solo baluginare delle prime sillabe del<br />
nome fatale <strong>di</strong> Elio CIOLINI, pure, <strong>di</strong>cevamo, del depistaggio CIOLINI esistono non già in<strong>di</strong>zi, ma prove.<br />
Prove pesanti <strong>com</strong>e macigni.<br />
Che hanno un torto: coinvolgono tutti!<br />
Mostrano le connivenze <strong>di</strong> tutti con Elio Ciolini.<br />
A partire dai tre Magistrati <strong>di</strong> Bologna che rispondono al nome <strong>di</strong> Aldo Gentile, Giorgio Giuseppe<br />
Flori<strong>di</strong>a e Clau<strong>di</strong>o Nunziata.<br />
A partire dai tre mentovati rappresentanti dell’Or<strong>di</strong>ne Giu<strong>di</strong>ziario per giungere ai massimi livelli dello<br />
Stato: all’attuale Presidente del Senato e Vice-Presidente della Repubblica On.le, Senatore, Prof.<br />
Giovanni SPADOLINI all’epoca dei fatti Presidente del Consiglio dei Ministri, a Clelio DARIDA allora<br />
Ministro Guardasigilli, a Virgilio ROGNONI allora Ministro <strong>di</strong> Polizia, a Giulio ANDREOTTI allora,<br />
<strong>com</strong>e oggi, immancabile Ministro per gli Affari Esteri.<br />
Dai tre mentovati magistrati ai personaggi testé nominati passando attraverso l’Ambasciatore Italiano a<br />
Berna, l’ineffabile mancato ospite delle patrie galere (ma la speranza è sempre l’ultima a morire) e cioè<br />
quel tal Mor Fer<strong>di</strong>nando in allora Console Generale a Ginevra, il Direttore del SISDE e successore<br />
nominale del Gen.le Dalla Chiesa, il Prefetto De Francesco, il Vice-Direttore del SISDE e oggi sempre<br />
presente Capo della Polizia Vincenzo Parisi, l’allora <strong>di</strong>rigente dello UCIGOS e oggi questore a Palermo<br />
MILIONI, il famoso e potentissimo Colonnello dei Carabinieri e del SISMI Armando SPORTELLI, il<br />
Colonnello sempre e dei Carabinieri e del SISMI Ugo REITANI, all’epoca <strong>di</strong>rottato presso l’Ambasciata<br />
italiana a Berna con la copertura <strong>di</strong>plomatica <strong>di</strong> Direttore dei Servizi <strong>di</strong> Assistenza all’Emigrazione