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malvagità. Nessuno racconta la tracotante i<strong>di</strong>ozia, l'obsoleta<br />
imbecillità. I protagonisti sembrano usciti dai film <strong>di</strong> John Wayne...<br />
Spartacus contro Ercole... Invece la realtà vide all'opera tanti<br />
Stanlio e Ollio, Buster Keaton, Ridolini e Charlot. John Wayne non<br />
esiste nella storia vera dell'umanità, è un personaggio letterario,<br />
inventato... inventato <strong>com</strong>e il Tony Negri <strong>di</strong>pinto da Enzo Biagi, da<br />
Fioroni e da Toni Negri stesso. Nota: Fioroni, mitico pentito ante<br />
litteram. Rapì il <strong>com</strong>pagno Saronio che era danaroso ma che non<br />
sopravvisse al sequestro. Pare che lo abbiano narcotizzato e che lui<br />
sia morto <strong>di</strong> crepacuore. Almeno così <strong>di</strong>cono, ma forse Fioroni & c. lo<br />
hanno ammazzato a martellate. La cosa incre<strong>di</strong>bile è che, per<br />
organizzare il colpo, Fioroni approfittò della carica <strong>di</strong> <strong>com</strong>andante<br />
operativo della struttura militare <strong>di</strong> Rosso (che dopo la fusione con<br />
un gruppo <strong>di</strong> Potere Operaio - <strong>di</strong>retto da Tony Negri - era <strong>di</strong>ventato<br />
militarmente decente). Fioroni presentò l'azione al gruppo <strong>di</strong><br />
"operativi" che <strong>di</strong>rigeva, <strong>com</strong>e un gesto rivoluzionario. Tacendo<br />
ovviamente che Saronio era a sua volta <strong>di</strong>rigente <strong>di</strong> un'altra colonna<br />
militare. Compiuto il crimine, Fioroni incassò i sol<strong>di</strong> del riscatto ma<br />
venne preso e allora, bontà sua, si pentì e denunciò più <strong>di</strong> 100<br />
persone. Il risultato è che si finisce per anebbiare la capacità <strong>di</strong><br />
giu<strong>di</strong>care e capire e ci si mette nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> rifare sempre gli<br />
stessi errori. Gli storici sperano <strong>di</strong> passare anch'essi alla storia e<br />
desiderano, nel loro piccolo, essere gran<strong>di</strong>. Tacciono la verità,<br />
riscrivono tutto, cancellano le meschinità, perché non c'è onore, non<br />
c'è gloria a raccontare l'insensato agire <strong>di</strong> tanti Stallio e Ollio.<br />
Così stanno facendo per i gloriosi anni settanta. E tutti i<br />
protagonisti danno loro ragione. Perché tutti, alla fine, adorano<br />
l'idea <strong>di</strong> non aver recitato in una <strong>com</strong>ica alla Woody Allen, ma <strong>di</strong> aver<br />
interpretato un colossal <strong>com</strong>e "Giù la testa" o "La battaglia <strong>di</strong> Fort<br />
Alamo". E lo stato è perfettamente d'accordo. La sua tesi fondamentale<br />
è che ci doveva essere un vasto piano e una efficientissima<br />
organizzazione sovversiva <strong>di</strong>etro le efferate imprese dei gruppi<br />
armati, e tutte le inchieste sono state impiantate sulla ricostruzione<br />
<strong>di</strong> questa organizzazione tentacolare, l'in<strong>di</strong>viduazione dei capi e <strong>di</strong><br />
tutti i centri <strong>di</strong> potere. La loro idea portante è che lo stato (oggi e<br />
sempre) è forte, grande e luminoso e che soltanto qualcuno molto<br />
forte, organizzato e cattivo può metterlo in <strong>di</strong>fficoltà. Se avessero<br />
detto che i brigatisti erano stupi<strong>di</strong> si sarebbe capito subito che lo<br />
stato era formato da una congrega <strong>di</strong> rincoglioniti. Così i giornali<br />
per primi iniziarono a chiedersi: "Ma da dove vengono questi geni? Chi<br />
li ha addestrati? Chi gli ha insegnato tutte queste tecniche<br />
fantastiche? Come hanno fatto a trovare le armi, i sol<strong>di</strong>, le<br />
informazioni, ecc. ecc.? Si faceva finta <strong>di</strong> non vedere che le<br />
istituzioni italiane erano <strong>di</strong>laniate dalle risse tra bande rivali <strong>di</strong><br />
politicanti, piduisti, intrallazzatori, mercanti d'armi e roga; che la<br />
polizia era semianalfabeta, brutale e miope, incapace <strong>di</strong> condurre<br />
un'indagine con meto<strong>di</strong> più moderni <strong>di</strong> quelli borbonici. Le armi a<br />
Roma, Milano e Napoli si <strong>com</strong>pravano nei bar, lo stato non aveva la<br />
stima <strong>di</strong> nessuno, e le con<strong>di</strong>zioni tecniche dell'azione terroristica<br />
erano ben più facili in una metropoli moderna che, ad esempio, sotto<br />
l'occupazione nazista. Vi ricordate il mito dei postini delle BR?<br />
Certo che la loro puntualità era incre<strong>di</strong>bile in un paese dove una<br />
lettera espresso da Roma a Milano ci impiegava 15 giorni e una volta<br />
su <strong>di</strong>eci non arrivava... e sì che per mettere una lettera in un bidone<br />
della spazzatura e fare una telefonata da una cabina telefonica non ci<br />
vuole mica la laurea da 007... ma ai me<strong>di</strong>a sembrava impossibile. "Dove<br />
avranno imparato?" si chiedevano i geni dei giornali. Pazzesco.<br />
Chiunque in vita sua abbia presenziato anche soltanto una volta a una<br />
riunione <strong>di</strong> un <strong>com</strong>itato <strong>di</strong> quartiere, può benissimo immaginarsi il<br />
casino che regnava in un nucleo <strong>com</strong>unista <strong>com</strong>battente. La teoria della<br />
lotta armata (teoricamente, appunto) era una cosa chiarissima e