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<strong>di</strong>cendo. In sostanza, Madsen, in maniera del tutto trasparente,<br />
auspicava un mio interessamento per vedere se, eventualmente, si<br />
potesse fare qualche cosa. Tra l'altro, un po'<strong>di</strong> tempo prima, Steiner,<br />
aveva fatto pervenire, alla Procura Pubblica <strong>di</strong> Lugano, un manoscritto<br />
nel quale confermava questa sua versione, e una copia era giunta sul<br />
tavolo del mio ufficio a Bellinzona. Con il Madsen, che aveva lasciato<br />
la polizia per passare alle <strong>di</strong>pendenze <strong>di</strong> una <strong>di</strong>tta farmaceutica,<br />
multinazionale, quale responsabile dei servizi <strong>di</strong> sicurezza, ci si<br />
accordò che, per semplificare le cose, era meglio che lo Steiner mi<br />
telefonasse in ufficio. Infatti, quello stesso giorno, mi telefonò dal<br />
Brasile. Mi raccontò tutto quello che c'era da raccontare, alla sua<br />
maniera, evidentemente. Mi ritelefonò <strong>di</strong>verse altre volte, dandomi<br />
anche delle precise informazioni, estranee però all'inchiesta in corso<br />
a Lugano e che lo vedeva coinvolto.<br />
Le risultanze del contatto avuto con Madsen e gli altri avuti,<br />
telefonicamente, con Steiner, relative alle informazioni<br />
sull'inchiesta Vinci - Cannavà, Toledo e <strong>com</strong>pagnia, vennero scritte in<br />
un rapporto, pochi giorni dopo, il 13.1.1989 per l'esattezza,<br />
in<strong>di</strong>rizzato all'allora <strong>com</strong>andante Dell'Ambrogio con copia alla Procura<br />
Pubblica Sottocenerina. E avevo, anche, telefonicamente, informato <strong>di</strong><br />
tutto ciò i colleghi <strong>di</strong> Lugano. Le presunti funzioni <strong>di</strong> informatore,<br />
in quel preciso caso, e invocate dallo Steiner, non trovarono mai<br />
conferma, nemmeno in seguito. Il 28.9.1989, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi mesi dopo,<br />
Azzoni re<strong>di</strong>geva un rapporto, sempre a riguardo della citata inchiesta,<br />
al <strong>com</strong>andante Dell'Ambrogio. Ricordo <strong>di</strong> averlo letto attentamente, con<br />
occhio particolare, senza però riuscire a capire un gran che. Troppe<br />
cose del contenuto mi sfuggivano, a quel tempo, anche perché non le<br />
avevo vissute in prima persona.<br />
Un po' <strong>di</strong> tempo dopo, i colleghi <strong>di</strong> Lugano, mi contattarono<br />
telefonicamente per riferirmi che stavano per chiedere ufficialmente<br />
un mandato d'arresto contro il Madsen in quanto, secondo loro,<br />
coinvolto in maniera piuttosto grave nella citata inchiesta. Mi<br />
chiesero dei consigli, al che risposi che erano liberi <strong>di</strong> fare e <strong>di</strong><br />
procedere <strong>com</strong>e meglio credevano, che non avevo sposato il Madsen e che<br />
nemmeno era mio parente. Aggiunsi che non avevo nient'altro da <strong>di</strong>re<br />
oltre a quanto già avevo scritto e spiegato nel rapporto del<br />
13.1.1989. Il 6.10.1989, effettivamente, chiesero ufficialmente un<br />
mandato d'arresto per il Madsen, dal quale risultava che il medesimo<br />
si era reso colpevole <strong>di</strong> violazione aggravata della LF sugli<br />
stupefacenti e meglio, cito testualmente: "...per aver, nel giugno -<br />
luglio 1988, effettuato in correità con Toledo William, Oliverio<br />
Egi<strong>di</strong>o Giancarlo, Petrucci Paolo e altre persone, a Lima in Perù,<br />
Ginevra e Lugano, l'importazione in Svizzera e il deposito a Lugano in<br />
attesa <strong>di</strong> essere venduta, rispettivamente trasferita in Italia, <strong>di</strong> 32<br />
kg <strong>di</strong> cocaina, <strong>di</strong> cui 20 sequestrati a Lugano il 5.8.1988, occultati<br />
nelle cassette <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong> una banca..."<br />
Non nascondo <strong>di</strong> essermi molto meravigliato nell'apprendere tale<br />
situazione. Anche se superficialmente, conoscevo il Madsen, e lo<br />
stesso mi era stato descritto da colleghi, svizzeri e stranieri, che<br />
evidentemente avevano lavorato con lui, <strong>com</strong>e ottima e capace persona.<br />
Mi pareva quantomeno strano che fosse quin<strong>di</strong> coinvolto in un traffico<br />
<strong>di</strong> stupefacenti nella misura descritta.<br />
Il 18.10.1989, la PP Del Ponte, inviava una lettera all'attenzione del<br />
<strong>com</strong>andante dove lo invitava a voler procedere ad un'inchiesta,<br />
all'interno del mio ex ufficio per chiarire, nel modo più <strong>com</strong>pleto,<br />
<strong>com</strong>e si erano svolti i fatti. Rilevava <strong>com</strong>e, nel testo del rapporto