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Verso una maggiore integrazione dell'agricoltura nella ...

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L’<strong>integrazione</strong> dell’agricoltura negli strumenti urbanistici dell’area di studio<br />

che» (sportive, ricreative, educative, turistiche), <strong>nella</strong> consapevolezza che, non<br />

disponendo di emergenze storico-artistiche, per «costruire <strong>una</strong> nuova qualità ed<br />

<strong>una</strong> nuova identità di Bastia, gli elementi naturali esistenti nel suo territorio sono<br />

a tal fine <strong>una</strong> risorsa strategica di rilievo» (Comune di Bastia Umbra, 1996: 51-<br />

52). Viene promossa un’agricoltura rispettosa dell’ambiente, specializzata nei settori<br />

dell’allevamento e delle colture specializzate e competitiva, in grado di impedire<br />

«attraverso <strong>una</strong> tutela più attenta della risorsa territorio […] l’ulteriore<br />

compromissione dei suoli a causa di un’urbanizzazione diffusa e disordinata»<br />

(Comune di Bastia Umbra, 1996: 63).<br />

I propositi di salvaguardia delle aree agricole e di sviluppo del ruolo produttivo<br />

e multifunzionale dell’agricoltura non si ritrovano nelle indicazioni di governo<br />

della città. Infatti le aree agricole, individuate come zone da difendere, sono le<br />

aree «comprese fra Ospedalicchio ed il Capoluogo, fino ai confini con Assisi, certamente<br />

le più interessanti dal punto di vista paesaggistico» (Comune di Bastia<br />

Umbra, 1996: 68), che vengono tutelate per evitare la saldatura tra i due centri più<br />

che per le loro potenzialità produttive. Quindi “operativamente” vengono poi tutelate<br />

le aree agricole con preminente ruolo paesaggistico, indicazione presente anche<br />

nel precedente PRG redatto da Astengo, e viene anche, tramite l’ adozione di<br />

un Piano Particolareggiato (PPE) istituito il “Parco agricolo del Sistema Centrale”<br />

come indicato dal PUC 127 . Il PRG si adegua al PUC anche per la zonizzazione<br />

delle aree agricole con l’individuazione di quattro categorie 128 .<br />

6.2.3 Dal 2000 al 2009: il riconoscimento dell’importanza dell’agricoltura<br />

multifunzionale e del paesaggio<br />

Nell’ultimo decennio c’è stata un’evoluzione significativa nell’<strong>integrazione</strong><br />

delle aree agricole negli strumenti urbanistici, dimostrata dal coinvolgimento, per<br />

la prima volta, di agronomi <strong>nella</strong> fase di redazione dei PRG. Nonostante vi sia stata<br />

<strong>una</strong> partecipazione di figure professionali, la metodologia adottata per l’analisi<br />

127 A differenza degli altri comuni, il Comune di Bastia <strong>nella</strong> variante al Piano regolatore, approvata con Delibera consiliare<br />

n. 108/1996, richiama alcuni principi e indicazioni contenute nel PUC proprio in merito al territorio agricolo. Mentre il<br />

PUC era in vigore, il Comune di Bastia con atto consigliare n. 23 del 20 marzo 1992 ha approvato la prescrizione contenuta<br />

nel parere S.T.A n. 14 del 12.12.1991 secondo cui: “l’area agricola prevista dal PRG vigente tra Bastia e S.Maria degli<br />

Angeli dovrà essere delimitata come prescritto dal PUC”. Si tratta di un’area piuttosto vasta e sottoposta ad <strong>una</strong> complessa<br />

normativa urbanistica per la pluralità delle destinazioni, per l’alternanza di aree prevalentemente agricole con zone densamente<br />

edificate (lungo via Roma e via Irlanda). La conferma che non si tratti di <strong>una</strong> semplice area agricola è offerta dalla<br />

normativa elaborata dagli stessi progettisti, che hanno suddiviso il territorio in sotto-zone con destinazioni d’uso miste,<br />

prevedendo zone CCR a verde attrezzato, zone B (edificate) e aree agricole. La complessità di quest’area si è accresciuta<br />

per effetto della viabilità. Il Consiglio com<strong>una</strong>le di Bastia ha infatti approvato (delibera n. 3 del 10 febbraio 2003) un nuovo<br />

tracciato, in variante al PRG, disposto lungo lasse nord-sud. Lo stesso tracciato (con lievi differenze) è stato riproposto<br />

dalla viabilità collegata al PRUSST “dalla ricostruzione allo sviluppo”, adottata con delibera consiliare n. 37 del 9 giugno<br />

2003 e non ancora approvata perchè il Comune di Assisi non ha ratificato il tracciato, per la parte condivisa con Bastia.<br />

Questa viabilità in entrambi i casi, divide il Parco Agricolo in due parti, compromettendo quel poco di agricolo che si<br />

voleva forzatamente rintracciare.<br />

128 Questa ripartizione è stata ulteriormente articolata nelle Norme Tecniche di Attuazione della Variante Generale che<br />

suddivide le zone agricole (art. 28) in: zone E1: zone agricole di pregio (art.29); zone E1-Cv:zone agricole di pregio con<br />

possibilità di attività estrattive; E2:zone agricole di rispetto urbano; zone Ec: zone agricole compromesse; zona E3: parco<br />

agricolo; ed infine le zone E4:zone agricolo di rispetto fluviale.<br />

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