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Verso una maggiore integrazione dell'agricoltura nella ...

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Tematica della ricerca<br />

lorizzazione del paesaggio.<br />

La legislazione, nonché la letteratura esaminata, evidenziato, da <strong>una</strong> parte, la<br />

scarsa idoneità degli strumenti urbanistici ad affrontare la pianificazione delle aree<br />

agricole e, dall’altra, l’importanza di studiare la struttura produttiva agricola di un<br />

territorio attraverso indicatori economici e sociali, in grado di essere letti e confrontati<br />

con le altre informazioni di tipo urbanistico-pianificatorio. Ne consegue<br />

che per sottoporre all’attenzione dei pianificatori l’unità aziendale nelle sue componenti<br />

produttive, sociali e spaziali diventa necessario riuscire a riportare i dati<br />

socio-economici su base topografica-particellare. Il presente lavoro si orienta in<br />

questa prospettiva identificando e riportando su cartografia le componenti socioeconomiche<br />

del settore agricolo.<br />

La domanda principale a cui tenta di rispondere il lavoro è:<br />

Quali fattori devono essere considerati per pianificare e gestire gli spazi agricoli<br />

ordinari all’interno degli strumenti urbanistici?<br />

Le domande correlate sono:<br />

Quali suggerimenti si possono trarre dall’evoluzione dell’<strong>integrazione</strong><br />

dell’agricoltura e delle aree agricole all’interno degli strumenti urbanistici?<br />

Quali prospettive si aprono per l’agricoltura, sulla base delle strategie degli agricoltori<br />

e delle strategie degli amministratori locali espresse nei documenti urbanistici?<br />

3.3 Ipotesi di ricerca<br />

Le ipotesi sono state definite sulla base della ricerca bibliografica e su alcuni<br />

dati relativi alla struttura socio-economica del settore agricolo italiano, che vengono<br />

qui di seguito riportati.<br />

a- Dati, riferiti al 2000, che caratterizzano la struttura socio-economica<br />

delle aziende. La superficie media delle aziende italiane è di 5,3 ha e l’82,8% (oltre<br />

due milioni) sono aziende non-imprese 47 e solo il 17,2% (432 mila) sono aziende-imprese<br />

48 (Sotte, 2006).<br />

Il fenomeno dell’invecchiamento degli imprenditori agricoli caratterizza soprattutto<br />

le aziende non-imprese (dove il 41% dei conduttori ha più di 65 anni e<br />

quasi due terzi più di 55) ed è presente anche se in proporzioni più ridotte nelle<br />

aziende-imprese, dove la quota percentuale di giovani (meno di 40 anni di età)<br />

sale dal 9% al 15% (tra 8 e 16 UDE) ad oltre il 20% (più di 16 UDE) (Sotte,<br />

2006).<br />

b- Dati relativi al “reddito” in agricoltura. Molteplici sono i motivi della riduzione<br />

dei redditi in agricoltura. Oltre alla riduzione dell’aiuto comunitario (do-<br />

47 Aziende che hanno un reddito lordo standard annuo inferiore a 9.600 euro, inferiore all’importo di <strong>una</strong> pensione media.<br />

48 Aziende che hanno un reddito lordo standard superiore a 9.600 euro quindi che riescono a generare reddito per almeno<br />

<strong>una</strong> persona.<br />

47

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