Verso una maggiore integrazione dell'agricoltura nella ...
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L’<strong>integrazione</strong> dell’agricoltura negli strumenti urbanistici dell’area di studio<br />
del settore e i criteri adottati per la zonizzazione degli spazi agricoli è differente<br />
da caso a caso. Comunque nell’analisi del settore vengono per la prima volta date<br />
indicazioni anche sulla struttura delle aziende e sulla loro dimensione economica.<br />
Questa <strong>maggiore</strong> attenzione nei confronti delle aree agricole è essenzialmente<br />
dipesa dalla consapevolezza dell’importanza di migliorare le regole di uso del<br />
suolo, per evitare <strong>una</strong> dispersione delle risorse e il consumo di suolo. Gli spazi<br />
agricoli quindi diventano aree investite di molteplici ruoli: paesaggistici, ambientali<br />
ed economici e la prevalenza degli uni o degli altri varia essenzialmente in<br />
base alla strategia urbana e all’importanza economica rivestita dal settore. La<br />
<strong>maggiore</strong> importanza attribuita anche agli elementi e agli aspetti paesaggistici è<br />
dovuta all’adeguamento degli strumenti urbanistici alle unità di paesaggio del<br />
PTCP.<br />
Primo PRG di Cannara (in corso di redazione)<br />
Il Comune di Cannara non ha ancora adottato il Piano Regolatore, nonostante<br />
la Relazione per l’indirizzo progettuale del nuovo PRG, qui analizzata, sia stata<br />
presentata nel febbraio del 2003.<br />
Nella parte della Relazione dedicata alla descrizione dell’assetto produttivo attuale<br />
(punto 3.4.), un posto di rilievo assume l’agricoltura, trattata al primo punto,<br />
con un’accurata e documentata descrizione dei parametri strutturali. La situazione<br />
che emerge dall’analisi è quella di un’agricoltura a conduzione diretta che si avvale<br />
di manodopera familiare, con dimensioni aziendali medio-piccole, che non esprime<br />
un orientamento colturale predominante e con produzioni che non si avvalgono<br />
di marchi di qualità o di riconoscimento comunitario (DOP, IGP, STG,<br />
DOC, DOCG). I “vincoli”, di cui è gravato il territorio agricolo, sono solo quelli<br />
derivanti dalle normative nazionali di tutela delle acque (legge Merli) e dei beni<br />
paesaggistici e ambientali (legge Galasso).<br />
L’evoluzione dell’agricoltura locale prospettata <strong>nella</strong> Relazione, secondo le direttive<br />
indicate dalla PAC, prevede nelle aree pianeggianti uno sviluppo di coltivazioni<br />
orticole, florovivaistiche e di frutticoltura, non interessate dalla riforma<br />
delle Organizzazioni Comuni di Mercato del giugno 1992, mentre nelle zone collinari<br />
appare probabile uno «sviluppo di attività legate al miglioramento del paesaggio<br />
e dell'ambiente, fortemente incentivate dalle normative in via di attuazione:<br />
miglioramento di superfici boscate, sostituzione di pascoli e seminativi con<br />
impianti arborei da legno pregiato e con interventi di imboschimento» (Comune<br />
di Cannara, 2003: 34).<br />
Nelle indicazioni progettuali per il PRG si inverte l’ordine di importanza per<br />
l’agricoltura rispetto agli altri settori, anche se il nuovo piano si propone di «tutelare<br />
al massimo, con <strong>una</strong> normativa idonea, la produttività dell’area agricola <strong>nella</strong><br />
zona valliva», adottando <strong>una</strong> apposita normativa differenziata per l’area collinare,<br />
dove esigenze di salvaguardia ambientale possono sconsigliare «l’impianto<br />
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