Verso una maggiore integrazione dell'agricoltura nella ...
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L’evoluzione del concetto di spazio rurale e di agricoltura nel territorio e <strong>nella</strong> Politica<br />
Agricola Comunitaria<br />
verso la difesa o il ripristino di alcuni elementi caratteristici del paesaggio agrario<br />
come le marcite, il reticolo idrografico.<br />
A Roma i parchi agricoli sono ancora <strong>nella</strong> fase di progetto durante la quale il<br />
Comune ha messo in atto <strong>una</strong> politica di protezione ambientale incentrata<br />
sull’istituzione di un Sistema di Aree Naturali Protette (LR 29/1997), gestite<br />
dall’Ente Regionale RomaNatura che, da <strong>una</strong> parte, si occupa della tutela del patrimonio<br />
naturalistico e paesaggistico, attraverso la redazione di piani di assetto,<br />
rilascio di pareri e autorizzazioni e attività di sorveglianza ambientale; dall'altra,<br />
svolge attività per la promozione delle Aree Naturali e delle attività ecocompatibili,<br />
come la realizzazione di visite guidate e di sentieri, la promozione di<br />
studi e ricerche, la promozione delle aziende presenti nel territorio, l’attivazione<br />
di uno sportello informativo sulle opportunità offerte dal PSR e la creazione di<br />
<strong>una</strong> rete di fattorie didattiche.<br />
Il Parco Agricolo di Ciaculli, come il Parc Agrari di Baix Llobregat, nasce<br />
all’interno di un finanziamento ottenuto dal Programma comunitario LIFE ’94,<br />
che ha consentito la realizzazione del Parco <strong>nella</strong> vasta area degli agrumeti nelle<br />
borgate di Ciaculli e Croceverde-Giardina alla periferia di Palermo. Il progetto è<br />
stato cofinanziato dal Comune 11 , che ne ha affidato la titolarità alla Confederazione<br />
Italiana Agricoltori, con l’obiettivo di definire, come indicato nell’intestazione<br />
del progetto, «un modello di gestione per la tutela e la valorizzazione dell’area<br />
agricola periurbana di Ciaculli, Croceverde Giardina». Solo dopo aver organizzato<br />
e strutturato l’area secondo parametri che favorissero l’attività produttiva,<br />
sono stati definiti e localizzati gli interventi previsti dal progetto LIFE (percorsi,<br />
sentieri, aree di sosta, agro-forestazione, Giardino-Museo dell’Agricoltura della<br />
Conca d’Oro, recupero agrumeti, Museo del germoplasma, produzioni agricole di<br />
qualità) 12 . Fra gli interventi realizzati va segnalata la costituzione del Consorzio di<br />
tutela di <strong>una</strong> varietà di mandarino “Il Tardivo di Ciaculli”, che riunisce 180 coltivatori,<br />
proprietari di circa 280 ettari. Gli agricoltori hanno beneficiato delle misure<br />
di incentivazione previste dal Parco e hanno ottenuto che il Mandarino di Ciaculli<br />
diventasse un Presidio Slow Food.<br />
Diversa è la genesi dei progetti agriurbani francesi e la forma di gestione e<br />
protezione degli spazi agricoli. A partire dagli anni Settanta, in Francia, emerge la<br />
questione della protezione, valorizzazione e gestione delle aree agricole, in particolare<br />
quelle periurbane. Solo negli anni Novanta il Ministero dell’Agricoltura<br />
inizia ad interessarsi alla tematica creando nel 1994 un Dipartimento di Agricoltu-<br />
11 La fase di progettazione (1996-1998), curata dall’Istituto di Ricerche Ambiente Italia, ha prodotto un piano di settore<br />
agricolo che disciplinava le modalità di produzione, la concessione degli incentivi, la stipula delle convenzioni e dettava le<br />
norme d’uso degli spazi agricoli. Per la determinazione degli indirizzi di gestione del parco il territorio è stato suddiviso in<br />
ambiti territoriali, individuati sulla base di valenze agricole, storiche e paesistiche dell’area e delle caratteristiche<br />
dell’attività produttiva reale e potenziale.<br />
12 Le indicazioni progettuali sono state utilizzate dal Consorzio dei produttori di Ciaculli, costituito nel 1999, per redigere un<br />
Piano di Azione per il Parco Agricolo e un Business plan del Parco, che sono stati inseriti nel “Patto Territoriale Agricolo”,<br />
sottoscritto nel 2000 dal Comune di Palermo, dalle organizzazioni sindacali e dalla Società Patto Territoriale di Palermo.<br />
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