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Verso una maggiore integrazione dell'agricoltura nella ...

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APPENDICE F – Schema 1 Matrice delle strategie<br />

UDE / OTE Zootecniche o miste Ortofrutticole Cerealicole<br />

Aziende<br />

non imprese<br />

Imprese<br />

Piccole<br />

Imprese<br />

Problemi<br />

comuni alle<br />

classi di<br />

OTE<br />

Tipologia 1<br />

La dimensione dell’azienda è inferiore ai 3 ha. Il<br />

conduttore non ha diversificato la sua attività e non<br />

ha modificato la struttura aziendale, né<br />

l’orientamento produttivo nel corso degli anni. Sono<br />

aziende diretto-coltivatrici, la maggior parte delle<br />

quali conducono i terreni in proprietà. Il conduttore<br />

lavora full-time nell’azienda o in part-time professionale<br />

e produce principalmente per l’autoconsumo<br />

della famiglia e per il conferimento di pochi capi ai<br />

macellai della zona.<br />

La maggior parte delle aziende ha la partita IVA.<br />

Tendenze previste :<br />

in TRANSIZIONE verso forme di par-time accessorio;<br />

in ABBANDONO.<br />

Tipologia 5<br />

La dimensione dell’azienda è di circa 7 ha, il conduttore<br />

non ha diversificato la sua attività e non ha<br />

modificato la struttura aziendale, né l’orientamento<br />

produttivo nel corso degli anni. Sono imprese direttocoltivatrici,<br />

la maggior parte delle quali conduce i<br />

terreni in proprietà. Il conduttore lavora full-time<br />

nell’azienda e produce principalmente per<br />

l’autoconsumo della famiglia e per il conferimento di<br />

alcuni capi ai macellai della zona o a consorzi (carne)<br />

o cooperative (latte) e i seminativi vengono<br />

reimpiegati in azienda e conferiti ai consorzi.<br />

Tutte le aziende hanno la partita IVA.<br />

Tendenze previste :<br />

in TRANSIZIONE verso forme di par-time accessorio.<br />

Tipologia 9<br />

La dimensione dell’azienda è di circa 23 ha. Il conduttore<br />

nel corso degli anni ha specializzato la<br />

produzione investendo molti capitali per<br />

l’ammodernamento delle strutture. La maggior parte<br />

sono imprese lavoratrici-capitalistiche, che conducono<br />

i terreni in proprietà e parte in affitto. Il conduttore<br />

lavora a full-time nell’azienda e produce principalmente<br />

per il conferimento a consorzi (carne) o a<br />

cooperative (latte). Alcune aziende hanno diversificato<br />

la forma di commercializzazione istallando distributori<br />

di vendita di latte crudo o un punto di vendita<br />

aziendale (carne). Tutte le aziende hanno la partita<br />

IVA.<br />

Tendenze previste :<br />

in PERMANENZA.<br />

Le aziende zootecniche richiedono <strong>una</strong> grossa<br />

passione e <strong>una</strong> costanza per un lavoro faticoso e<br />

impegnativo. Dalle interviste è emersa <strong>una</strong> certa<br />

difficoltà nel ricambio generazionale.<br />

Tipologia 2<br />

La dimensione media delle aziende è di circa 2<br />

ha. Il conduttore ha specializzato la produzione<br />

in orto-frutta senza però ingrandire la propria<br />

azienda nel corso degli anni. Sono imprese<br />

diretto-coltivatrici, la maggior parte delle quali<br />

conducono i terreni in proprietà. L’imprenditore<br />

conduce un part-time professionale e produce<br />

principalmente per ’autoconsumo della famiglia<br />

vendendo direttamente piccoli quantitativi. Tutte<br />

le aziende possiedono la partita IVA.<br />

Tendenze previste :<br />

in PERMANENZA verso forme di agricoltura di<br />

sussistenza familiare.<br />

Tipologia 6<br />

La dimensione media delle aziende è di circa 6<br />

ha. Il conduttore ha specializzato la produzione<br />

in orto-frutta e ha ingrandito la propria azienda<br />

nel corso degli anni. Sono imprese direttocoltivatrici,<br />

la maggior parte delle quali conduce<br />

i terreni in proprietà e parte in affitto.L’imprenditore<br />

lavora full-time e la produzione<br />

viene venduta direttamente e alle cooperative<br />

della zona. Tutte le aziende possiedono <strong>una</strong><br />

partita IVA.<br />

Tendenze previste :<br />

in PERMANENZA.<br />

Tipologia 10<br />

La dimensione dell’azienda è di circa 14 ha. Il<br />

conduttore nel corso degli anni ha specializzato<br />

la produzione investendo molti capitali per<br />

l’ammodernamento delle strutture. La maggior<br />

parte sono imprese lavoratrici-capitalistiche, ma<br />

vi sono anche imprese capitalistiche o imprese<br />

diretto-coltivatrici. Quasi nessuno conduce i<br />

terreni totalmente in proprietà.<br />

Il conduttore lavora a full-time nell’azienda e<br />

vende direttamente (fiere, mercati, in azienda,<br />

Gruppi di Acquisto Solidale) la produzione. Nel<br />

caso dell’ortofrutta la forma di commercializzazione<br />

prevalente è la Grande Distribuzione<br />

Organizzata. Tutte le aziende hanno la partita<br />

IVA.<br />

Tendenze previste :<br />

in PERMANENZA.<br />

Le aziende che presentano <strong>una</strong> specializzazione<br />

orto-frutticola e vivaistica sono le unità<br />

aziendali che sembrano poter contare sul<br />

ricambio generazionale in quanto i redditi sono<br />

abbastanza buoni e per rimanere competitive<br />

hanno dovuto comunque ammodernarsi e fare<br />

in proprio significativi investimenti nel corso<br />

degli anni, perché sono produzioni che non<br />

sono state mai sostenute dalla PAC.<br />

Tipologia 3<br />

La dimensione media delle aziende è di circa 3<br />

ha. Il conduttore non ha modificato la struttura<br />

aziendale, né l’orientamento produttivo nel<br />

corso degli anni. Sono imprese direttocoltivatrici,<br />

che conducono i terreni in proprietà<br />

e in affitto.L’imprenditore conduce un part-time<br />

accessorio e conferisce il prodotto a dei consorzi.<br />

Alcune aziende hanno diversificato<br />

l’attività aprendo delle strutture agrituristiche.<br />

Tendenze previste :<br />

in PERMANENZA le aziende che hanno strutture<br />

agrituristiche;<br />

in TRANSIZIONE verso aziende di dimensioni<br />

maggiori;<br />

in ABBANDONO.<br />

Tipologia 7<br />

La dimensione media delle aziende è di circa<br />

14 ha. Il conduttore non ha modificato<br />

l’orientamento produttivo nel corso degli anni,<br />

ma ha ingrandito l’azienda prendendo terreni in<br />

affitto.<br />

Sono imprese diretto-coltivatrici, che conducono<br />

i terreni in proprietà e gran parte in affitto.<br />

L’imprenditore conduce un part-time accessorio<br />

e conferisce il prodotto ai consorzi. Alcune<br />

aziende hanno diversificato l’attività aprendo<br />

strutture agrituristiche.<br />

Tendenze previste :<br />

in PERMANENZA le aziende che hanno strutture<br />

agrituristiche;<br />

in TRANSIZIONE verso aziende di dimensioni<br />

maggiori;<br />

in ABBANDONO.<br />

Tipologia 11<br />

La dimensione media delle aziende è di circa<br />

52 ha. Il conduttore non ha modificato<br />

l’orientamento produttivo nel corso degli anni,<br />

ma ha ingrandito l’azienda prendendo terreni in<br />

affitto.<br />

Sono imprese diretto-coltivatrici che si affidano<br />

a contoterzisti o imprese lavoratricicapitalistiche,<br />

che impiegano i loro mezzi in<br />

altre aziende. L’imprenditore conduce un fulltime<br />

e conferisce il prodotto ai consorzi. Alcune<br />

aziende hanno diversificato l’attività aprendo<br />

strutture agrituristiche.<br />

Tendenze previste :<br />

in PERMANENZA.<br />

Le aziende cerealicole hanno scarse possibilità<br />

di “sopravvivenza” perché soffrono più delle<br />

altre per la crescita dei prezzi dei materiali di<br />

produzione e per la fluttuazione dei prezzi di<br />

vendita dei prodotti, che vengono ancora pagati<br />

in base alla quantità e non alla qualità.<br />

Specializzate nelle colture permanenti o con policoltura<br />

Tipologia 4<br />

La dimensione media delle aziende è di inferiore ai 2 ha.<br />

Il conduttore non ha modificato la struttura aziendale, né<br />

l’orientamento produttivo nel corso degli anni. Sono<br />

imprese coltivatrici, che conducono i terreni in proprietà e<br />

in affitto. L’imprenditore conduce un part-time professionale.<br />

La produzione in parte prodotta viene venduta<br />

direttamente e/o conferita al consorzio/cantina sociale. La<br />

maggior parte delle aziende olivicole produce per<br />

l’autoconsumo familiare e dei parenti. Alcune aziende<br />

hanno diversificato l’attività aprendo strutture agrituristiche<br />

e punti vendita diretta.<br />

Tendenze previste :<br />

in PERMANENZA le aziende che hanno forme di diversificazione;<br />

in TRANSIZIONE verso aziende di dimensioni maggiori;<br />

in ABBANDONO.<br />

Tipologia 8<br />

La dimensione media delle aziende è di circa 7 ha. Il<br />

conduttore non ha modificato l’orientamento produttivo nel<br />

corso degli anni ma ha ingrandito la propria attività. Sono<br />

imprese diretto-coltivatrici, che conducono i terreni in<br />

proprietà.L’imprenditore conduce un part-time professionale<br />

o full-time a seconda della presenza di altre attività.La<br />

produzione viene venduta direttamente e/o conferita<br />

al consorzio/cantina sociale. Alcune aziende hanno diversificato<br />

l’attività aprendo strutture agrituristiche e punti<br />

vendita diretta.<br />

Tendenze previste :<br />

in PERMANENZA le aziende che hanno forme di diversificazione;<br />

in TRANSIZIONE verso aziende di dimensioni maggiori.<br />

Tipologia 12<br />

La dimensione media delle aziende è di circa 23 ha. Il<br />

conduttore ha ingrandito la propria attività. Sono imprese<br />

lavoratrici-capitalistiche, che conducono i terreni in proprietà<br />

e in affitto; pochissime sono le imprese che hanno i<br />

terreni interamente in affitto.L’imprenditore conduce a fulltime.<br />

La produzione viene venduta direttamente (in azienda,<br />

e-commerce, Gruppi di Acquisto Solidale, punto<br />

vendita aziendale, ristoranti della zona) e viene conferita<br />

al consorzio/cantina sociale.Alcune imprese hanno diversificato<br />

l’attività aprendo strutture agrituristiche e punti<br />

vendita diretta in azienda, creando anche strutture per<br />

l’assaggio e la degustazione dei prodotti.<br />

Tendenze previste :<br />

in PERMANENZA.<br />

Queste aziende sono in difficoltà per la crescita dei prezzi<br />

dei materiali di produzione, in particolare le aziende<br />

olivicole che incontrano problemi per la commercializzazione<br />

dell’olio a dei prezzi remunerativi, soprattutto nel<br />

campo del biologico. Nella generale situazione di crisi, il<br />

settore vitivinicolo sembra avere meno problemi, almeno<br />

per ora, degli altri settori.<br />

Problemi comuni alle classi di UDE<br />

Queste aziende potrebbero NON SOPRAVVI-<br />

VERE se non diversificano la propria attività<br />

cercando di aumentare il reddito.<br />

La nuova generazione è meno legata alla terra e<br />

non sembra disponibile a dedicare il proprio<br />

tempo libero a lavorare in agricoltura, preferendo<br />

lavori più remunerativi e meno faticosi.<br />

Sono state considerate:<br />

in PERMANENZA le aziende che hanno differenziato<br />

l’attività;<br />

in TRANSIZIONE le aziende dotate di partita IVA<br />

e quindi che hanno <strong>una</strong> produzione che supera<br />

l’autosufficienza aziendale;<br />

in ABBANDO-<br />

NO le restanti.<br />

Le imprese potenziali si trovano a metà tra le<br />

altre due categorie.<br />

Sono state considerate come aziende : in PER-<br />

MANENZA e in TRANSIZIONE.<br />

Infatti le prime sono le imprese che hanno<br />

diversificato la loro attività e aumentato la loro<br />

superficie. Le altre sono le imprese che non<br />

presentano forme di diversificazione che per<br />

sopravvivere devono aumentare le loro dimensioni<br />

o diversificare la loro attività.<br />

Le unità aziendali che appartengono alla categoria<br />

delle imprese sono state considerate in<br />

PERMANENZA anche se durante la fase di<br />

indagine diretta è emersa <strong>una</strong> incertezza nel<br />

ricambio per le imprese zootecniche e a orientamento<br />

cerealicolo, in quanto i redditi derivanti da<br />

queste due attività sono quelli che hanno maggiormente<br />

risentito della crisi del mercato e che<br />

subiranno maggiormente gli impatti della riforma<br />

della PAC.

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