Verso una maggiore integrazione dell'agricoltura nella ...
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L’area di studio: i comuni di Assisi, Bastia Umbra, Bettona e Cannara<br />
allevamenti, i dati disponibili sono limitati ai Censimenti del 1990 e 2000 e resta<br />
quindi difficile fare un’analisi della loro evoluzione, anche se nell’arco di questo<br />
decennio, ad eccezione degli allevamenti avicunicoli di Cannara, c’è stata <strong>una</strong> forte<br />
riduzione dell’attività, che si è attestata su valori piuttosto bassi o è addirittura<br />
scomparsa, come nel caso degli allevamenti caprini di Bettona.<br />
Nel complesso l’agricoltura ha subito un processo di ristrutturazione molto netto<br />
con ripercussioni sulle strutture di produzione e sull’organizzazione del lavoro,<br />
sulle attività produttive, sui territori rurali, sui rapporti con i mercati. Le principali<br />
trasformazioni agrarie hanno riguardato l’aumento del rapporto terra-lavoro a causa<br />
dell’esodo agricolo, la meccanizzazione delle operazioni colturali,<br />
l’<strong>integrazione</strong> delle aziende nei canali di commercializzazione, l’avvento dei nuovi<br />
orientamenti colturali per mezzo dell’irrigazione (Fig. 5.12).<br />
In dettaglio i cambiamenti più significativi riguardano:<br />
• la variazione positiva (+5%) del numero delle aziende, determinato probabilmente<br />
da frammentazioni aziendali, ad eccezione di quelle zootecniche, che nel<br />
corso del trentennio arrivano quasi a dimezzarsi (-42%); diminuzione attribuibile<br />
alla crisi del settore, ma soprattutto alla dismissione di aziende di piccole dimensioni<br />
poco competitive;<br />
• la contrazione del numero degli addetti (-23%), che analizzando il cinquantennio<br />
1951-2001 si riduce addirittura dell’84%;<br />
• la variazione negativa della SAU (-12%) e della SAT (-14%);<br />
• la riduzione della dimensione media aziendale (-18%) che passa da 7,04 ha a<br />
6 ha;<br />
• la leggera contrazione dei seminativi (-13%), e forte contrazione delle superfici<br />
a vite (-45), orticole (-47) e soprattutto foraggere (-66);<br />
• il forte aumento delle superfici olivate (+52%) e dei fruttiferi.<br />
5.5 Il Comprensorio socio-economico e urbanistico della Valle Umbra<br />
Nord<br />
Con l’istituzione della Regione Umbria (1970) si è provveduto alla suddivisione<br />
del territorio in ambiti sovracom<strong>una</strong>li per l’esercizio di funzioni amministrative<br />
ed i comuni umbri sono stati nel tempo diversamente aggregati fra di loro in ambiti<br />
comprensoriali a secondo del tipo di funzioni amministrative esercitate. I quattro<br />
comuni dell’area di studio hanno, invece, mantenuto la stessa associazione 77 ,<br />
denominata “Valle Umbra Nord”, sia come Distretto scolastico (1973), che come<br />
Comprensorio economico urbanistico (1975), ed Unità Sanitaria Locale (1979).<br />
77 La prima aggregazione dei comuni di Assisi, Bastia, Bettona e Cannara in un’unica area risale al 1919, quando il Consorzio<br />
Agrario Provinciale di Perugia, che aveva strutturato la propria organizzazione in Agenzie, creò la sub-Agenzia di Assisi,<br />
distaccandola da Foligno assieme ai comuni contermini. Nel 1932 la sede di Assisi fu trasformata in Agenzia e nel 1945<br />
fu dotata anche di un’autonoma Direzione, sistemata nel prestigioso Palazzo Giampè (Ciaurro, 1947).<br />
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