Patrimoni de marjades a la mediterrània occidental: una proposta ...

• PATRIMONIO DI TERRAZZE ~JEL MEDITERRANEO OCCIDENTALE
~ 1600'
'§ 1400
.~
.'!::: 1200
.§-
~ 1000
,
0 . •••••••••••••••••••••
~~~a~~~~~~~~ma~~M~~~~
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
160. Andamento delle precipltazioni annuali nel periodo 1967-1987 registrati
nella stazione di Levanto.
I valori del quoziente pluviotermico e dell'indice di arid ita
estiva di Emberger indicano che a La Spezia I'estate e arida
(S = 4,3) ed il clima e di tipo mediterraneo. A Levanto I'estate
risulta subarida (S = 5,2) ed il clima di tipo submediterraneo.
Secondo il criterio di Mitrakos, che definisce come
mediterraneo il clima che presenta in stagioni differenti due
stress (arid ita estiva e freddo invernale), il clima di Levanto e
La Spezia pub a stento essere considerato mediterraneo. In
base al metodo di Thornthwaite, basato sui calcolo dell' evapotraspirazione
reale e potenziale, delle perdite d'acqua
cumulate, delia riserva idrica e sue variazioni, del deficit e
delia eccedenza idrica e degli indici di umidita e di aridita, Ie
due stazioni appartengono al macroclima temperato, variante
submediterranea. In conclusione, in base a diversi indici
bioclimatici, I'area delle Cinque Terre, come tutta la Riviera
ligure orientale, sembra appartenere ad un clima temperato
o mediterraneo umido. Cib trova riscontro, come si vedra,
anche nella copertura vegetale, per la mancanza quasi tota-
Ie di specie e popolamenti tipici di un clima caldo-asciutto
(es. Oleo-Ceratonion); solo in prossimita del mare, in esposizioni
caldo-asciutte e su suoli ben drenati, la presenza di specie
di quest'alleanza quali Euphorbia dendroides, Myrtus
communis, Pistacia lentiscus, testimonia ambiti pili tipicamente
termomediterranei. Sono numerose, invece, Ie specie
mesofile dei boschi di caducifoglie e non mancano gli elementi
di tipo subatlantico (es. Ulex europaeus, Calluna vulgaris,
Pteridium aquilinum).
La Liguria di Levante, di cui I'area delle Cinque Terre castituisce
il margine costiero orientale, annovera diverse specie
interessanti dal punta di vista delia loro storia e distribuzione.
Tra i vegetali, Asplenium petrarchae, Juniperus phoenicea,
Euphorbia dendroides, Galium scabrum, Cheilanthes
maranthae si possono considerare dei relitti terziari. Altri,
invece, derivano dalle profonde modificazioni climatiche ed
ambientali verificatesi nel Quaternario (periodi glaciali ed
interglaciali, regressioni ed ingressioni marine) che hanno
favorito la frammentazione degli areali e la formazione di
nuove specie; tra queste ricordiamo Genista salzmannii, Santolina
ligustica tra Ie piante e il tarantolino (Phyllodactylus
europaeus), il carabide Abacetus salzmannii, il geotritone
(Hydromanthes italicus) ed iI geco verrucoso (Hemidactylus
turcicus) tra gli animali. A testimonianza dei periodi freddi
che hanno interessato quest'area, nella Grotta dei Colombi
sull'lsola Palmaria, sono state trovate ossa di animali oggi a
distribuzione boreale quali il ghiottone (Gulo gulo) e la civetta
delle nevi (Nyctea scandiaca), oltre a quelle di lince, gatto
selvatico, ermellino, camoscio e stambecco. Tra Ie specie
endemiche va citata una razza di lucertola muraiola esclusiva
delia scaglio del Tinetto (Podarcis muralis tinettoi); altre
entita a distribuzione pili ampia (tirrenica) sono i Chilopodi
Geophilus romanus ed Eupolybothrus nudicornis, i coleotteri
Euplectus corsicus e Parmena solieri.
Tra gli invertebrati rari 0 allimite delia loro area di distribuzione
si possono citare i coleotteri Cartodere separanda,
Parabathyscia wollastonii ed Exapion ulici, I'emittero Acrosternum
millierei ed il lepidottero Charaxes jasius. Diverse
sono Ie specie interessanti anche tra gli uccelli e gli animali
marini.
Un'analisi abbastanza recente delia flora e vegetazione delle
Cinque Terre permette di farsi un'idea delle caratteristiche
principali del popolamento vegetale dell'area di studio. Dal
punta di vista delia distribuzione geografica, 10 spettro corologico
(Fig.161) mostra, come e logica attendersi, una larga
prevalenza delle specie mediterranee, accompagnate perb
da un buon contingente di eurasiatiche e di cosmopolite. II
numero molto esiguo di specie endemiche (Centaurea veneris,
Santolina ligustica) indicherebbe la scarsa originalita del-
Ia flora di questa territorio; tuttavia, diverse specie sono
subendemiche (Genista salzmannii, Euphorbia spinosa ssp.
ligustica, Festuca robustifolia, Globularia incanescens,
Oryoptereis thyrrhena, Brassica oleracea ssp. robertiana
Serapias neglecta, Campanula medium, Polygonum robertii,
Phyteuma scorzonerifolium, Luzula pedemontana, Centaurea
aplolepa ssp. lunensis, Scabiosa uniseta, Robertia taraxacoides,
Iberis umbellata var. latifolia). Inoltre, numerose specie
mediterranee raggiungono qui illoro limite nord-orientale
di distribuzione. La flora dell' area annovera anche un buon
numero di felci poco comuni quali Oryopteris tyrrhena,
Asplenium petrarchae, Asplenium foreziense, Asplenium billotii,
Cheilantes maderensis, Cheilanthes maranthae, Pteris
cretica. La maggior parte di esse, tra I'altro, trova spesso rifugio
tra gli interstizi dei muri a secco dei terrazzamenti. Altri
elementi di pregio sono la sughera (Quercus suber), il gine-