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Patrimoni de marjades a la mediterrània occidental: una proposta ...

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II calcolo per <strong>de</strong>terminare I'interesse botanico di un'area segue <strong>la</strong> for-<br />

mu<strong>la</strong>: I = S (A, B, C, D, ... , Xn)<br />

l:inclusione <strong>de</strong>l valore risultante (I) in <strong>una</strong> <strong>de</strong>lle categorie prestabilite<br />

che vanno da un interesse alto a uno basso (alto, medio, basso) dipen<strong>de</strong><br />

dal contesto floreale di ciascun territorio.<br />

In regioni con marcate caratteristiche c1imatiche stagionali (mediter-<br />

ranea, di alta montagna e continentali) il mo<strong>de</strong>llo realizzato durante I'in-<br />

ventario non permette di individuare tutte Ie specie. Quindi se si dispone<br />

di informazioni <strong>de</strong>rivate da cataloghi esistenti di tutte Ie specie <strong>de</strong>l terri-<br />

torio di riferimento, esse possono costituire un valore addizionale.<br />

II valore botanico assegnato a ciasc<strong>una</strong> area indica il grado di atten-<br />

zione che essa merita per quanto riguarda <strong>la</strong> conservazione <strong>de</strong>l patrimo-<br />

nio floreale e futuri provvedimentl di gestione.<br />

II tipo di pro prieta offre preziose informazioni per <strong>la</strong> futura gestione e gli<br />

interventi da effettuarsi su questa patrimonio, quindi bisogna specificare<br />

se <strong>la</strong> proprieta e pubblica 0 privata. D'altra parte, viene <strong>de</strong>finita anche <strong>la</strong><br />

presenza 0 assenza di costruzioni abitative e viene annotato il tipo di resi-<br />

<strong>de</strong>nza (permanente 0 secondaria), dato che cia pua indicare il grado di<br />

specializzazione nei <strong>la</strong>vori agricoli 0 nell'allevamento e, quindi, I'influenza<br />

sullo stato di conservazione <strong>de</strong>l patrimonio terrazzato. L'esistenza di co-<br />

struzioni tradizionali pua inoltre aumentare il valore patrimoniale di cias-<br />

c<strong>una</strong> area ed e per questo che viene indicata.<br />

Gli accessi adatti ai veicoli sono un fattore che influenza direttamen-<br />

te <strong>la</strong> situazione attuale di abbandono 0 di attivita agrico<strong>la</strong> <strong>de</strong>ll'area. Nel<strong>la</strong><br />

scheda, I'accessibilita viene consi<strong>de</strong>rata secondo diverse prospettive: I'ac-<br />

cesso esterno, concepito come passaggio transitabile che collega I'area<br />

con il resto <strong>de</strong>l territorio, e I'accesso interno, che inclu<strong>de</strong> tutta <strong>la</strong> rete di<br />

stra<strong>de</strong> <strong>de</strong>ll'area.<br />

Nel settore riguardante gli utilizzi viene annotato 10 sfruttamento<br />

attuale <strong>de</strong>l terreno, ossia Ie attivita di qualsiasi tipo cui e <strong>de</strong>stinato il patri-<br />

monio terrazzato. Vengono annotati gli utilizzi anterior!, sempre che sia-<br />

no riconoscibili. Si fa inoltre riferimento alia presenza di attivita di svago<br />

ed escursionismo.<br />

Per quanta riguarda gli usi agricoli attuali, nel<strong>la</strong> presente scheda biso-<br />

gna riportare Ie coltivazioni che si trovano nell'area in questione. I tipi di<br />

coltivazione osservati vengono raggruppati nelle categorie di terreno irri-<br />

. gabile e non irrigabile.<br />

DATI COSTRUTTIVI E 01 CONSERVAZIONE<br />

DEL PATRIMONIO TERRAZZATO<br />

In primo luogo viene indicata <strong>la</strong> superficie terrazzata <strong>de</strong>ll' area in km 2 e<br />

I'informazione viene completata con i dati <strong>de</strong>llo stato di conservazione<br />

cartografati durante il<strong>la</strong>voro sui territorio e che vengono espressi in per-<br />

centuale in riferimento aile condizioni di buono stato, cattivo stato 0 dis-<br />

truzione.<br />

Per quanta riguarda <strong>la</strong> maggior parte <strong>de</strong>gli aspetti costruttivi, si pre-<br />

senta <strong>la</strong> difficolta di stabilire <strong>una</strong> terminologia che possa essere utilizzata in<br />

territori linguistici e culturali diversi. Da <strong>una</strong> parte, esistono difficolta attri-<br />

buibili aile differenze idiomatiche tra i paesi che presentano questa patri-<br />

monio, cui si aggiungono Ie varieta dialettali per <strong>de</strong>nominare elementi pro-<br />

pri <strong>de</strong>lia pietra a secco. D'altra parte, e nonostante questa ricchezza lingui-<br />

stica, molti elementi non presentano un termine proprio 0 non se ne cono-<br />

sce I'esistenza. Per affrontare tale situazione e stato <strong>de</strong>ciso di adottare ter-<br />

mini generici che <strong>de</strong>scrivano al meglio I'elemento patrimoniale, completan-<br />

doli poi con Ie accezioni dialettali che faranno parte di un glossario. Questo<br />

vocabo<strong>la</strong>rio di terminologia e di aspetti costruttivi rimane aperto a futuri<br />

<strong>la</strong>vori di catalogazione che potranno arricchirlo con nuovi contributi.<br />

La distribuzione <strong>de</strong>lle terrazze nello spazio non e assolutamente casuale.<br />

Ma e il frutto di interre<strong>la</strong>zioni tra Ie caratteristiche fisiche di un territorio<br />

(pen<strong>de</strong>nza, litologia, morfologia, idrologia) e i fattori <strong>de</strong>rivanti dalle azio-<br />

ni umane. Tra queste ultime sono da menzionare il dissodamento <strong>de</strong>lia<br />

terra e <strong>la</strong> sua preparazione, come pure Ie applicazioni tecniche e <strong>la</strong> tradi-<br />

zione costruttiva.<br />

Le distribuzioni osservate sono state <strong>de</strong>finite seguendo mo<strong>de</strong>lli di<br />

approssimazione secondo un certo ordine geometrico. Sebbene esista-<br />

no esempi di c1assificazione di mo<strong>de</strong>lli di terrazze nel<strong>la</strong> bibliografia sia<br />

c<strong>la</strong>ssica che attuale, <strong>la</strong> terminologia adottata <strong>de</strong>riva dall'esperienza<br />

acquisita durante il<strong>la</strong>voro in loco effettuato da tutti i gruppi partecipanti<br />

e parte da <strong>una</strong> prima differenziazione tra gli spazi pili complessi e quel-<br />

Ii pili semplici.<br />

Le disposizioni pili evolute <strong>de</strong>lia spazio terrazzato sono caratterizza-<br />

te da muri di contenimento disposti paralle<strong>la</strong>mente, <strong>la</strong> cui lunghezza e di<br />

solito consi<strong>de</strong>revole e I'accesso tra Ie terrazze presenta strutture in pietra<br />

integrate nei muri. Tra queste tipologie pili complesse si possono diffe-<br />

renziare Ie seguenti:<br />

Paralie<strong>la</strong> continua: i muri sono disposti in ordine allineato paralle<strong>la</strong>-<br />

mente e si prolungano per tutta <strong>la</strong> lunghezza <strong>de</strong>l campo terrazzato, in<br />

modo continuo 0 eventualmente con piccole interruzioni. Tale disposizio-<br />

ne pua presentare diverse varianti a seconda <strong>de</strong>lia morfologia <strong>de</strong>l terreno<br />

e <strong>de</strong>l grado di artificiosita <strong>de</strong>i campi terrazzati. Vale a dire, i muri sono<br />

sinuosi 0 curvilinei nel caso in cui il terreno scosceso presenti dorsali 0<br />

avval<strong>la</strong>menti, diritti se i versanti sono invece meno artico<strong>la</strong>ti 0 nei casi in<br />

cui il grado di artificiosita sia molto elevato.<br />

In partico<strong>la</strong>re, all'interno <strong>de</strong>lle disposizioni parallele continue si diffe-<br />

renzia <strong>la</strong> disposizione concentrica, in cui i muri vengono distribuiti<br />

seguendo linee maestre segnate secondo archi con raggio sempre infe-<br />

riore, tracciati a partire da un centro comune. Tale variante e collegata a<br />

certe morfologie <strong>de</strong>l terreno, come dorsali molto pronunciate e colline ter-<br />

razzate per intero, che condizionano <strong>la</strong> <strong>la</strong>ra partico<strong>la</strong>re situazione geome-<br />

trica. In casi eccezionali, <strong>la</strong> disposizione concentrica non e continua ma si<br />

presenta segmentata in alcune parti, in partico<strong>la</strong>re sui coni alluvionali.<br />

Paralie<strong>la</strong> a zigzag: i muri vengono disposti secondo un allineamen-<br />

to pili 0 meno parallelo e non vengono prolungati per tutta <strong>la</strong> lunghezza<br />

<strong>de</strong>l campo terrazzato. Le parti senza muri costituiscono <strong>la</strong> via di collega-<br />

mento tra Ie terrazze e disegnano un accesso a zigzag. Con questa siste-<br />

ma viene facilitato il collegamento senza dover creare strutture per passa-<br />

re sopra Ie terrazze (scale, rampe, ecc.).

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