Patrimoni de marjades a la mediterrània occidental: una proposta ...
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Tutto il resto <strong>de</strong>l comprensorio, e cioe il settore compreso<br />
fra il Complesso di M, Veri, a Monterosso, e il Complesso<br />
di Canetolo, a Manaro<strong>la</strong>-S, Bernardino, e I'altro settore<br />
che da qui si esten<strong>de</strong> fino all'estremita orientale <strong>de</strong>lle<br />
Cinque Terre, sono interessati da terrazzamenti continui<br />
ubicati sugli affioramenti <strong>de</strong>l Macigno <strong>de</strong>lia Serie Toscana,<br />
sostenuti da muri a secco costruiti con conci di arenarie,<br />
conglomerati, siltiti e argilliti, che contengono materiali<br />
argillosi a forte componente sabbiosa,<br />
Le componenti siltosa e argillosa <strong>de</strong>lle arenarie massicce<br />
e <strong>de</strong>lle arenarie zonate <strong>de</strong>l Macigno hanno dato luogo<br />
ad estese coperture di materiali eluviali e colluviali, a fal<strong>de</strong><br />
<strong>de</strong>tritiche di versante ed anche a corpi di frana, che sono<br />
state rimosse e sistemate a terrazze, Ie quali in questa zona<br />
ricoprono i versanti dal<strong>la</strong> linea di battigia fino a 500 m di<br />
quota, ed anche oltre, dando luogo agli esempi piu spettaco<strong>la</strong>ri<br />
<strong>de</strong>l paesaggio terrazzato <strong>de</strong>ll'intero comprensorio<br />
(Fig,167),<br />
APPLICAZIONE DELLA METODOLOGIA<br />
NElLA ZONA PILOTA<br />
Sul<strong>la</strong> base di studi pregressi ed in corso sulle caratteristiche<br />
morfologiche e strutturali <strong>de</strong>i paesaggi rurali liguri si sono<br />
inizialmente individuate quattro grandi aree potenzialmente<br />
suscettibili di un'indagine piu approfondita: oltre aile<br />
Cinque Terre, <strong>la</strong> Val Fontanabuona, il Levante genovese<br />
nel<strong>la</strong> Liguria centro-orientale, e <strong>la</strong> media ed alta valle Arroscia<br />
nel<strong>la</strong> Liguria occi<strong>de</strong>ntale, A partire dall'esame <strong>de</strong>lia cartografia<br />
tecnica regionale in sca<strong>la</strong> di 1: 10,000, con I'ausilio<br />
di studio fotointepretativo preliminare ed attraverso I'effettuazione<br />
di alcuni sopralluoghi campione si e proceduto ad<br />
<strong>una</strong> prima individuazione, in ciasc<strong>una</strong> di queste macro-aree<br />
<strong>de</strong>lle zone terrazzate peculiari per estensione, posizione,<br />
sito, condizioni e caratteristiche <strong>de</strong>ll'ambiente fisico ed<br />
antropico,<br />
Anche in consi<strong>de</strong>razione <strong>de</strong>lle risorse e <strong>de</strong>l tempo<br />
disponibile previsti dal progetto PADER, sul<strong>la</strong> base <strong>de</strong>i risultati<br />
<strong>de</strong>lia sud<strong>de</strong>tta indagine preliminare, si e ritenuto<br />
opportuno focalizzare I'attenzione su un'unica area, Ie Cinque<br />
Terre, quale esempio piu significativo e spettaco<strong>la</strong>re <strong>de</strong>l<br />
patrimonio terrazzato <strong>de</strong>lia Liguria,<br />
Nell'ambito <strong>de</strong>l territorio <strong>de</strong>lle Cinque Terre si sono studiati<br />
i comuni di Vernazza e di Riomaggiore, estesi su <strong>una</strong><br />
superficie complessiva di 22,71 km 2 , sul<strong>la</strong> quale si e svolto<br />
dapprima uno studio fotointerpretativo su fotografie aeree<br />
in sca<strong>la</strong> pari a circa 1:13,000 <strong>de</strong>lia Regione Liguria, riprese<br />
in periodi diversi (1973, 1984 e 1996), cui e seguito un rilevamento<br />
sui terreno in sca<strong>la</strong> 15,000,<br />
II primo studio ha consentito di giungere ad <strong>una</strong> <strong>de</strong>limitazione<br />
di massima <strong>de</strong>lle aree terrazzate (produttive e non),<br />
dal<strong>la</strong> quale rimanevano escluse quelle abbandonate da piu<br />
<strong>de</strong>cenni, oramai ricoperte da formazioni boschive, che ne<br />
impedivano il riconoscimento,<br />
I rilevamenti diretti sono stati condotti da 3 unita, composte<br />
da 2/3 ricercatori con competenze geografiche, geologico-geomorfologiche<br />
e botaniche, che hanno operato<br />
separatamente applicando Ie legen<strong>de</strong> messe a punta con i<br />
partners europei,<br />
L'analisi <strong>de</strong>i tematismi (tipologia costruttiva, usa agrico-<br />
10 attuale 0 passato, stato di consevazione, fisionomia<br />
vegetale, interesse botanico, stato di utilizzo) rilevati sui<br />
terreno ha permesso di individuare <strong>de</strong>i settori con spiccata<br />
omogeneita e <strong>de</strong>lle "enc<strong>la</strong>ves" contraddistinte da caratteristiche<br />
tali da farne <strong>de</strong>gli ambiti privilegiati suscettibili di<br />
protezione e/o di valorizzazione, quali per esempio Ie zone<br />
di Porciano e di Corniglia,<br />
Per far fronte al problema emerso nell'analisi fotointerpretativa,<br />
re<strong>la</strong>tivo all'individuazione <strong>de</strong>lle aree terrazzate<br />
oggi irriconoscibili a causa di <strong>una</strong> fitta copertura arborea,<br />
poiche Ie indagini dirette sui terreno non hanno comunque<br />
consentito di individuare e cartografare, con sufficiente<br />
precisione, tali porzioni di territorio, in alcuni casi oggi inaccessibili,<br />
si e proceduto all'acquisizione ed analisi <strong>de</strong>lle foto<br />
aree realizzate nel1937 dall'lstituto Geografico Militare Italiano<br />
(I.G,M.I.), Tali immagini costituiscono <strong>la</strong> documentazione<br />
fotografica aerea al contempo piu remota e piu completa<br />
<strong>de</strong>lle aree terrazzate, Inoltre, poiche in un sistema<br />
agricolo tradizionale (qua Ie era per I'appunto quello <strong>de</strong>lle<br />
Cinque Terre nel<strong>la</strong> prima meta <strong>de</strong>l secolo XX) esiste <strong>una</strong><br />
notevole inerzia nelle trasformazioni <strong>de</strong>lle attivita agrarie e<br />
<strong>de</strong>i conseguenti tratti <strong>de</strong>l paesaggio geografico, <strong>la</strong> massima<br />
estensione <strong>de</strong>i terrazzamenti coltivati potrebbe collocarsi in<br />
corrispon<strong>de</strong>nza <strong>de</strong>lia seconda meta <strong>de</strong>l secolo XIX, quando<br />
<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione era in crescita (e si sa che esiste <strong>una</strong> corre<strong>la</strong>zione<br />
diretta tra consistenza <strong>de</strong>mografica ed estensione<br />
<strong>de</strong>lle aree messe a coltura) e non ancora pienamente attivo<br />
il comprensorio industriale spezzino, Poiche si pUG pure<br />
ritenere che il tempo necessario al bosco per ricoprire queste<br />
aree in modo tale da ren<strong>de</strong>rle <strong>de</strong>l tutto indistinguibili al<br />
fotointerpretatore, sia di circa 20/30 anni, si pUG fondatamente<br />
ritenere che <strong>la</strong> restituzione stereoscopica <strong>de</strong>lle foto<br />
aeree <strong>de</strong>l 1937 consenta di <strong>de</strong>limitare con sufficiente esattezza<br />
I'estensione massima <strong>de</strong>lle stesse in epoca contemporanea,<br />
Per quanta attiene 10 stato di conservazione <strong>de</strong>i muretti,<br />
I'individuazione di aree omogenee secondo Ie categorie:<br />
in buono stato, in cattivo stato e distrutto, e avvenuta in<br />
base a congiunti criteri di prevalenza quantitativa e quali-