Patrimoni de marjades a la mediterrània occidental: una proposta ...

173. L'immagine ripresa nel 1986 mostra, In aspetto invernale, Ie terrazze
utilizzate per i vigneti sui versante a levante dl Volastra.
174. Stessa panoramica delia foto 173, ripresa nel 2000, che mostra il
versante in veste estiva, occupato da chiazze di macchia mediterranea e
di pineta, insediatesi rapidamente nelle aree abbandonate.
Le diverse tipologie riguardanti il grado di lavorazione del-
Ia pietra a secco sono rappresentate dai seguenti esempi:
muri in blocchi poliedrici di arenaria massiccia e zonata;
muri in prevalenti scaglie argilloscistose non lavorate; muri
in ciottoli torrentizi, rari, poligenici costituiti da calcari, arenarie,
ofioliti; muri in conci di arenarie tenere poco lavorate;
muri in blocchi di calcare compatto ed arenaria massiccia
lavorati 0 molto lavorati (Fig. 175) e talora in spezzoni
tabulari di arenarie zonate (TERRANOVA, R., 1994).
I perimetri dei conci utilizzati sono spesso irregolari,
talora subrettangolari (calcari compatti e arenarie massicce),
0 semipoligonali, 0 poligonali, 0 rettangolari piatte nel-
Ie lastre calcareo-marnose.
La maggior parte dei muri non presenta coronamento
ben definito; qualche volta e di tipo laminare, altrove e
costituito da lastre di marna calcarea ed utilizzato come
sentiero. Talora il muro e coronato con siepi morte aventi la
funzione di proteggere Ie viti dai venti, condotte a pergola
a modesta altezza dal suolo.
Molto spesso compaiono dei muri di spina, cioe disposti
perpendicolarmente ai muri di sostegno delle terrazze, dovuti
a variazioni improvvise delia morfologia, 0 a cambi di proprieta,
0 alia necessita di mantenere un certo parallelismo fra
Ie terrazze, 0 per proteggere Ie colture dal vento; nella zona
di Volastra detti muri trasversali sono frequentissimi.
Gli accessi nelle aree terrazzate sono oggi essenzialmente
di tre tipi: Ie strade di recente costruzione, che collegano i
cinque paesi costieri e quelli posti in alto sui versanti vallivi;
Ie monorotaie (monorack) a cremagliera che si sviluppano
lungo i versanti trasversalmente, talora ortogonalmente,
aile terrazze, costruiti negli ultimi trenta anni; Ie vie pedonali,
costruite fin dai tempi piu antichi, Ie sole che interessana
direttamente il tema delle costruzioni in pietra a secco,
e che possono essere c1assificate secondo una gerarchia
per dimensioni, per la lara ubicazione e per I'importanza
dei lara usi (EllA, P.; ROSSI, A., 1984; TERRANOVA, R.,
1989; ROLLANDO, A., 1994).
Vi sono grandi percorsi pedonali, quasi sempre con scalinate
in blocchi di pietra a secco (arenaria nel dominio del
Macigno; marne calcaree nel dominio del Complesso di
Canetolo; calcari nei domini delle Argille con calcari e nel
Complesso di M. Veri), spesso ubicati sulla sommita delle
dorsali divisorie fra Ie varie vallecole che scendono al mare,
altrove disposte obliquamente sui versanti terrazzati, sostenute
spesso da muri di sostegno anche poderosi specie sui
lato valle (Fig. 176).
Essicollegano vaste aree terrazzate, che un tempo erano
sede di grandi attivita agricole, ai principali paesi costieri,
aile borgate a mezza costa, ai centri dei santuari, aile
case sparse, e servivano soprattutto un tempo ai contadini
per raggiungere Ie proprieta e per i trasporti degli attrezzi,
dei concimi, delle uve e delle olive raccolte.
Vi sono sentieri minori, spesso ubicati sulla sommita dei
muri a secco, 0 ai piedi di muri di sostegno di terrazze, che
passano da una proprieta all'altra, a volte costituiscono delle
scorciatoie rispetto ai grandi percorsi sopra menzionati.
I collegamenti di servizio fra una terrazza e quelle
soprastanti e sottostanti sono stati realizzati mediante
scale in pietra a secco, costituite da blocchi di arena ria 0