Patrimoni de marjades a la mediterrània occidental: una proposta ...
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tativa di situazioni di dissesto e/o di danneggiamento aile<br />
strutture murarie.<br />
Per quanta riguarda <strong>la</strong> tipologia vegetale, come si e gia<br />
<strong>de</strong>tto, in conseguenza <strong>de</strong>l diffuso state di abbandono presente<br />
nell'area e di favorevoli condizioni c1imatiche, <strong>la</strong><br />
vegetazione spontanea ten<strong>de</strong> a ricolonizzare piuttosto<br />
rapidamente quest'ambiente artificiale, con formazioni<br />
prevalentemente arbustive ed arboree, piu 0 meno simili a<br />
quelle <strong>de</strong>lia serie dinamica naturale. Tuttavia, si e ritenuto<br />
di dover tenere conto, ed evi<strong>de</strong>nziare opport<strong>una</strong>mente in<br />
se<strong>de</strong> di cartografazione sia <strong>de</strong>lia copertura vegetale sia <strong>de</strong>l-<br />
I'interesse botanico, che anche gli aspetti di vegetazione<br />
spontanea che vanno diffon<strong>de</strong>ndosi in seguito all'abbandono<br />
colturale, per quanta affini a quelle naturali, si sviluppano<br />
in ambiente profondamente modificato dall'azione<br />
antropica.<br />
Inoltre si e ritenuto opportuno dar conto <strong>de</strong>l fatto che<br />
utilizzando <strong>de</strong>i parametri basati sui numero di specie e di<br />
fitocenosi rare 0 en<strong>de</strong>miche, I'interesse botanico <strong>de</strong>lia flora e<br />
<strong>de</strong>lia vegetazione <strong>de</strong>ll'area studiata risulta medio-basso. Cia,<br />
tuttavia, pua essere dovuto ad <strong>una</strong> conoscenza ancora<br />
incompleta <strong>de</strong>lia flora e vegetazione <strong>de</strong>lia Liguria di levante,<br />
oltre che al partico<strong>la</strong>re ambiente antropizzato consi<strong>de</strong>rato.<br />
Volendo differenziare il territorio da questa punto di vista e<br />
tra<strong>la</strong>sciando I'importanza che rivestono nel<strong>la</strong> difesa <strong>de</strong>l suo-<br />
10 0 come stadi piu 0 meno prossimi all'equilibrio, sembra<br />
ragionevole attribuire i valori di minor interesse aile formazioni<br />
arboree, soprattutto a dominanza di pine marittimo.<br />
I problemi piu consistenti da un punta di vista metodologico<br />
per quanta attiene <strong>la</strong> cartografazione di aree omogenee<br />
dal punta di vista <strong>de</strong>lle colture praticate sulle terrazze<br />
hanno riguardato Ie aree da tempo non piu produttive. In<br />
questi casi, invero non infrequenti data I'estensione <strong>de</strong>lle<br />
aree c1assificatecome non produttive, si e dovuto ricorrere<br />
ad informazioni indiziarie, quali ad esempio <strong>la</strong> presenza di<br />
vitigni 0 di alberi d'olivo inselvatichiti e, <strong>la</strong> dove possibile, alia<br />
documentazione iconografica e storico-bibliografica esistente<br />
e aile gia citate riprese aeree <strong>de</strong>l 1937 <strong>de</strong>ll'l.G.M.I. Purtroppo<br />
nelle porzioni di territorio da piu lunge tempo interessate<br />
dall'esodo rurale e dall'abbandono agricolo per 10 piu<br />
si e dovuto fare ricorso alia generica categoria <strong>de</strong>lle aree dal<strong>la</strong><br />
<strong>de</strong>stinazione agrico<strong>la</strong> oggi "irriconoscibile". Tuttavia, proprio<br />
per Ie sue <strong>de</strong>terminanti, anche questa "dato" ha un<br />
valore "informativo" non irrilevante, testimoniando I'ormai<br />
avanzato state di <strong>de</strong>grado, di dimensioni tali da comprometterne<br />
sovente qualsiasi possibilita di recupero.<br />
Infine, per quanta concerne Ie tipologie colturali presenti<br />
nell'area si <strong>de</strong>ve annotare <strong>la</strong> diffusa presenza in prossimita<br />
<strong>de</strong>i centri, <strong>de</strong>i nuclei e <strong>de</strong>lle case sparse abitate, di<br />
piccoli orti <strong>la</strong> cui superficie minima sfugge pera alia rappresentazione<br />
cartografica.<br />
Nel territorio <strong>de</strong>i due comuni consi<strong>de</strong>rati i terrazzamenti<br />
coprono un'area sostanzialmente omogenea e non<br />
differenziabile sul<strong>la</strong> base <strong>de</strong>i criteri specifici adottati nel<strong>la</strong><br />
presente indagine. Di conseguenza <strong>la</strong> suddivisione in aree<br />
e stata fatta unicamente sul<strong>la</strong> base <strong>de</strong>lia distinzione amministrativa,<br />
individuando in tal modo due aree corrispon<strong>de</strong>nti<br />
ai Comuni di Riomaggiore e Vernazza.<br />
Pur in tale sostanziale omogeneita si sono tuttavia rilevate<br />
alcune differenziazioni e partico<strong>la</strong>rita, re<strong>la</strong>tive alia<br />
geometria <strong>de</strong>lle terrazze, aile modalita <strong>de</strong>lle strutture murarie,<br />
<strong>de</strong>i tipi di materiali litici utilizzati e <strong>de</strong>lle caratteristiche<br />
morfologiche <strong>de</strong>l paramento murario, aile tipologie <strong>de</strong>gli<br />
accessi ai coltivi (scale di vario tipo, sentieri e mu<strong>la</strong>ttiere,<br />
talora rampe) ed infine alia presenza di alcune specificita<br />
locali quali ad esempio costruzioni di muri di spina in pietra<br />
a secco ed in elevazione aventi <strong>la</strong> funzione di proteggere<br />
Ie colture agrumarie dai venti. Tali partico<strong>la</strong>rita, talora<br />
raggruppate in piccole aree, come nel caso <strong>de</strong>lia valleco<strong>la</strong><br />
<strong>de</strong>l Rio Canaletto, immediatamente ad occi<strong>de</strong>nte di Corniglia<br />
(nel comune di Vernazza), hanno consentito di individuare<br />
alcuni settori sui quali si e concentrato 10 studio <strong>de</strong>gli<br />
aspetti sopra richiamati e di alcune aree di partico<strong>la</strong>re interesse<br />
che potrebbero essere suscettibili d'interventi di tute<strong>la</strong><br />
e di valorizzazione.<br />
Le c1assificazioni e Ie catalogazioni <strong>de</strong>l patrimonio terrazzato,<br />
otten ute a seguito <strong>de</strong>i rilevamenti diretti sui terreno,<br />
<strong>de</strong>lle analisi cartografiche, <strong>de</strong>lia fotointerpretazione e di<br />
ricerche bibliografiche hanno condotto alia redazione di<br />
grafici e carte di sintesi in formato GIS (Geographic Information<br />
System).<br />
Per <strong>la</strong> realizzazione di tale GIS si e utilizzata come cartografia<br />
di base:<br />
- <strong>la</strong> Carta Tecnica Regionale in sca<strong>la</strong> 1: 10.000, in formato<br />
CIT raster BIN 400 dpi, georeferenziata in ambiente<br />
Intergraph, costruita in base al sistema di proiezione<br />
Gauss Boaga tra il 1977 ed il 2000 per riduzione fotomeccanica<br />
dal<strong>la</strong> cartografia alia sca<strong>la</strong> 1:5.000;<br />
- <strong>la</strong> carta Regionale in sca<strong>la</strong> 1/25.000, in formato DGN<br />
vettoriale Intergraph, costruita nel 1995 in base al sistema<br />
di proiezione Gauss Boaga come digitalizzazione<br />
<strong>de</strong>lia Carta Tecnica Regionale in sca<strong>la</strong> 1: 10.000 e <strong>de</strong>lia<br />
carta regionale 1:25.000.<br />
Come software si e viceversa utilizzato per gli aspetti<br />
CAD: Bentley Microstation 95, per <strong>la</strong> realizzazione <strong>de</strong>l GIS:<br />
Bentley Geographies e come database il programma<br />
Access.<br />
Per <strong>la</strong> costruzione <strong>de</strong>l GIS si e proceduto innnanzitutto<br />
alia vettorializzazione, mediante I'impiego <strong>de</strong>l CAD Microstation<br />
95, <strong>de</strong>i tematismi rilevati in campagna in sca<strong>la</strong><br />
1: 10.000, utilizzando come sfondo <strong>la</strong> Carta Tecnica Regionale<br />
in sca<strong>la</strong> 1: 10.000 in formato raster opport<strong>una</strong>mente