12.07.2013 Views

Patrimoni de marjades a la mediterrània occidental: una proposta ...

Patrimoni de marjades a la mediterrània occidental: una proposta ...

Patrimoni de marjades a la mediterrània occidental: una proposta ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

PATRIMONIO DI TERRAZZE NEL MEDITERRANEO OCCIDENTALE<br />

gran parte <strong>de</strong>i piccoli borghi <strong>de</strong>lia Riviera di Levante (e con<br />

I'eccezione di Corniglia, sorta su un terrazzo costiero ad<br />

<strong>una</strong> altezza di 90 m) anche qui gli abitati, per carenza di<br />

spazio si svilupparono in altezza, ad<strong>de</strong>nsandosi aile foci di<br />

torrentelli dal<strong>la</strong> cui sistemazione si ricavarono piccoli scali.<br />

Nel caso di Vernazza, il porto piu importante e sicuro, il torrente<br />

venne invece <strong>de</strong>viato per impedire I'interrimento <strong>de</strong>l<br />

bacino portuale.<br />

Man mana che <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione cresceva Ie case risalivano<br />

<strong>la</strong> valle e i fianchi collinari al di fuori <strong>de</strong>lle antiche cinte<br />

murarie costruite lungo i secoli per difen<strong>de</strong>re gli abitanti<br />

dalle incursioni dal mare. La re<strong>la</strong>tiva agiatezza <strong>de</strong>lia popo<strong>la</strong>zione<br />

si riflette ancora oggi nell'architettura nobile di<br />

alcuni edifici e nell'abbondanza di chiese e oratori ma<br />

anche nel<strong>la</strong> consistenza <strong>de</strong>lle piccole flottiglie che facevano<br />

capo a "padroni" <strong>de</strong>i quattro borghi costieri. AII'interno<br />

invece, i nuclei abitati che a volte erano piu antichi di quel-<br />

Ii costieri, mantennero sempre <strong>una</strong> connotazione rurale<br />

non solo nelle funzioni ma anche nell'architettura.<br />

Stra<strong>de</strong> e Santuari nelle Cinque Terre, come si vedra, sono<br />

strettamente collegati. Per effettuare i primi scambi commerciali<br />

tra costa e entroterra venivano infatti utilizzati<br />

percorsi che risalivano Ie strette vallecole <strong>de</strong>l versante<br />

costiero per raggiungere 10 spartiacque scen<strong>de</strong>ndo poi<br />

verso <strong>la</strong> Via Aurelia e verso La Spezia. Lungo questi percorsi,<br />

sui versante marittimo, erano ubicati antichissimi<br />

santuari di cui alcuni ancora oggi riflettono nel<strong>la</strong> struttura<br />

<strong>la</strong> primitiva funzione di ospizi per i viandanti (Ia<br />

Madonna di Soviore sopra Monterosso, <strong>la</strong> Madonna <strong>de</strong>lia<br />

Salute di Vo<strong>la</strong>stra) mentre altri, situati su antichi luoghi di<br />

culto (Ia Madonna di Reggio sopra Vernazza) sono nati e<br />

si sono sviluppati in base aile esigenze <strong>de</strong>lia popo<strong>la</strong>zione<br />

locale (Montenegro aile spalle di Riomaggiore e S. Bernardino<br />

sopra Corniglia). Questi santuari erano raccordati<br />

tra loro da un percorso longitudinale alia costa (Ia "Strada<br />

<strong>de</strong>i Santuari") ad un'altitudine di circa 400 m che era<br />

I'unica via terrestre che traversasse longitudinalmente <strong>la</strong><br />

costiera <strong>de</strong>lle Cinque Terre. I collegamenti tra i centri<br />

costieri infatti, avvenivano prevalentemente per via di<br />

mare mentre <strong>una</strong> miria<strong>de</strong> di gradinate, di sentieri e di<br />

mu<strong>la</strong>ttiere collegava <strong>la</strong> costa con gli appezzamenti agricoli<br />

e con Ie case <strong>de</strong>ll'entroterra. Solo nel secolo XIX <strong>la</strong><br />

costruzione <strong>de</strong>lia ferrovia litoranea ruppe I'iso<strong>la</strong>mento<br />

millenario <strong>de</strong>lle Cinque Terre, ma bisognera aspettare <strong>la</strong><br />

meta di quello successivo perche si realizzassero Ie prime<br />

rotabili, da Portovenere a Manaro<strong>la</strong> con uno svincolo per<br />

Vo<strong>la</strong>stra e, da Levanto a Monterosso. Si trattava <strong>de</strong>i due<br />

primi tronconi di quel<strong>la</strong> che avrebbe dovuto essere <strong>la</strong> litoranea<br />

tra Sestri Levante e <strong>la</strong> Spezia che, per ragioni paesaggistiche<br />

fu interrotta e sostituita di recente da un'altra<br />

rotabile, che ricalcava proprio I'antica "Strada <strong>de</strong>i Santuari"<br />

di cui prese anche il nome. Da qui partono poi assi di<br />

collegamento con i borghi costieri (Vernazza in primo luogo).<br />

Ancora oggi pero, anche se in condizioni di intenso<br />

<strong>de</strong>grado, sussiste <strong>la</strong> trama <strong>de</strong>i sentieri, <strong>de</strong>lle mu<strong>la</strong>ttiere e<br />

<strong>de</strong>lle gradinate che collega gli abitati tra loro e con i<br />

po<strong>de</strong>ri ed e ancora I'unico mezzo per entrare nel cuore<br />

<strong>de</strong>lle Cinque Terre.<br />

Non si conoscono Ie tappe <strong>de</strong>lia progressiva sistemazione a<br />

scopo agricolo <strong>de</strong>i ripidi versanti <strong>de</strong>lle Cinque Terre ma certamente<br />

un periodo di intenso dissodamento corrispon<strong>de</strong><br />

ai secoli XII e XIII quando, con I'allentarsi <strong>de</strong>l sistema economico<br />

feudale, si costitul <strong>una</strong> c1assedi piccolissimi proprietari<br />

che <strong>la</strong>voravano direttamente <strong>la</strong> loro terra.<br />

Probabilmente Ie prime forme di viticoltura approfittarono<br />

<strong>de</strong>i pochi spazi pianeggianti liberati dal<strong>la</strong> vegetazione 0 di<br />

accumuli di terra tra Ie rocce nei quali venivano piantati i polloni<br />

<strong>de</strong>lle viti. II diboscamento e I'acclivita <strong>de</strong>i versanti esponevano<br />

pero il terreno ad <strong>una</strong> continua erosione: si costruirono<br />

cosl piccoli muri di contenimento <strong>de</strong>lle prime terrazze.<br />

Erano terrazze anomale rispetto a quelle di altri versanti,<br />

anche molto ripidi, <strong>de</strong>lia Liguria proprio per <strong>la</strong> <strong>la</strong>ra frequenza<br />

e per Ie ridotte dimensioni tanto che gli osservatori dal<br />

mare avevano I'impressione di trovarsi di fronte non a <strong>una</strong><br />

montagna ma "a un vivo sasso" mentre Ie vigne erano paragonate<br />

ad e<strong>de</strong>ra "abbarbicata a un muro" (F<strong>la</strong>vio Biondo da<br />

Forll, XV sec.) Gli uomini per <strong>la</strong> ven<strong>de</strong>mmia erano costretti a<br />

ca<strong>la</strong>rsi "dalle rupi, ligati nel mezzo per <strong>una</strong> corda" (Agostino<br />

Giustiniani, XVI sec.), ma il prodotto <strong>de</strong>lia ven<strong>de</strong>mmia era<br />

cos) pregiato da indurre <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione ad ampliare a poco a<br />

poco con un <strong>la</strong>voro durissimo Ie aree terrazzate.<br />

Da un unico vitigno, il Roccese, mediante partico<strong>la</strong>ri<br />

tecniche si produceva un vino secco e corposo <strong>de</strong>tto appunto<br />

Roccese0 Razzeseed un passito che veniva chiamato Vernaccia.<br />

Ancora nel XVIII e fino alia fine di quello successivo si<br />

abbatte il bosco per costruire muretti e fasce. Per costruire i<br />

muretti ci si serviva <strong>de</strong>lia roccia locale che veniva frantumata<br />

in pietre di dimensioni diverse, ogn<strong>una</strong> <strong>de</strong>lle quali aveva pero<br />

<strong>una</strong> sua specifica utilizzazione. Cera poi il <strong>la</strong>voro di mantenimento,<br />

reso ancora piu faticoso dal fatto che non esistevano<br />

stra<strong>de</strong>, ne mu<strong>la</strong>ttiere, ma solo ripi<strong>de</strong> scale spesso formate<br />

dalle stesse pietre <strong>de</strong>i muretti sistemate a sbalzo, mentre<br />

<strong>de</strong>l trasporto <strong>de</strong>ll'uva si incaricavano uomini e donne<br />

mediante gerle 0 con ceste sistemate sul<strong>la</strong> testa.<br />

Era un <strong>la</strong>voro pesantissimo che, con il progressivo<br />

impegno <strong>de</strong>ll'elemento maschile nelle industrie <strong>de</strong>lia vicina<br />

area spezzina (siamo oramai alia fine <strong>de</strong>l XIX secolo), veniva<br />

a gravare prevalentemente sulle donne. A poco a poco<br />

il processo di espansione <strong>de</strong>ll'area vitata rallento fino a interrompersi<br />

e si innesco il lento <strong>de</strong>grado <strong>de</strong>l comprensorio.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!