UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA - Robotica
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Il circuito realizzato è schematizzato in figura 3.15, in una rappresentazione<br />
che privilegia l’identificazione corretta dei pin di input e di output, una sorta di<br />
schematizzazione di alto livello, ovvero uno schema di montaggio, mentre in<br />
figura 3.16 si ha uno schema di livello più basso.<br />
Il circuito si avvale di 4 amplificatori operazionali utilizzati come<br />
inseguitori di tensione, ciascuno dei quali riceve in ingresso uno dei segnali<br />
provenienti dalla scheda National Instruments, in modo da isolare la scheda dai<br />
carichi presenti a valle dei buffer. Gli inseguitori di tensione provvedono, inoltre,<br />
a fornire la potenza necessaria a tali carichi.<br />
L’adeguato livello di tensione da fornire al laser è garantito da un<br />
interruttore REED comandato in tensione, il cui segnale di controllo proviene<br />
dalla scheda National passando per i buffer. Tale interruttore consente o meno il<br />
passaggio di corrente verso il carico ad una tensione adatta al dispositivo. Il<br />
REED è stato utilizzato in quanto può fornire correnti elevate, provenienti<br />
dall’alimentazione, pur essendo comandato a tensioni in standard TTL ed a bassa<br />
potenza. Per quanto riguarda l’azionamento dell’elettrovalvola, il REED è una<br />
soluzione inaccettabile: esso si è rivelato fonte di disturbi enormi, che si sono<br />
manifestati con bruschi movimenti del robot. Evidentemente veniva disturbata il<br />
treno di impulsi che controlla i servo. Per ovviare a questo inconveniente si è<br />
preferito sfruttare un MOSFET di potenza, utilizzato come interruttore<br />
sull’alimentazione della valvola.<br />
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