UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA - Robotica
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3.10 Stima dei ritardi<br />
Come illustrato al paragrafo 3.10, non è possibile sparare con precisione se<br />
non si tiene conto di due importanti parametri: il ritardo di attivazione<br />
dell’elettrovalvola e il tempo di volo del proiettile. Per stimare i due valori è stato<br />
predisposto un apposito sistema hardware-software costituito da un sensore di urto<br />
e da un circuito elettronico di interfaccia tra questo e la scheda NI PCI-6025E. Il<br />
software è invece un programma eseguito sotto HARTIK che gestisce<br />
l’attivazione della valvola e il conteggio del tempo da parte dei timer messi a<br />
disposizione dalla scheda della National.<br />
Durante i primi test che sono stati affrontati per stimare le variabili in gioco,<br />
si è riscontrato che il tempo di volo, a parità di distanza, variava fino al 20-30% a<br />
seconda che il compressore si fosse appena caricato, quindi ci si trovasse in<br />
condizioni di massima pressione, oppure nel caso in cui fossero già stati sparati<br />
diversi colpi, con una conseguente perdita di pressione. Per ovviare a questo<br />
inconveniente si è pensato di effettuare tutte le prove con il compressore alla<br />
massima pressione. Per fare ciò, ad ogni colpo sparato, dopo aver registrato i dati<br />
necessari, il software comanda la valvola perchè rimanga aperta fino a portare la<br />
pressione del compressore al livello di ricarica. In questo modo è possibile<br />
registrare dei dati sul delay-time e sul fly-time coerenti tra loro, poichè rilevati in<br />
condizioni uniformi. Questo, comunque, è vero solo in parte, poichè si suppone<br />
che il compressore non rispetti una soglia molto precisa per terminare la ricarica,<br />
quindi è possibile che ci siano lievi differenze di pressione fra uno sparo e l'altro.<br />
In più, si è notato che, effettuando cicli di carica e sparo molto serrati, il<br />
compressore tende a surriscaldarsi, con la conseguenza che il fenomeno appena<br />
citato si accentua notevolmente. Per evitare l'eccessivo riscaldamento del<br />
compressore e la perdita di precisione nella ricarica si è dovuto aumentare la<br />
distanza temporale tra uno sparo e l'altro, introducendo anche delle pause<br />
relativamente lunghe per permettere il raffreddamento del dispositivo. Tutti questi<br />
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