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hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net

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"guerriglia digitale", c'è una profonda differenza tra l'infowar (guerra<br />

dell'informazione) e le netwars (guerre su internet), fra le netwars e <strong>la</strong><br />

cyberwar (guerra cibernetica). Vediamo perché.<br />

L'infowar è una guerra di parole, una guerra combattuta a colpi di<br />

propaganda. L'infowar si ha quando gli attivisti politici oltre che ad<br />

usare strumenti tradizionali di comunicazione (vo<strong>la</strong>ntini, affissioni,<br />

annunci sui giornali), si armano di computers e cominciano a usare <strong>la</strong> <strong>rete</strong><br />

come mezzo per comunicare le proprie ragioni a un'audience globale,<br />

sfruttando le peculiarità di un mezzo potenzialmente accessibile a tutti da<br />

ogni dove.<br />

La <strong>rete</strong> viene usata anche come mezzo per realizzare massicce azioni di<br />

protesta e di disobbedienza civile. È in questo passaggio che i computer e<br />

<strong>la</strong> <strong>rete</strong> Internet diventano strumento e teatro del<strong>la</strong> contestazione, lo<br />

spazio dove <strong>la</strong> protesta, il rifiuto, <strong>la</strong> critica, espresse collettivamente,<br />

prendono forma e dalle parole si passa ai fatti. È <strong>la</strong> netwar.<br />

Le infowars e le netwars sono pratiche di conflitto tipiche<br />

dell'<strong>hacktivism</strong>, le cyberguerre no.<br />

La cyberwar infatti si riferisce al<strong>la</strong> guerra cibernetica, cioè a una guerra<br />

che usa computer e reti di comunicazione come fossero armi. La cyberwar<br />

punta a smantel<strong>la</strong>re i sistemi di comando, controllo e comunicazione delle<br />

truppe avversarie in una maniera pianificata mettendo in campo ingenti<br />

risorse computazionali centralizzate. Quindi è, per antonomasia, guerra di<br />

eserciti e servizi segreti. Anche se questo non significa che gli attivisti<br />

politici non siano in grado di farvi ricorso in casi partico<strong>la</strong>ri.<br />

Le tecniche usate nei conflitti telematici sono spesso ibride e molteplici.<br />

Così come <strong>la</strong> protesta cibernetica si esprime in molti modi - le tecniche di<br />

interferenza e boicottaggio adottate nei vari contesti possono essere assai<br />

diverse fra di loro, ma spesso si distinguono per intensità, motivazioni e<br />

numero di partecipanti alle azioni - <strong>la</strong> stessa cyberwar può fare uso di<br />

tecniche di propaganda ben codificate e di apposite "leggi di guerra".<br />

Le tecniche di infowar sono un miscuglio di campagne di informazione e di<br />

strategie comunicative derivate dall'avanguardia artistica che mirano a<br />

mettere in cortocircuito l'informazione istituzionale sfruttando<br />

l'attitudine al sensazionalismo tipico dei media mainstream e prendendosi<br />

gioco delle veline d'agenzia e del modo di costruire le notizie.<br />

Le campagne d'informazione su Internet ad esempio, non sono altro che<br />

l'estensione digitale di forme di comunicazione tipiche dei movimenti<br />

politici di base, <strong>la</strong>ddove l'email sostituisce il vo<strong>la</strong>ntino, <strong>la</strong> petizione<br />

elettronica sotituisce il banchetto di firme all'angolo del<strong>la</strong> strada, il<br />

sito web i manifesti murali e i cartelloni.<br />

Il panico mediatico fa invece ricorso a notizie false per creare<br />

disorientamento, diffidenza e al<strong>la</strong>rme. È il caso dei finti virus o del<strong>la</strong><br />

'soffiata' re<strong>la</strong>tiva a una improbabile intrusione nei sistemi informatici<br />

protetti. Le netwars, invece, somigliano assai di più a forme pubbliche e<br />

collettive di azione diretta e puntano a creare disturbo e interferenza<br />

<strong>nelle</strong> attività di comunicazione dell'avversario. Sia esso una lobby<br />

politica o una azienda multinazionale, un governo locale o sovranazionale.<br />

In ogni caso si tratta di iniziative collettive e pubbliche di<br />

comunicazione radicale.<br />

Il fax-strike, il netstrike, il mass-mailing, sono le forme in cui in<br />

Italia, si è sovente artico<strong>la</strong>ta <strong>la</strong> protesta collettiva degli attivisti<br />

digitali. Seppure diversi, i defacements stessi - <strong>la</strong> sostituzione di una<br />

pagina web con un'altra o con un messaggio irridente e critico - somigliano

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