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hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net

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"antagonista" dei siti web e delle mailing lists è forse l'uscita delle<br />

<strong>rete</strong> dal monitor: in piazza al Parterre, il progetto Makaja, il Global<br />

Audio Project, ma soprattutto Indymedia Italia e lo stesso Media Center al<br />

G8 sono stati un esempio del<strong>la</strong> continuità del<strong>la</strong> produzione di informazioni<br />

dal virtuale al reale ovvero del<strong>la</strong> contaminazione del<strong>la</strong> <strong>rete</strong> verso gli<br />

altri media e un esempio del<strong>la</strong> convergenza digitale54. Vera protagonista<br />

delle "giornate di Genova". (Visto che sul<strong>la</strong> <strong>rete</strong> arrivavano messaggi dagli<br />

sms oppure dal<strong>la</strong> <strong>rete</strong> venivano spediti i fax di protesta e di denuncia ed<br />

era possibile inviare sul sito di indymedia addirittura <strong>la</strong> registrazione<br />

dei propri video amatoriali.)<br />

La copertura informativa degli eventi connessi al G8 era stata preparata<br />

per tempo dagli attivisti locali che come sempre in occasione dei<br />

controvertici hanno l'onere di predisporre le strutture logistiche e<br />

organizzative per l'accoglienza dei contestatori.<br />

Uno sparuto gruppo di hackers del nord, provenienti per lo più dal giro<br />

degli hack<strong>la</strong>b www.hack<strong>la</strong>b.it in un paio di giorni ha cab<strong>la</strong>to le scuole che<br />

dovevano ospitare il media center del Genova Social Forum. Circa 70 Pc, con<br />

sistema operativo Windows per i meno esperti e con Linux per quelli<br />

"navigati". Un traffico di decine di megabyte al giorno per servire<br />

centinaia di operatori del<strong>la</strong> comunicazione, inviati stampa e partecipanti<br />

al controvertice.<br />

E' cosi che a Genova è nato il Media Center, luogo di ritrovo e di raccolta<br />

per tutti gli operatori dell'informazione libera e indipendente.<br />

Dentro una scuo<strong>la</strong>, anch'essa oggetto dell'aggressione poliziesca, <strong>la</strong> Diaz-<br />

Pascoli, dove si erano insediati <strong>la</strong> redazione di Radiogap www.radiogap.net<br />

- esperimento di radio comunitaria diffusa via <strong>rete</strong> e via etere - il pool<br />

legale del Genoa Social Forum e <strong>la</strong> sua seg<strong>rete</strong>ria e i media attivisti di<br />

mezzo mondo.<br />

Ma è soprattutto il quartiere generale dei media attivisti dell'IMC. Il<br />

terzo piano era organizzato per aule tematiche: <strong>la</strong> sa<strong>la</strong> video, di webediting,<br />

del<strong>la</strong> web-radio, del<strong>la</strong> fotografia e dell'informazione off-line,<br />

quel<strong>la</strong> che le staffette portano dal<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> ai manifestanti per strada,<br />

diventa il cuore pulsante dell'informazione indipendente presente a Genova.<br />

All'interno gli attivisti italiani e stranieri che si erano incontrati<br />

qualche mese prima a Bruxelles. In assemblea ogni giorno per discutere <strong>la</strong><br />

"linea editoriale", i dettagli tecnici e <strong>la</strong> suddivisione dei compiti,<br />

trovano il tempo di fare seminari di autoformazione dove possono accedere<br />

tutti, anche chi non dovrebbe, scopriremo più tardi.<br />

Il simu<strong>la</strong>cro che ha raccolto attorno a sé tutti i registi, i webmaster, i<br />

giornalisti è stato appunto il sito di IMC-Indymedia, <strong>la</strong> piattaforma<br />

tecnologica creata dagli austrialiani, e perfezionata da programmatori<br />

americani ed europei, per <strong>la</strong> pubblicazione real-time su web di materiali<br />

testuali e audiovisivi.<br />

La tecnologia usata non è nuova ma si tratta di software sotto licenza GNU-<br />

GPL, cioè software libero, non proprietario e quindi modificabile da<br />

chiunque, che si può scaricare da www.cat.org/au e che permette <strong>la</strong><br />

diffusione di immagini in movimento, cioè di video e filmati scaricati e<br />

"uppati" (su web dalle videocamere digitali che entravano incessantemente<br />

<strong>nelle</strong> sale di montaggio. Insieme ai tecnici software che fanno il<br />

monitoraggio del<strong>la</strong> <strong>rete</strong> e dei server per evitare il col<strong>la</strong>sso delle macchine<br />

fisiche oberate di richieste di connessione, un team di traduttori <strong>la</strong>vorava<br />

all'aggiornamento delle news in varie lingue, in real time.

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