hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net
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Jaeger e Pengo, due hacker del CCC che frequentavano <strong>la</strong> BBS Altos Chat di<br />
Bonn e che vengono assoldati dal KGB per penetrare nei computer americani<br />
dietro compenso (Sterling, 1992, pag. 90-91).<br />
A settembre del 1991 viene dichiarato concluso con assoluzione il processo<br />
contro Neidorf.<br />
Nel 1992 causa degli U.S. vs J. Gilmore (Cypherpunk per spionaggio)<br />
(Ludlow, 1996, pag. 202-203).<br />
Nell'estate del 1992 l'area messaggi telematici "Cyberpunk" viene chiusa in<br />
base a una decisione dei vertici del<strong>la</strong> <strong>rete</strong> Fidonet, noncuranti di quelle<br />
che fossero le esigenze dell'utenza. La decisione non viene condivisa da<br />
buona parte dei nodi italiani del<strong>la</strong> <strong>rete</strong>. Tale chiusura ribadisce le<br />
evidenti differenze di intenti tra l'area cyberpunk e i vertici di tale<br />
<strong>rete</strong>. La censura dell'area Cyberpunk avviene in seguito a discussioni di<br />
vario tipo sul rispetto del<strong>la</strong> policy Fidonet. In realtà, tra i fattori<br />
scatenanti si dice esservi stata anche <strong>la</strong> visita del<strong>la</strong> Digos (altri par<strong>la</strong>no<br />
di "monitoraggio" del<strong>la</strong> Crimnalpol) al sysop di uno dei nodi Fidonet che<br />
ospitava l'area.<br />
A primavera del 1994 parte in Italia <strong>la</strong> più grossa operazione di<br />
repressione poliziesca verso i BBS: "Hardware 1", subito rinominata Italian<br />
Crackdown (vedi Gubitosa, 1999; Scelsi, 1994, pag. 61-65): una serie di<br />
sequestri al<strong>la</strong> ricerca solo di software copiato che porteranno al<strong>la</strong><br />
chiusura temporanea di circa 150 BBS italiane soprattutto delle reti<br />
Fidonet e Peacelink. Poco dopo un'ulteriore azione repressiva del<strong>la</strong><br />
magistratura colpisce il principale nodo del<strong>la</strong> <strong>rete</strong> Peacelink<br />
sequestrandone il computer: il BBS Taras Communication di G. Pugliese<br />
(Gubitosa, 1999, pag. 83-110).<br />
Il CPSR invia una preoccupata lettera al presidente Scalfaro durante il<br />
crackdown italiano del 1994 (Gubitosa, 1998).<br />
Nel 1995 viene effettuato il sequestro dei computer di alcuni frequentatori<br />
del Centro Sociale Clinamen e del<strong>la</strong> BBS Bits Against The Empire.<br />
All'inizio del 1995 il Terminal Boredom BBS in Scozia viene sequestrato<br />
dopo l'arresto di un hacker.<br />
In quel periodo <strong>la</strong> Spunk Press è oggetto di una pesante campagna di<br />
disinformazione dei media che mettono su una montatura accusando<strong>la</strong> di far<br />
uso di internet per diffondere i metodi per fabbricare bombe, distruggere<br />
scuole e attaccare le multinazionali. Secondo un libro inglese l'autore di<br />
tali articoli ha contatti con i servizi segreti britannici (Wehling, 1995,<br />
pag. 41-42).<br />
Nel 1996 vengono arrestati due fornitori di accesso a Internet in Francia<br />
per il semplice fatto di avere veico<strong>la</strong>to dei newsgroup che erano<br />
disponibili su internet anche in molti altri luoghi. Ritorna il problema<br />
del<strong>la</strong> responsabilità del Sysop.<br />
Nel 1997 una parte del<strong>la</strong> <strong>rete</strong> Scout<strong>Net</strong> viene colpita da un'indagine del<strong>la</strong><br />
magistratura italiana sul<strong>la</strong> pedofilia in <strong>rete</strong>.<br />
Il 28 maggio del 1997 esplode il caso "Decoder-Mattino". Il magistrato<br />
Italo Ormanni di Roma, riferendosi a delle tavole grafiche sul n. 8 di<br />
Decoder, porta avanti <strong>la</strong> tesi che "<strong>la</strong> cyberfilosofia, <strong>la</strong> difesa del<strong>la</strong><br />
privacy e il diritto all'anonimato in <strong>rete</strong> sono da considerarsi<br />
comportamenti complici del<strong>la</strong> pedofilia".<br />
Lo stesso anno viene sporta quere<strong>la</strong> da un magistrato in re<strong>la</strong>zione<br />
all'uscita di un libro curato da Luther Blisset Project (vengono coinvolti<br />
Helena Velena, Castelvecchi e un provider locale).