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hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net

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che contiene l'articolo "Italian Crackdown", sull'ondata di repressione<br />

avvenuta a primavera in Italia negli ambiti del<strong>la</strong> telematica amatoriale.34<br />

Nell'estate del 1994 T. Tozzi inizia le prime sperimentazioni per<br />

realizzare <strong>la</strong> BBS Virtual Town Television (VTTV) che inizia a funzionare a<br />

settembre. A dicembre Hacker Art si scinde in due BBS: Virtual Town TV e<br />

Virtual Town Mail. VTTV usa un software che permette di fornire <strong>la</strong> posta<br />

elettronica Internet gratuitatemente ai propri utenti attraverso <strong>la</strong><br />

connettività gratuita fornita dal Cineca attraverso <strong>la</strong> Trident (in seguito<br />

attraverso Dadanet). E' un esperimento totalmente autogestito che fornisce<br />

un servizio analogo a quello fornito dal Comune di Bologna grazie a<br />

notevoli finanziamenti pubblici. . VTTV ha un'interfaccia grafica a icone e<br />

<strong>la</strong> possibilità di fare chat multiutente, una caratteristica in quegli anni<br />

rarissima per una BBS. T. Tozzi coinvolge Strano <strong>Net</strong>work <strong>nelle</strong> attività<br />

del<strong>la</strong> BBS che dall'inizio del 1995 inizia ad essere gestita<br />

collettivamente. In partico<strong>la</strong>re Tozzi propone <strong>la</strong> creazione di un servizio<br />

che attraverso l'uso del chat multiutente avrebbe permesso di trasformare<br />

<strong>la</strong> BBS in una radio interattiva. Viene cioè creato un palinsesto per cui<br />

ogni membro di Strano <strong>Net</strong>work, soprannonimato "dj-chat", garantisce una<br />

"diretta" on-line, una volta al<strong>la</strong> settimana, ognuno a differenti ore del<strong>la</strong><br />

giornata e su argomenti diversi quali arte, politica, letteratura, ecc..<br />

Gli utenti partecipano al<strong>la</strong> diretta on-line in modo interattivo<br />

intervenendo nel<strong>la</strong> "trasmissione". Per un certo periodo Strano <strong>Net</strong>work<br />

digitalizza giornalmente le testate di alcuni quotidiani fornendone <strong>la</strong><br />

lettura on-line. Secondo le intenzioni di Tozzi, VTTV doveva inoltre essere<br />

un primitivo esempio di TV on-line con filmati inseriti quotidianamente<br />

dal<strong>la</strong> redazione e dagli utenti. L'esperimento durò pochissimo a causa sia<br />

del<strong>la</strong> lentezza del<strong>la</strong> trasmissione, sia per <strong>la</strong> difficoltà di garantire<br />

l'aggiornamento dei materiali. Ciò che invece fu un enorme successo era <strong>la</strong><br />

totale autogestione degli utenti. L'interfaccia grafica di VTTV replicava<br />

<strong>la</strong> vista dall'alto di una città virtuale. Per garantire continuità con<br />

Hacker Art BBS, oltre a diversi pa<strong>la</strong>zzi (in cui si poteva andare<br />

all'interno di un museo virtuale, di una biblioteca, di uno spazio con<br />

oltre 600 forum collegati a una decina di reti nazionali ed internazionali,<br />

di un archivio di video, di uno spazio per fare happening e molto altro<br />

ancora) vi era nel<strong>la</strong> collinetta che dominava <strong>la</strong> città virtuale un pa<strong>la</strong>zzo<br />

denominato Hacker Art al cui interno ogni utente era in grado<br />

automaticamente di costruirsi un proprio nuovo pa<strong>la</strong>zzo ed autogestirselo<br />

secondo i suoi voleri. Si respirava l'area di un centro sociale occupato,<br />

all'interno degli spazi asettici delle nuove tecnologie. Gli utenti<br />

occuparono svariate case, creando ed autogestendosi liberamente propri<br />

forum o archivi sugli argomenti più svariati. Dopo un certo periodo si<br />

iniziò a creare degli incontri reali tra gli utenti del<strong>la</strong> BBS per<br />

permettere alle persone di conoscersi meglio. Nacquero amicizie, amori,<br />

litigi, discussioni, passioni, idee che rimangono nel<strong>la</strong> memoria delle<br />

esperienze personali di migliaia di persone che per alcuni anni si<br />

ritrovarono a fare vita di strada in <strong>rete</strong>. Fu una palestra per moltissimi<br />

più o meno giovani. All'interno del<strong>la</strong> BBS mossero i loro primi passi<br />

telematici artisti ad esempio come M. Cittadini, F. Bucalossi, C. Parrini<br />

ed i Giovanotti Mondani Meccanici il cui studio aveva sede <strong>nelle</strong> stanze<br />

accanto a quel<strong>la</strong> in cui Strano <strong>Net</strong>work manteneva in vita <strong>la</strong> BBS35.<br />

Ad ottobre del 1994 esce il libro "No copyright, nuovi diritti nel 2000", a<br />

cura di Raf Valvo<strong>la</strong> Scelsi, Shake Ed. Underground, Mi<strong>la</strong>no, che costituirà<br />

le basi teoriche per una risposta politica al<strong>la</strong> legge 518 sul copyright. E'

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