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hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net

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per scimmiottare il mondo reale e cavare soldi dalle tasche dei<br />

consumatori" (Rheingold, 1994, pag. 319-20).<br />

Un altro dei col<strong>la</strong>boratori di The Well, K. Kelly, sarà l'editore del<strong>la</strong><br />

rivista Wired, il cui primo numero esce nel 1993. La rivista sarà uno degli<br />

amplificatori nel mondo di quell'area di pensiero californiana.<br />

Sarà J. P. Barlow, paroliere dei Greatfull Dead (uno dei gruppi più famosi<br />

del<strong>la</strong> musica psichedelica californiana), insieme a M. Kapor a fondare nel<br />

1990 l'Electronic Frontier Foundation (E.F.F.) "un'organizzazione no profit<br />

e non faziosa che <strong>la</strong>vora nel pubblico interesse per proteggere le libertà<br />

civili fondamentali, comprese <strong>la</strong> privacy e <strong>la</strong> libertà di espressione,<br />

nell'arena dei computer e di internet" (Electronic Frontier Foundation,<br />

"About EFF", disponibile in <strong>rete</strong>.). L'EFF nasce come conseguenza di quel<strong>la</strong><br />

che B. Sterling definirà successivamente come l'Hacker Crackdown del 1990,<br />

ovvero un'operazione di polizia (denominata in codice Sun Devil) che ha il<br />

chiaro presupposto di criminalizzare e ostaco<strong>la</strong>re l'area degli hacker e del<br />

movimento cyberpunk (Vedi Controllo e Repressione).<br />

Nel 1990 Il manifesto del<strong>la</strong> EFF, "Delitto e confusione", scritto in fretta<br />

e furia da Barlow annuncia di voler fondare un'organizzazione politica per<br />

raccogliere e distribuire fondi per attività educative, gruppi d'interesse<br />

e di supporto legale <strong>nelle</strong> aree connesse alle attività digitali e<br />

all'applicazione del<strong>la</strong> Costituzione del Cyberspazio. (Sterling, 1992, pag.<br />

203-204) "L'EFF finanzierà e sosterrà azioni legali per dimostrare che i<br />

servizi segreti hanno limitato il diritto di pubblicazione e di paro<strong>la</strong>,<br />

hanno sequestrato indebitamente macchine e dati, usato <strong>la</strong> forza in modo<br />

indebito e si sono comportati in modo arbitrario, repressivo e<br />

incostituzionale" dichiarò Barlow (Rheingold, 1994, pag. 297).<br />

Nel 1990 S. Wozniak annuncia immediatamente che avrebbe raddoppiato<br />

qualunque finanziamento offerto da Kapor al<strong>la</strong> fondazione EFF. J. Gilmore<br />

uno dei pionieri del<strong>la</strong> Microsystems aderisce sia finanziariamente che<br />

personalmente. In un secondo incontro aderiscono a San Francisco altri<br />

personaggi all'EFF: S. Brand, J. Lanier (il guru delle realtà virtuali), C.<br />

B<strong>la</strong>nchard e il capitalista N. Goldhaber. Nel 1990 Kapor diviene il<br />

presidente del<strong>la</strong> EFF e su The Well viene aperta un'area di conferenza<br />

dell'EFF, e The Well stesso viene dichiarata sede dell'EFF (Sterling, 1992,<br />

pag. 203-204 e 297).<br />

Sempre nel 1990 J. P. Barlow scrive "Crime and Puzzlement" (Barlow, 1990)<br />

un testo che era il risultato di una lunga discussione in <strong>rete</strong> sui diritti<br />

telematici. Il testo riflette sul fatto che le leggi usate contro i<br />

crackers non sono adeguate ai media digitali e che c'è un'ambiguità su cosa<br />

possono realmente essere i crimini attribuiti ai crackers: come si può<br />

discutere di una proprietà che non ha una forma fisica e può essere<br />

riprodotta infinitamente Il copiare un file di testo digitale non priva il<br />

suo proprietario di alcunché. Il cyberspazio non può essere considerato una<br />

proprietà privata, i suoi confini di proprietà sono difficilmente<br />

circoscrivibili e dunque l'accesso non autorizzato al suo interno non può<br />

essere visto in modo eticamente equivalente. Inoltre <strong>la</strong> conoscenza deve<br />

essere di tutti e non può essere proprietà di un singolo. L'uso di un<br />

canale di accesso inutilizzato non può essere visto come un'infrazione.<br />

Nel 1991 l'EFF apre un nodo in internet: eff.org ed inizia pubblicare il<br />

trimestrale EFFector e <strong>la</strong> rivista on line EFFector Online, oltre a<br />

prosperare su The Well.<br />

Nel 1991 P. Samuelson, una delle legali dell'EFF, scrive "I media digitali<br />

e <strong>la</strong> legge" (Samuelson, 1994a, pag. 82). Nel saggio viene illustrato il

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