hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net
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scambiare informazione tra le sue parti e ha cercato di simu<strong>la</strong>re tali<br />
meccanismi all'interno di un computer. Intorno al<strong>la</strong> fine degli anni<br />
quaranta si tenne <strong>la</strong> Sixth Macy Conference dal titolo "Cybernetics:<br />
circu<strong>la</strong>r causal and feedback mechanisms in biological and social system"<br />
organizzata dal<strong>la</strong> Fondazione Macy. Vi parteciparono tra gli altri J. Von<br />
Neuman, O. Weblen, V. Bush, W. McCulloch, G. Bateson, N. Wiener, e C.<br />
Shannon. C. Shannon era un dipendente del<strong>la</strong> compagnia dei telefoni<br />
americana Bell che nel 1948 aveva scritto "A Mathematical Theory of<br />
Information" con cui furono gettate le basi del<strong>la</strong> Teoria dell'Informazione.<br />
Era un testo che cercava di affrontare dei problemi di ingegneria delle<br />
telecomunicazioni e che sarà fondamentale per lo sviluppo futuro dei<br />
sistemi di telecomunicazione1.<br />
Stava dunque nascendo in quel periodo nel<strong>la</strong> scienza un ambito di ricerca<br />
che oltre a affrontare il problema del<strong>la</strong> retroazione (quello che<br />
grosso<strong>la</strong>namente può essere definito un dialogo tra le varie parti del<br />
sistema), indagherà sulle analogie tra i meccanismi del<strong>la</strong> mente umana e<br />
quelli del computer. In seguito si svilupperà un tentativo di costruire<br />
computer basati su reti neurali, ovvero su sistemi analoghi al modo in cui<br />
funziona il sistema neuronale dell'uomo. E il sistema neuronale è una <strong>rete</strong><br />
distribuita di neuroni. Una <strong>rete</strong> molto simile a quel modello di <strong>rete</strong> che è<br />
Internet.<br />
Le ricerche del<strong>la</strong> scienza stavano ponendo le riflessioni teoriche al<strong>la</strong> base<br />
del<strong>la</strong> costruzione di un modello di comunicazione sociale (Internet) che<br />
simu<strong>la</strong>va il modello di comunicazione tra le parti di un organismo vivente.<br />
Come già è più volte avvenuto nel passato, <strong>la</strong> natura è l'esempio tangibile<br />
cui rifarsi per model<strong>la</strong>re l'organizzazione sociale di gruppi umani2, così<br />
come <strong>la</strong> realizzazione di una tecnologia. Così come avvenne nel settecento<br />
per le macchine antropomorfe3, l'immaginario legato alle nuove tecnologie<br />
si popolò di robot e cyborg da una parte visti come strumenti al servizio<br />
dell'uomo, dall'altra come nuovi organismi in grado di minacciare<br />
l'umanità4. Nel 1953 sempre Shannon pubblica "Computer e automi" in cui<br />
sono formu<strong>la</strong>te molte delle domande successive dell'IA. Shannon prenderà nel<br />
1953 due assistenti di <strong>la</strong>boratorio di nome J. McCarthy e M. Minsky.<br />
McCarthy e Minsky parteciperanno nel 1956 ad una conferenza al Dartmouth<br />
College finanziata dal<strong>la</strong> Fondazione Rockfeller che sarà l'inizio delle<br />
ricerche sull'Intelligenza Artificiale. Sarà McCarthy il primo a utilizzare<br />
il termine "intelligenza artificiale" nel 1956. Successivamente McCarthy e<br />
Minsky fonderanno il dipartimento di Intelligenza Artificiale al MIT. Sarà<br />
intorno ad essi, ed in partico<strong>la</strong>re a Minsky che si riunirà un gruppo di<br />
studenti che vengono riconosciuti come i primi hackers e che con <strong>la</strong> loro<br />
filosofia e il loro appassionato <strong>la</strong>voro di programmazione getteranno le<br />
basi per l'informatica che conosciamo oggi (Levy S., 1996a).<br />
Tutta <strong>la</strong> tecnologia al popolo. Antiautoritarismo e decentramento al MIT.<br />
All'inizio degli anni sessanta per <strong>la</strong> maggioranza delle persone non era ben<br />
chiaro a cosa sarebbero serviti i computer, ma nell'immaginario dei media<br />
emergevano le ipotesi più strabilianti, così come orrorifiche. Si insinuava<br />
però <strong>la</strong> possibilità che attraverso di essi si sarebbe potuto salvare il<br />
mondo. Dagli extraterrestri o da cos'altro non era dato sapere, ma<br />
l'ipotesi era che dal loro uso l'umanità avrebbe tratto enormi vantaggi<br />
evolutivi.