hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net
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i sistemi linguistici usati dai media istituzionali. Inoltre vuole essere<br />
un mezzo per autogestire gli strumenti di comunicazione e rendere le<br />
persone protagoniste attive del<strong>la</strong> comunicazione. Per il L.C.M. il video<br />
diventa uno strumento pedagogico non per produrre opere, bensì<br />
consapevolezza critica verso l'informazione e i mass-media (Fadda, 1999,<br />
pag. 122, 127-130 e 134).<br />
A cavallo tra <strong>la</strong> fine degli anni settanta e l'inizio ottanta nasce a San<br />
Francisco, <strong>la</strong> casa editrice underground Re-Search, fondata da G. Travis e<br />
B. Thomas, che diventerà una delle principali voci dell'underground<br />
americano.<br />
All'inizio degli anni ottanta nasce il collettivo tedesco ADILKNO - The<br />
Foundation for the Advancement of Illegal Knowledge, che col<strong>la</strong>borerà con<br />
Autonomedia di New York e al cui interno milita G. Lovink uno dei<br />
personaggi più attivi nell'area del<strong>la</strong> net art internazionale negli anni<br />
novanta.<br />
Il collettivo di Autonomedia di New York è una delle attuali più importanti<br />
situazioni di <strong>hacktivism</strong> internazionali. La sua casa editrice ha pubblicato<br />
alcuni libri nodali per i movimenti internazionali quale ad esempio "TAZ"<br />
di H. Bey.<br />
La definizione culture jamming (interferenza culturale), viene coniata nel<br />
1984 dai Negativ<strong>la</strong>nd di San Francisco. Uno dei membri del gruppo, par<strong>la</strong>ndo<br />
dell'album Jacom '84, dichiara infatti che "i cartelloni pubblicitari<br />
contraffatti ad arte... spingono lo spettatore a riflettere sul<strong>la</strong> strategia<br />
aziendale di partenza" (Klein, 2001).<br />
Nel 1986 nasce il gruppo Immediast Underground.<br />
A maggio dello stesso anno il gruppo Media Assassins California fa<br />
un'azione di TV hacking inserendosi con immagini oscene <strong>nelle</strong> trasmissioni<br />
del<strong>la</strong> WSCT <strong>la</strong> TV locale di Sacramento in California. In seguito colpiscono<br />
<strong>la</strong> WBCN di S. Francisco con l'immagine di un sosia di Regan che sniffa<br />
cocaina. Nel<strong>la</strong> rivendicazione affermano che il governo spaccia <strong>la</strong> droga più<br />
potente: <strong>la</strong> TV. In altri vo<strong>la</strong>ntini diffondono le istruzioni su come<br />
realizzare questo tipo di interferenze. Fanno un'altra ventina di azioni<br />
tra il 1987 e il 1988 (Scelsi, 1990, pag. 205 e seguenti).<br />
Nel 1987 gli Earth First! pubblicano "Ecodefense: a field guide to monkey<br />
wrenching" (sugli Earth First! come battaglia mediale vedi Rushkoff, 1994,<br />
pag. 264 e 267).<br />
Lo stesso anno nasce a New York il Critical Art Ensemble (www.critica<strong>la</strong>rt.net),<br />
un gruppo di artisti che opererà una radicale azione di critica<br />
sui media in rapporto all'arte e alle nuove tecnologie.<br />
Nel 1988 O. C<strong>la</strong>rke per un mese fa ripetute azioni di TV hacking in USA e<br />
al<strong>la</strong> fine viene arrestato.<br />
Al<strong>la</strong> fine degli anni ottanta esce il primo numero del<strong>la</strong> rivista "Variant"<br />
sulle controculture, i media e l'arte ed il n. 1 del<strong>la</strong> fanzine di culture<br />
underground "Emissions".<br />
All'inizio degli anni novanta appare <strong>la</strong> notizia di un virus informatico che<br />
sarebbe stato usato dagli americani durante <strong>la</strong> guerra nel golfo per<br />
distruggere i network di comunicazione irakeni. La notizia sembra poi<br />
essere verificata come non vera, ma essere essa stessa un "media virus"<br />
(Alexander, 1993, pag. 93).<br />
A novembre del 1991 G. Perretta cura <strong>la</strong> mostra "Medialismo" al<strong>la</strong> galleria<br />
d'arte Paolo Vitolo a Roma (Perretta, 1991)<br />
Nel 1991 esce il n. 1 del<strong>la</strong> fanzine "Felix" di controcultura mediale.