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hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net

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servizio di messaggi del quotidiano (Rheingold, 1994, pag.<br />

266-67).<br />

Nel 1986 il CCC è oramai divenuta un'organizzazione ufficialmente<br />

registrata in Amburgo che organizza con rego<strong>la</strong>rità meetings <strong>nelle</strong> città<br />

del<strong>la</strong> Germania, comunica con <strong>la</strong> stampa e nei networks e prende parte a<br />

convegni. In quell'anno organizza un grosso evento che è il Chaos<br />

Communication Congress che "fu indetto con il motto 'Computer virus'. Quasi<br />

trecento programmatori e persone interessate al problema si incontrarono ad<br />

Amburgo per discutere delle ultime ricerche nel campo del<strong>la</strong> sicurezza dei<br />

dati. Tra i partecipanti al congresso vi erano alcuni programmatori che<br />

avevano svolto un certo numero di esperienze nel campo del<strong>la</strong> realizzazione<br />

di virus (circa una ventina, a detta degli organizzatori)" (Burger, 1988,<br />

pag. 52 e 59).<br />

Vi è un modo diverso di intendere l'hacking. Da una parte, collettivi,<br />

gruppi, movimenti che lo intendono come un'attività positiva e propositiva,<br />

il cosiddetto hackeraggio sociale, finalizzata al<strong>la</strong> diffusione dei saperi,<br />

al miglioramento del<strong>la</strong> società, allo sve<strong>la</strong>mento e sabotaggio di ogni forma<br />

di ingiustizia sociale. Dall'altra, buona parte dei media (coadiuvati in<br />

questo dalle azioni di qualche singolo individuo che persegue scopi<br />

realmente criminosi) che vuole identificare le pratiche dell'hackeraggio<br />

come azioni criminali supportate dalle nuove tecnologie. E' uno scontro che<br />

esplode puntualmente nei momenti in cui il mercato ha <strong>la</strong> necessità di<br />

conquistare nuovi settori dell'informatica e non vuole avere ostacoli,<br />

critiche e obiezioni alle sue strategie di azione.<br />

Consapevole di quello che sta accadendo, nel 1986, nel ACM Panel on<br />

Hacking, L. Felsenstein fa un intervento dal titolo "Real Hackers Don't Rob<br />

Banks" (I veri hackers non rapinano le banche) in cui oltre a chiarire<br />

quale sia <strong>la</strong> reale etica hacker fa anche <strong>la</strong> proposta di costituire una<br />

Hacker League che promuova e diffonda questo punto di vista e di azione.<br />

Nel 1986 sul numero18-19 di Vague esce l'articolo di T. Vague "Videodrome -<br />

programming phenomena", in cui si legge "Sta sviluppandosi un network<br />

internazionale di hackers; (...) I confini nazionali stanno diventando<br />

porosi ed erosi. Ogni luogo può essere in ogni altro luogo nel Videodrome,<br />

come il dato scorre trasversalmente alle nazioni penetra e distrugge i<br />

confini. (...) Lontano dal<strong>la</strong> miseria delle unioni (che sono unioni di<br />

miserie) verso l'emergenza esplosiva del<strong>la</strong> comunità o assemblea, che<br />

coinvolge individui con differenti background mesco<strong>la</strong>ndoli tutti in una<br />

comunità geist/gestalt. Questo è presente in ogni sciopero, rivolta, atto<br />

di sabotaggio, hack-in, intervento, occupazione, assemblea di massa, azione<br />

illegale. Ogni situazione... in cui lo spirito non vuole essere negato"<br />

(Tozzi, 1992).<br />

Nel 1986 T. Tozzi fonda a Firenze dapprima lo "spazio multimediale"<br />

autogestito "Bang Amen" e in seguito, con P. L. Farias, S. Rozz e N.<br />

Gavyna, a cui si aggiunge successivamente M. Cittadini, il "Pat pat<br />

Recorder", in cui una certa area underground e artistica fiorentina,<br />

collegata tra le altre cose al punk hardcore, realizza una serie di mostre<br />

e performance utilizzando varii media tra cui anche il personal computer.<br />

Al<strong>la</strong> fine del 1986, inizio 1987, nasce a Bielfeld in Germania il computer<br />

club e mensile "Public Domain". Così ne par<strong>la</strong>no R. Tangens e P. G<strong>la</strong>ser:<br />

"Col nome 'Public Domain' intendevamo 'ambito pubblico', cioè un luogo dove<br />

<strong>la</strong> gente potesse incontrarsi e scambiarsi opinioni. Prendendo spunto dal<br />

famoso centro Karstadt in cui <strong>la</strong> gente si trova, scambia software, si

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