hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net
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Il rifiuto dei monopoli e del<strong>la</strong> sudditanza<br />
Tra i principi contigui all'idea di decentramento vi sono quelli per cui <strong>la</strong><br />
comunicazione non può essere rego<strong>la</strong>mentata da privati né appropriata e che<br />
deve esistere una libertà dai grandi oligopoli mediatici ed editoriali.<br />
Nell'ultimo quarto del XX secolo, l'economia transnazionale rappresentata<br />
dalle industrie del<strong>la</strong> comunicazione americane e favorita dalle nuove<br />
tecnologie telematiche viene sentita come "aliena" dal mondo nonoccidentale.<br />
Viene denunciata <strong>la</strong> possibilità che il "vil<strong>la</strong>ggio globale" di<br />
M. McLuhan, orchestrato attraverso le nuove tecnologie, possa essere una<br />
nuova forma di dominazione culturale. La teoria dell'"Imperialismo dei<br />
media" sostiene che lo sviluppo economico e culturale di un paese è<br />
minacciato dall'invasione di televisione e film americani.<br />
Secondo questa analisi le imprese dei media supportano l'espansione delle<br />
corporazioni transnazionali (Tncs) e sono parte di un nuovo complesso<br />
militare-industriale e delle comunicazioni8. Inoltre, <strong>la</strong> cultura e le<br />
comunicazioni influenzerebbero <strong>la</strong> società; <strong>la</strong> cultura e le comunicazioni<br />
prodotte in un sistema capitalista sarebbero portatrici di un'ideologia<br />
capitalista che aiuta il capitalismo a riprodursi.<br />
La difesa americana del<strong>la</strong> "libera circo<strong>la</strong>zione delle informazioni" è in<br />
realtà <strong>la</strong> difesa degli interessi dell'economia capitalista che, partendo da<br />
una posizione di forza, diventa dominante all'interno di un sistema di<br />
globalizzazione conseguente allo sviluppo dei nuovi media e in generale<br />
delle nuove tecnologie di comunicazione informatiche e telematiche. Un<br />
sistema di comunità deve dunque essere in grado di limitare <strong>la</strong> presenza di<br />
una dominante che tenda ad oscurare fino a far sparire le minoranze. In una<br />
comunità l'informazione viene intesa come luogo del<strong>la</strong> comunicazione, ovvero<br />
si svolge in un processo di dialogo e re<strong>la</strong>zioni di evoluzione e<br />
trasformazione dell'informazione stessa. Di contro in una società<br />
"globalizzata" l'informazione viene intesa come servizio. Costituiscono<br />
dunque altrettante minacce al<strong>la</strong> democrazia delle comunicazioni: un accesso<br />
ineguale ai media, <strong>la</strong> concentrazione delle risorse dell'informazione <strong>nelle</strong><br />
mani dei gruppi economici, <strong>la</strong> censura e altre forme di controllo<br />
governativo. Di contro una comunità difende il diritto a comunicare (Roach,<br />
1993, pp. 24-29).<br />
Internet vince perché fornisce i protocolli più diffusi al mondo per<br />
l'interoperabilità delle reti di computer, vince quindi come linguaggio<br />
condiviso dal<strong>la</strong> comunità telematica. Non si tratta del<strong>la</strong> vittoria di<br />
un'azienda o di un gruppo di operatori su altri, ma di una sorta di<br />
"riforma" di massa del<strong>la</strong> comunicazione telematica (B<strong>la</strong>si, 1999, p. 55).<br />
Resta però il problema che le ricerche su questi protocolli e le<br />
infrastrutture di collegamento tra le macchine che li usano vengono<br />
finanziate dagli enti militari, da quelli universitari e di ricerca,<br />
comunque da enti governativi americani. Ciò crea una supremazia ed un<br />
vantaggio che è in grado di sfruttare economicamente il suo anticipo di<br />
conoscenza sulle tecnologie del<strong>la</strong> comunità. È in grado di imporre l'uso<br />
delle proprie infrastrutture e farne pagare il pedaggio. È in grado in tal<br />
modo di control<strong>la</strong>re lo sviluppo delle economie degli altri paesi. Infine,<br />
<strong>la</strong> proprietà delle infrastrutture da parte americana istituisce un<br />
controllo sul loro uso, discriminando di conseguenza sui contenuti che vi<br />
circo<strong>la</strong>no e dunque sul tipo di vita delle comunità che ne fanno uso.<br />
Il rifiuto del<strong>la</strong> censura e del controllo nel rispetto dei diritti reciproci