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hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net

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veda tutti i prigionieri, senza che i prigionieri si vedano tra loro;<br />

l'effetto è che tutti i prigionieri si comportano sempre come se fossero<br />

sotto sorveglianza" (Rheingold, 1994, pag. 319). In tale modello <strong>la</strong><br />

tecnologia è al servizio del controllo e dell'esercizio del potere. Così<br />

come <strong>la</strong> capacità di leggere, scrivere e comunicare liberamente dà ai<br />

cittadini il potere di autogovernarsi e proteggersi dallo Stato, le<br />

possibilità che <strong>la</strong> tecnologia permette di sorvegliare ed invadere <strong>la</strong><br />

privacy dei cittadini, dà allo Stato il potere di confondere, sottomettere<br />

e control<strong>la</strong>re i cittadini e le popo<strong>la</strong>zioni istruite. Secondo K. Robins e F.<br />

Webster le nuove tecnologie informative e comunicative consentono una<br />

massiccia estensione e trasformazione del<strong>la</strong> stessa mobilitazione a cui<br />

aspirava il principio panottico di Bentham. Ciò che sostengono queste<br />

tecnologie, in realtà, è <strong>la</strong> stessa distribuzione del potere e del<br />

controllo, ma liberata dalle limitazioni architettoniche del prototipo di<br />

pietre e mattoni di Bentham. Sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> "rivoluzione informativa",<br />

non solo <strong>la</strong> prigione o <strong>la</strong> fabbrica, ma tutta <strong>la</strong> società funziona come <strong>la</strong><br />

macchina gerarchica e disciplinare di Panopticon (Rheingold, 1994, pag.<br />

325-26).<br />

Nel<strong>la</strong> primavera del 1989 su Whole Earth Review 62:90, viene pubblicato<br />

l'articolo di R. Dawkins "Universal parasitism and the co-evolution of<br />

extended phenotypes" con cui spiega ad un pubblico di non addetti ai <strong>la</strong>vori<br />

il suo concetto di "meme" teorizzato molti anni prima (Rushkoff, 1994, pag.<br />

10). La teoria dei memi susciterà molto interesse nell'underground<br />

telematico (vedi Il falso come strumento di lotta).<br />

Nel 1989 J. Carey scrive The Mythos of the Electronic Revolution (Carey,<br />

1989) in cui descrive il rischio che <strong>la</strong> rottura del monopolio e<br />

totalitarismo dei mass media potenzialmente permessa dalle reti telematiche<br />

venga imbrigliata ed impedita da leader politici e dal<strong>la</strong><br />

commercializzazione e mercificazione del dibattito pubblico. Il rischio<br />

dunque che <strong>la</strong> democrazia elettronica sia l'ennesima versione di un mito del<br />

progresso tecnologico che ha da sempre accompagnato l'umanità insieme<br />

all'altro mito del<strong>la</strong> democrazia rappresentativa. Che dunque lo spettro<br />

del<strong>la</strong> manipo<strong>la</strong>zione politica che J. Goebbels fece attraverso <strong>la</strong> radio per<br />

il Terzo Reich non si allontana semplicemente liberando i media, in quanto<br />

attraverso il controllo delle notizie, del mercato dei beni di consumo e<br />

pubblicitario, chi ha i soldi può permettersi di manipo<strong>la</strong>re l'opinione<br />

pubblica (Rheingold, 1994, pag. 322-25).<br />

Nel 1991 N. Chomsky scrive "Media Control. The spectacu<strong>la</strong>r Achievements of<br />

Propaganda".<br />

A giugno del 1992 apre <strong>la</strong> col<strong>la</strong>na Interzone di Feltrinelli, attraverso <strong>la</strong><br />

quale Raffaele Scelsi e Ermanno "Gomma" Guarneri fanno conoscere al<br />

pubblico italiano autori e riflessioni radicali ed innovative sui nuovi<br />

media.<br />

Nel 1992 esce l'antologia "Sabotage in the american workp<strong>la</strong>ce. Anecdotes of<br />

dissatisfaction, mischief and revenge" a cura di M. Sprouse, con sezioni<br />

sui computer, l'arte e il design, <strong>la</strong> conoscenza, l'informazione, ecc.<br />

Nel 1993 B. Sterling scrive "A brief history of the Internet" un testo che<br />

viene distribuito liberamente in <strong>rete</strong> in cui afferma che Internet è<br />

"libera. Internet è uno dei rari esempi di vera, moderna e funzionale<br />

anarchia" (Sterling, 1993).<br />

Nel 1993 nasce <strong>la</strong> rivista "CTheory" (www.ctheory.com), con testi di<br />

A.Kroker, CAE, Bey, e altri.

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