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hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net

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eti", che garantiscono l'accesso al consumo di un bene, senza che questo<br />

coincida con il suo possesso.<br />

Infine, l'attuale modo di produzione del<strong>la</strong> ricchezza fa leva sulle<br />

diversità culturali e gli stili di vita, trasformati tuttavia in attività a<br />

pagamento. Non si vende più una merce, ma l'accesso a un'esperienza dietro<br />

il pagamento di una tariffa.<br />

In questo sistema, <strong>la</strong> proprietà dei mezzi di produzione perde di peso,<br />

perciò nel<strong>la</strong> società cybernetica, lo spartiacque non è più il possesso ma<br />

l'accesso. I nuovi ricchi - i privilegiati - sono coloro che possono<br />

accedere al<strong>la</strong> Grande Rete, tutti gli altri sono tagliati fuori, espropriati<br />

del presente e del futuro. Nel<strong>la</strong> new economy, non è più importante<br />

distinguere tra chi è proprietario di qualcosa e chi non possiede nul<strong>la</strong>. Il<br />

vero divario è tra chi può utilizzare le nuove tecnologie, tra chi ha<br />

l'accesso al cyberspazio, e chi non ce l'ha. Di conseguenza, in una<br />

situazione di questo tipo il divario tra i paesi ricchi e quelli poveri<br />

diventa sempre più grande, dando il via a un iso<strong>la</strong>mento sempre maggiore.<br />

In questo nuovo "capitalismo culturale" il vantaggio competitivo è dato dal<br />

"capitale intellettuale", cioè da una spiccata capacità nel<strong>la</strong><br />

comunicazione. L'attività produttiva diretta è delegata a un ramificato<br />

sistema di appalti che conserva elementi preindustriali di produzione e di<br />

organizzazione e spesso tutte le rigidità del<strong>la</strong> società fordista. Se il<br />

<strong>la</strong>voro manuale e lo sfruttamento non scompaiono è altrettanto vero che <strong>la</strong><br />

fonte del<strong>la</strong> ricchezza risiede sempre più <strong>nelle</strong> idee e nel renderle<br />

produttive, ma per far questo è necessario creare comunità.<br />

La concentrazione del sapere è un rischio del "capitalismo culturale". E<br />

non riguarda solo il monopolio che hanno alcune imprese sulle biotecnologie<br />

o quello di Bill Gates nel software.<br />

È possibile allora un nuovo contratto sociale che permetta all'enorme massa<br />

degli esclusi di poter "accedere"<br />

Conoscenza e Mercato<br />

Se questa situazione già prelude a nuovi conflitti, altri ne emergono per<br />

il controllo dei nuovi territori digitali, delle risorse del<strong>la</strong> <strong>rete</strong> e dei<br />

settori economici ad esse collegati.<br />

La <strong>rete</strong> è infatti un potente strumento per produrre, distribuire e vendere<br />

merci e servizi di tipo nuovo. E se non si può dire che <strong>la</strong> <strong>rete</strong> rappresenti<br />

una nuova tecnologia o un nuovo media poiché assomma tecnologie<br />

preesistenti, integrate in un lungo processo evolutivo, è tuttavia<br />

possibile dire che l'economia che essa genera è di tipo nuovo. È<br />

un'economia del<strong>la</strong> conoscenza.<br />

La conoscenza retico<strong>la</strong>re è un fattore economico e il suo valore è un valore<br />

di connessione: pian piano che <strong>la</strong> <strong>rete</strong> cresce, aumentano le informazioni in<br />

circo<strong>la</strong>zione, aumentano le conoscenze e le re<strong>la</strong>zioni. È questa <strong>la</strong> nuova<br />

economia. Poiché <strong>la</strong> conoscenza non è un bene scarso è possibile produrre<br />

valore a partire dal<strong>la</strong> sua costante innovazione. Questa innovazione si<br />

genera in complesse filiere sociali entro cui operano gli individui. I<br />

processi di terziarizzazione dell'economia e <strong>la</strong> smaterializzazione delle<br />

merci riconfigura il rapporto fra impresa e individuo. L'individuo è al<br />

centro del<strong>la</strong> nuova produzione di merci nel senso di Rifkin.<br />

Secondo Rees Mogg, con <strong>la</strong> <strong>rete</strong> l'individuo potrà sottrarsi al controllo<br />

dello stato e vendere prodotti e servizi liberamente sul mercato globale<br />

dando luogo a un "friction free capitalism".<br />

Se il valore di connessione è creato a partire dal<strong>la</strong> socialità e dal<strong>la</strong><br />

cooperazione degli utilizzatori del<strong>la</strong> <strong>rete</strong>, esso dipende da una sfera di

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