hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net
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e seminari di informatizzazione a vari livelli, tutti a prezzo politico,<br />
svolti nell'ambiente underground bolognese.<br />
A maggio il fermento presente in <strong>rete</strong> derivato dal<strong>la</strong> nascita dell'area<br />
cyberpunk viene amplificato e trasportato nei luoghi fisici attraverso<br />
molte presentazioni fatte principalmente nei centri sociali. Tra queste<br />
sono di rilievo il meeting: "Free box - spazi interattivi di comunicazione<br />
antagonista" al C.S.A. Ex-Emerson di Firenze. Attraverso conferenze, video,<br />
dibattiti ed altro, in quattro giorni furono presentati a Firenze il<br />
movimento e l'area telematica "Cyberpunk", "Hacker Art BBS", le esperienze<br />
di telematica antagonista dell'"E.C.N." e Decoder. Inoltre fu realizzato<br />
l'happening "Chip-Hop" con improvvisazioni interattive di video e suono tra<br />
dj al<strong>la</strong> consolle e artisti al computer. Il meeting ideato da T. Tozzi viene<br />
organizzato insieme al Centro di Comunicazione Antagonista, il C.S.A. Ex-<br />
Emerson, J. Kote Giacalone, D.J. L. Ca<strong>la</strong>mandread and Posse con <strong>la</strong><br />
col<strong>la</strong>borazione di A. La Face e M. Cittadini.18<br />
Sempre a maggio viene fatta <strong>la</strong> presentazione ufficiale dell'area telematica<br />
Cyberpunk al Forte Prenestino e del bollettino Interzone (raccolta di<br />
messaggi dall'area cyberpunk) di Roma. Tra gli organizzatori <strong>la</strong> Logos<br />
Multimedia, Maurizio "Graffio" Mazzoneschi con i futuri fondatori del<br />
gruppo Avana. Nell'introduzione al bollettino Interzone prodotto per tale<br />
occasione si legge: "Rete Telematica Alternativa [così viene allora da<br />
molti definita l'area "Cyberpunk", n.d.a.]. Dopo due anni di ricerca,<br />
scambio di conoscenze teoriche e tecnico- scentifiche, tra i compagni di<br />
varie città, è attiva <strong>la</strong> Rete telematica Alternativa. Tra le molte esigenze<br />
<strong>la</strong> più sentita era quel<strong>la</strong> di velocizzare il flusso di informazioni nel<br />
movimento, stabilendo rapporti continui di comunicazione tra le diverse<br />
realtà sia collettive che individuali sparse in tutto il paese. Da questo<br />
siamo partiti e con fatica sono stati costruiti i requisiti per estendere<br />
progettualmente il percorso intrapreso, acquisendo gli strumenti per <strong>la</strong><br />
lotta contro l'esproprio del sapere collettivo. Dall'immaginario collettivo<br />
al<strong>la</strong> prassi quotidiana, codificando i linguaggi, ricercando e sperimentando<br />
<strong>nelle</strong> re<strong>la</strong>zioni le forme possibili del<strong>la</strong> comunicazione antagonista.<br />
Attraverso sistemi moderni, pensiamo di poter contribuire al<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione<br />
delle informazioni, aprendo un orizzonte collettivo oltre gli steccati<br />
ideologici e formali delle piccole chiesette. Viviamo in una ricca società<br />
post-industriale, e al centro di un forzato processo di sviluppo<br />
tecnologico. L'informazione mediatica sta operando profonde trasformazioni<br />
negli individui, <strong>nelle</strong> mode, nei gusti del<strong>la</strong> massa di consumatori. E' stata<br />
costruita "l'opinione pubblica" per sublimare nel feticismo delle merci e<br />
del<strong>la</strong> merce informazione, questo passaggio epocale di profondo cambiamento<br />
del<strong>la</strong> società. La falsificazione del<strong>la</strong> realtà attraverso l'informazione<br />
manipo<strong>la</strong>ta è funzionale a questo stato di cose. Noi pensiamo possibile a<br />
questo punto una controtendenza sviluppando attività in antitesi al sistema<br />
e contro il dominio sull'informazione, per una cultura dell'informazione<br />
libera e per <strong>la</strong> trasmissione delle esperienze maturate. La R.T.A. è nata<br />
per informare e per essere informata, tutti vi possono accedere disponendo<br />
degli strumenti necessari. Possono sostare, sperando che vi giungano, i<br />
contributi teorici per alimentare e sviluppare ulteriormente il dibattito<br />
che nel<strong>la</strong> <strong>rete</strong> sta circo<strong>la</strong>ndo. I primi luoghi interessati da questo "evento<br />
informatico", oltre ai centri sociali (che hanno sostenuto dall'inizio<br />
questa iniziativa), crediamo possano essere -vorremmo che fossero- le<br />
realtà di lotta nei posti di <strong>la</strong>voro, le associazioni eco-territoriali,<br />
altre realtà di base, le comunità immigrate e qualsiasi altro soggetto e