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hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net

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In Italia il gruppo che più di ogni altro ha avuto <strong>la</strong> capacità di<br />

promuovere <strong>la</strong> diffusione dell'etica hacker, attraverso un lungo <strong>la</strong>voro di<br />

teorizzazione, promozione, organizzazione ed azione diretta, è stato il<br />

gruppo Decoder di Mi<strong>la</strong>no. Il gruppo nasce nel 1986 e dal<strong>la</strong> seconda metà<br />

degli anni ottanta inizia le prime riunioni in cui si ipotizza un uso<br />

sociale delle reti telematiche. Tra i fondatori vi sono G. "uVLSI" Mezza,<br />

E. "Gomma" Guarneri e R. "Valvo<strong>la</strong>" Scelsi, M. Philopat, Rosi, Marina e<br />

altri. Tutti quanti hanno condiviso le esperienze di occupazione ed<br />

autogestione di spazi sociali come il "Virus". Alcuni di loro hanno vissuto<br />

in prima persona <strong>la</strong> nascita del movimento punk in Italia. Ma è grazie ad un<br />

appello di Primo Moroni all'area del movimento a confrontarsi con le nuove<br />

tecnologie che scatta <strong>la</strong> scintil<strong>la</strong> che darà luogo ad una delle più belle<br />

pagine del<strong>la</strong> cultura del digitale in Italia. Gomma e Raf, rispondono a tale<br />

appello e Primo Moroni gli concede uno spazio all'interno del<strong>la</strong> libreria<br />

Calusca di Mi<strong>la</strong>no per portare avanti i loro progetti. Oltre ad iniziare <strong>la</strong><br />

pubblicazione del<strong>la</strong> fanzine Decoder, il gruppo inizia una serie di riunioni<br />

in cui si cerca di progettare <strong>la</strong> nascita di una <strong>rete</strong> telematica<br />

alternativa.<br />

Il gruppo di Decoder viene in contatto con <strong>la</strong> <strong>rete</strong> Fidonet attraverso A.<br />

Persivale (sysop del nodo mi<strong>la</strong>nese e terzo nodo italiano), con cui partono<br />

le prime ipotesi di un'area messaggi interna al<strong>la</strong> Fidonet. Persivale<br />

contatta al riguardo <strong>la</strong> bbs Mimax di Roma, The Doors di Prato e altre bbs<br />

del<strong>la</strong> <strong>rete</strong> Fidonet, senza giungere però per il momento a far partire nessun<br />

progetto. Sarà in seguito attraverso tale circuito all'interno del<strong>la</strong> <strong>rete</strong><br />

Fidonet che, grazie principalmente agli sforzi del gruppo Decoder, nascerà<br />

l'area messaggi "Cyberpunk" nel 1991. Sempre nel<strong>la</strong> seconda metà degli anni<br />

ottanta nascono i contatti tra Decoder e altre realtà ed esperienze europee<br />

(Vague, Chaos Computer Club, Enciclopedya Psycadelica, e altre) attraverso<br />

le quali verranno a conoscenza dell'esperienza del meeting di hacker "Icata<br />

89", i cui "principi etici" (vedi L'Etica Hacker) saranno in seguito<br />

inseriti nell'antologia "Cyberpunk" da loro edita.<br />

Nel 1986 <strong>la</strong> telematica è ancora uno strumento di cui non è chiaro fino in<br />

fondo quale potrà essere <strong>la</strong> portata nel mondo del<strong>la</strong> comunicazione, ma allo<br />

stesso tempo se ne teme le potenzialità innovative all'interno di ampi<br />

settori dell'economia. Ad esempio, il settore dell'editoria vede in chi ha<br />

<strong>la</strong> proprietà delle reti telematiche un possibile concorrente nel mercato<br />

dell'informazione. I quotidiani temono di rimanere indietro rispetto ad una<br />

nuova forma del fare informazione che è in grado di garantire maggiore<br />

diffusione, velocità nel raggiungere il pubblico, frequenza negli<br />

aggiornamenti ed una molteplicità di fonti che rischia di mettere in crisi<br />

l'apparato delle "agenzie" di informazione. E' una questione economica e di<br />

potere politico all'interno del<strong>la</strong> quale i movimenti si stanno inserendo nel<br />

tentativo di creare agenzie di informazione alternative che restituiscano<br />

ad ogni cittadino il diritto a fare informazione, così come il diritto ad<br />

ogni informazione di circo<strong>la</strong>re liberamente.<br />

In Francia i proprietari dei giornali, dopo un'aspra polemica causata dal<br />

successo del Minitel di cui temevano <strong>la</strong> concorrenza, raggiunsero un accordo<br />

con <strong>la</strong> Direction Générale des Télécommunications (DGT) accettando di<br />

<strong>la</strong>sciar aprire servizi telematici informativi diversi dagli elenchi<br />

telefonici. Quindi <strong>la</strong> DGT finanziò <strong>la</strong> creazione di servizi per giornali,<br />

quotidiani e riviste. Questo accordo ebbe un risvolto inatteso nel 1986,<br />

quando fu organizzato uno sciopero nazionale degli studenti per mezzo del

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