hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net
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migliorare i prodotti intellettuali altrui, quale nel loro caso era<br />
l'esempio del software.<br />
Nel<strong>la</strong> seconda metà degli anni sessanta l'ITS9 al MIT, è un sistema aperto<br />
che incoraggia <strong>la</strong> condivisione dei files. E' una sorta di biblioteca<br />
collettiva di programmi disponibile on-line.<br />
Mentre nel 1965 T. Nelson nel testo "Literary Machines" conia il termine<br />
ipertesto ("per 'ipertestò si intende un testo scritto non sequenziale che<br />
si dirama e fornisce opzioni al lettore, meglio se letto su di uno schermo<br />
interattivo"), nel 1967 viene realizzato il primo sistema ipertestuale,<br />
chiamato Hypertext Editing System, ponendo dunque le premesse ad<br />
un'organizzazione dei saperi globali non gerarchica e non lineare<br />
(Gubitosa, 1998).<br />
Nel 1968 D. Engelbart e<strong>la</strong>bora il NLS (oNLineSystem) che era un sistema di<br />
comunicazione a distanza attraverso l'integrazione in <strong>rete</strong> di computer<br />
"interattivi e multiaccesso". Il sistema di Engelbart faceva tra le altre<br />
cose uso di monitor e di uno strumento simile all'attuale mouse per fornire<br />
un puntatore (B<strong>la</strong>si, 1999, pag. 23-25).<br />
Lo stesso anno, mentre i movimenti di tutto il mondo scendono in piazza<br />
rivendicando <strong>la</strong> necessità di abolire le strutture gerarchiche ed elitarie a<br />
favore del collettivo, nasce il <strong>Net</strong>work Working Group (NWG), all'interno<br />
del quale si distingue <strong>la</strong> figura di S. Crocker. Lo scopo del NWG era quello<br />
di sviluppare i protocolli di comunicazione ed altre parti significative di<br />
quel<strong>la</strong> che diventerà <strong>la</strong> <strong>rete</strong> Internet. Il <strong>Net</strong>work Working Group, un nucleo<br />
di hacker selezionato da un gruppo di talentuosi studenti universitari,<br />
operava sul<strong>la</strong> base del modello open-source: a chiunque era permesso di<br />
contribuire con idee, che venivano poi sviluppate collettivamente. I codici<br />
sorgente di tutte le soluzioni venivano pubblicati fin dall'inizio, di modo<br />
che gli altri potessero usarli, testarli e svilupparli. Questo modello è<br />
usato ancora oggi. La composizione e il nome di questo gruppo di hacker<br />
d'avanguardia sono cambiati molte volte nel corso del tempo. A tutt'oggi è<br />
conosciuto come Internet Engineering Task Force, e opera con l'Internet<br />
Society fondata da V. Cerf, un membro preminente del gruppo fin da quando<br />
era studente di informatica al<strong>la</strong> UCLA. Cerf ha rivestito un ruolo<br />
importante in quasi tutti i progressi tecnologici che hanno scandito<br />
l'evoluzione del<strong>la</strong> Rete. Tuttavia, un aspetto è sempre rimasto immutato:<br />
Internet non ha alcun direttorio centrale che ne guidi lo sviluppo; al<br />
contrario, <strong>la</strong> sua tecnologia viene ancora sviluppata da una comunità aperta<br />
di hacker. Riflettendo su questo sviluppo, Abbate (Abbate, 1999) nota che<br />
nel<strong>la</strong> progettazione di Internet pare non ci sia stata alcuna partecipazione<br />
da parte delle corporation. Così come il suo predecessore (Arpanet),<br />
Internet è stata progettata informalmente e con pochissima grancassa da un<br />
gruppo di esperti autoselezionatisi (Himanen, 2001, pag. 136).<br />
Sempre nel 1968 J.C.R. Licklider scrive insieme a R. Taylor il saggio "Il<br />
computer come strumento di comunicazione". Al suo interno si legge "tra<br />
pochi anni le persone saranno in grado di comunicare più efficacemente<br />
attraverso un computer piuttosto che faccia a faccia". Nel<strong>la</strong> stesura del<br />
suo saggio Licklider aveva in mente il sistema NLS (On Line System)<br />
progettato da Engelbart lo stesso anno (B<strong>la</strong>si, 1999, pag. 23-25). Nel<br />
saggio Licklider affronta anche il problema del<strong>la</strong> disparità tra chi avrà<br />
accesso alle nuove tecnologie e chi ne sarà privo. Si legge al suo interno:<br />
"Anche se vengono venduti sempre più sistemi di e<strong>la</strong>borazione interattiva ad<br />
accesso multiplo e se sempre più gruppi prevedono di usare questi sistemi<br />
entro l'anno prossimo, per il momento esistono forse solo cinque o sei