hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net
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Internet. L' infrastruttura è pensata per favorire gli scambi e <strong>la</strong><br />
cooperazione avanzata fra tutti i dodici <strong>la</strong>boratori del centro (grafica,<br />
fotografia, comunicazione, cinema, etc.), che si estende su di un'area di<br />
tredici ettari, e tra questi e il mondo fluido dei movimenti sociali. Il<br />
progetto prevede l'accesso libero e gratuito per chiunque a postazioni<br />
pubbliche di accesso al<strong>la</strong> <strong>rete</strong>, funzionanti con software libero all'interno<br />
dello stesso Forte Prenestino.<br />
Il secondo progetto è Bwn, un acronimo che sta per "BrainWorkers' <strong>Net</strong>work".<br />
Bwn è una piattaforma informatica di sostegno al <strong>la</strong>voro immateriale,<br />
anch'essa rigorosamente non proprietaria, ed è strutturata come un sistema<br />
avanzato di Knowledge Management per condividere idee, metodi di <strong>la</strong>voro,<br />
risorse, problemi e soluzioni. La piattaforma, realizzata secondo lo<br />
standard httpd, è pensata per essere facilmente accessibile secondo <strong>la</strong><br />
modalità ipertestuale tipica dell'interazione via world wide web.<br />
Il terzo progetto, l'Osservatorio dei Diritti del<strong>la</strong> Comunicazione<br />
Telematica, è invece un servizio di informazione e consulenza telematica<br />
online sul diritto al<strong>la</strong> comunicazione. L'osservatorio mira a fornire gli<br />
strumenti informativi per superare gli impedimenti al<strong>la</strong> libera<br />
comunicazione cosituiti dal carattere fortemente restrittivo del<strong>la</strong> attuale<br />
legis<strong>la</strong>zione sul<strong>la</strong> comunicazione in <strong>rete</strong>. Attraverso una informazione<br />
precisa e tempestiva sui diritti di chi usa <strong>la</strong> telematica multimediale per<br />
comunicare, divertirsi e <strong>la</strong>vorare, l'Osservatorio, coadiuvato da avvocati e<br />
giuristi, è stato uno strumento per <strong>la</strong> difesa attiva contro <strong>la</strong> censura di<br />
governi e istituzioni incapaci di comprendere e valorizzare <strong>la</strong> libera<br />
comunicazione attraverso <strong>la</strong> <strong>rete</strong>.<br />
Il progetto, nel suo complesso, mira quindi a creare le condizioni di una<br />
effettiva autonomizzazione dei <strong>la</strong>voratori del<strong>la</strong> conoscenza attraverso l'uso<br />
libero e gratuito degli strumenti per comunicare. Sono quindi almeno due i<br />
caratteri innovativi di questa sperimentazione.<br />
Portare gli strumenti del<strong>la</strong> libera comunicazione in un luogo che è già un<br />
crocevia di attraversamenti e di re<strong>la</strong>zioni come un centro sociale, implica<br />
già una critica al<strong>la</strong> costruzione di cattedrali nel deserto lontane dai<br />
passaggi metropolitani come i centri di tele<strong>la</strong>voro a pagamento che mettono<br />
a disposizione sistemi di comunicazione costosi e difficili.<br />
Inoltre è un'iniziativa autonoma, che nasce dal mondo dell'attivismo<br />
telematico, ed è volta a favorire l'autorganizzazione di tutti quei<br />
soggetti che, espulsi dai meccanismi produttivi e tenuti in scacco dal<br />
ricatto del<strong>la</strong> ricerca di un sa<strong>la</strong>rio, non possono esercitare pienamente le<br />
loro facoltà creative nel<strong>la</strong> produzione di attività che, piuttosto che<br />
configurarsi come <strong>la</strong>voro, si presentano come opera: libera, per tutti e<br />
senza l'assillo del profitto.<br />
D'altra parte un progetto come cybersyn rappresenta in potenza una modalità<br />
di distribuzione del<strong>la</strong> ricchezza prodotta dall'informazione sociale.<br />
Accesso libero e gratuito al<strong>la</strong> <strong>rete</strong>, software libero, banche dati senza<br />
copyright, <strong>rete</strong> di consulenze, informazioni in tempo reale da parte di<br />
gente "vera". Una ricchezza che può essere usata per informarsi, studiare e<br />
guadagnare e che quindi genera un reddito indiretto garantendo l'accesso a<br />
servizi di comunicazione ma in un'ottica indubbiamente libera e<br />
cooperativa. Tutto il progetto muove da una forte critica all'attuale<br />
sistema di accesso, utilizzo e rego<strong>la</strong>mentazione del<strong>la</strong> comunicazione<br />
telematica e, ponendo l'accento sulle potenzialità del<strong>la</strong> comunicazione<br />
orizzontale consentita dal<strong>la</strong> <strong>rete</strong>, propone una concezione diversa del<br />
diritto a cooperare comunicando.