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hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net

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sviluppato non solo dagli scienziati stessi, ma anche da filosofi,<br />

sociologi, psicologi e altri intellettuali in genere.<br />

E queste tecnologie non sarebbero diventate di massa se <strong>la</strong> "massa" non<br />

avesse trovato conveniente il loro utilizzo, ovvero se qualcuno gli avesse<br />

prospettato un loro utilizzo conveniente (come, ad esempio, il fatto che<br />

grazie ad una blue box e ad un computer avrebbero potuto effettuare<br />

telefonate gratis).<br />

Così, lo sviluppo di queste tecnologie non sarebbe stato possibile se lo<br />

scambio dei saperi per realizzarle ed usarle non fosse stato inizialmente<br />

libero e fortemente col<strong>la</strong>borativo; dunque libero da costrizioni di<br />

carattere giuridico oltre che di tipo economico.<br />

Ma ancora l'attenzione del<strong>la</strong> collettività non sarebbe stata sufficiente se<br />

non ci fosse stato qualcuno - scrittori, artisti e cantastorie in genere -<br />

che non fosse riuscito a fare sognare <strong>la</strong> gente, non fosse riuscito a<br />

produrre un immaginario di seduzione collegato a tali tecnologie.<br />

Infine tutto ciò non sarebbe potuto andare avanti se qualcuno non si fosse<br />

preso l'onere di trasmettere e insegnare le competenze necessarie agli<br />

altri per utilizzare o continuare a svilupparle.<br />

Molti altri fattori ancora andrebbero elencati per descrivere <strong>la</strong><br />

complessità grazie a cui i nuovi media sono potuti emergere e si sono<br />

potuti diffondere in maniera tanto vasta e profonda.<br />

Ma ciò non ha prodotto necessariamente una situazione migliore per gli<br />

individui e per l'umanità nel suo complesso.<br />

Lo sviluppo delle nuove forme di <strong>la</strong>voro collegate alle nuove tecnologie, ad<br />

esempio, presenta ancora notevoli caratteristiche di sfruttamento e di<br />

alienazione. L'uso stesso di queste tecnologie implica ancora notevoli<br />

difficoltà e aspetti di divario sociale e di alienazione nel<strong>la</strong><br />

comunicazione.<br />

In definitiva, i rapporti e le re<strong>la</strong>zioni tra <strong>la</strong> gente mediati dal computer<br />

possono solo in certe condizioni dirsi migliorati.<br />

Rispetto a forti valori democratici come l'uguaglianza, <strong>la</strong> libertà e <strong>la</strong><br />

fratel<strong>la</strong>nza dei popoli e degli individui è difficile affermare che il mondo<br />

sviluppatosi intorno alle nuove tecnologie possa essere considerato un<br />

mondo migliore del precedente.<br />

Ecco dunque il motivo per cui tra i tanti fattori di complessità sociale<br />

elencati sopra vogliamo soffermarci su una parte, significativa, di questa<br />

vicenda, per narrare principalmente <strong>la</strong> storia degli hacktivisti ovvero di<br />

coloro i quali nel loro agire hanno sempre avuto e continuano ad avere come<br />

obiettivo primario un impegno attivo e consapevole per migliorare qualcosa<br />

del mondo attraverso l'uso del computer. E di migliorare le condizioni di<br />

libertà, di uguaglianza e di fratel<strong>la</strong>nza tra i popoli attraverso un modello<br />

di reti telematiche finalizzato a questi obbiettivi.<br />

La storia dell'<strong>hacktivism</strong> non è dunque <strong>la</strong> storia di chi ha cercato di<br />

trarre un profitto individuale dall'uso delle reti telematiche.<br />

Non è <strong>la</strong> storia di coloro che, approfittando del potere derivatogli o dalle<br />

ricchezze o dal<strong>la</strong> delega ricevuta da altri, hanno fatto in modo che lo<br />

sviluppo delle nuove tecnologie non fosse indirizzato verso un modello<br />

positivo per l'intera umanità, bensì verso un modello da cui solo una<br />

minoranza potesse trarre profitto. L'economia globale, infatti, si è spesso<br />

mossa per proteggere interessi partico<strong>la</strong>ri nello sviluppo delle nuove<br />

tecnologie, anziché gli interessi dell'umanità intera.<br />

Questo volupe perciò, sia per scelta tematica, sia per limiti di spazio,<br />

racconta solo una picco<strong>la</strong> parte del<strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> telematica, cercando

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