hacktivism: la liberta' nelle maglie della rete - Dvara.Net
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senza dover<strong>la</strong> delegare ad altri, attingendo al<strong>la</strong> propria <strong>rete</strong> di re<strong>la</strong>zioni<br />
e a patto di disporre di un computer su cui mettere le mani. Utopico No,<br />
se consideriamo lo scenario in cui i media indipendenti crescono.<br />
Da una parte c'è <strong>la</strong> forte diffusione di tecnologie di comunicazione<br />
"personali". Telecamere, cellu<strong>la</strong>ri, computer e macchine fotografiche,<br />
utilizzate all'interno dei cortei, delle manifestazioni politiche e delle<br />
iniziative culturali consentono a ciascuno di raccontare da un punto di<br />
vista interno gli eventi di cui è protagonista, e quindi di riappropriarsi<br />
del<strong>la</strong> comunicazione che i gruppi sociali concretamente producono.<br />
Dall'altra parte, <strong>la</strong> convergenza multimediale dei contenuti del<strong>la</strong><br />
comunicazione, che una volta digitalizzati possono essere riuniti dentro <strong>la</strong><br />
scato<strong>la</strong> del computer, stare in una pagina web ed essere diffusi con <strong>la</strong><br />
posta elettronica, ha fatto sì che essi possano convergere nel<strong>la</strong> <strong>rete</strong><br />
Internet e interagire con altre reti, tecniche, linguistiche e re<strong>la</strong>zionali,<br />
ed essere poi ripresi da mezzi più tradizionali come radio, quotidiani,<br />
televisioni e di lì ritornare al<strong>la</strong> Rete.<br />
Una situazione favorita dall'adozione di piattaforme di open publishing<br />
delle informazioni, dal<strong>la</strong> diffusione di tecnologie peer to peer e di<br />
software libero e gratuito, e dal carattere pubblico, universale e<br />
trasparente di Internet, che <strong>la</strong> rendono difficilmente monopolizzabile dal<br />
potere politico ed economico.<br />
Ma questo scenario è incompleto se non si considera che al<strong>la</strong> base del<strong>la</strong><br />
diffusione dei media indipendenti c'è una cultura che considera il<br />
confronto, <strong>la</strong> condivisione e il rispetto reciproco gli elementi necessari<br />
del<strong>la</strong> democrazia che si basa sul<strong>la</strong> comunicazione.<br />
In questo senso <strong>la</strong> convergenza delle attività di informazione dei video<br />
attivisti, degli hacker sociali e delle radio comunitarie in network ampi e<br />
delocalizzati, secondo un modello senza vertici né gerarchie, è stata<br />
favorita dal<strong>la</strong> creazione di comunità basate su vincoli di fiducia,<br />
appartenenza e reciprocità. Ma è soprattutto il comune riconoscimento<br />
dell'importanza dell'informazione come elemento di una comunicazione che<br />
costruisce scenari di senso e contesti di azione in una società dove essa<br />
si intreccia sempre più con le forme dell'economia e del<strong>la</strong> democrazia che<br />
ha determinato il passaggio dal<strong>la</strong> "comunicazione del<strong>la</strong> politica" al<strong>la</strong><br />
"politica del<strong>la</strong> comunicazione".<br />
Il Belpaese è stato <strong>la</strong> cul<strong>la</strong> delle radio libere degli anni 70, ha<br />
conosciuto l'esplosione delle fanzine autoprodotte e delle case editrici<br />
indipendenti, e ha importato con successo <strong>la</strong> cultura dei Bulletin Board<br />
Systems e delle freenet americane. Ma è anche il territorio dei centri<br />
sociali autogestiti, luoghi di contaminazione delle identità, spazi di<br />
produzione di soggettività politica, di culture e stili di vita con una<br />
naturale vocazione al<strong>la</strong> comunicazione fatta di concerti, mostre, dibattiti<br />
e rassegne teatrali, riviste e libri autoprodotti, che li configura come<br />
luoghi mediali per eccellenza. www.ecn.org<br />
Non è un caso che <strong>la</strong> diffusione dei new media sia stata spesso contigua ad<br />
essi perché non sono solo l'attitudine punk al<strong>la</strong> sperimentazione e il<br />
carattere comunitario di queste esperienze che hanno creato i luoghi del<strong>la</strong><br />
formazione all'uso diffuso di tecnologie un tempo chiuse <strong>nelle</strong> università,<br />
ma l'attitudine dei singoli a comunicare senza <strong>la</strong> quale l'accesso alle<br />
tecnologie telematiche è inutile.<br />
L'informazione libera e alternativa veico<strong>la</strong>ta dalle reti telematiche è<br />
essenziale per costruire dal basso l'agenda politica dei movimenti e per<br />
organizzare lotte e mobilitazioni fisicamente presente. Lotte che si sono