Le soledades del Góngora. Studio, testo e versione
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<strong>del</strong> poeta con squisita naturalezza :<br />
admitiendo este nuevo pensamiento, ")<br />
mas que la voluntad, su entendimiento<br />
por entonces templó la fantasia:<br />
que aquello es cuerdo lo que duerme un loco<br />
(II, 296 e seg.)<br />
Nella stessa Silva troviamo el nácar de la fresca rosa<br />
e turbadas de color las esmeraldas (cioè gli occhi verdi<br />
di smeraldo) proprio con quella congiunzione di immagini<br />
che piacque al <strong>Góngora</strong> usare assai felicemente e<br />
che non fu ignota a grandi poeti prima di lui 12 ) ; ma la<br />
congiunzione si presenta anche più sintetica, più serrata<br />
— quale anche il <strong>Góngora</strong> non disamava — allorché<br />
indica le foglie aguzze <strong>del</strong>la canna così:<br />
no suele débil caña<br />
en las espadas verdes esparcidas<br />
<strong>del</strong> aire sacudida<br />
hacer, manso ruido<br />
eos más veloz sonido... , T T T<br />
.<br />
(III, 103 e seg.)<br />
anche perchè come risulta da una nota importantissima <strong>del</strong>l'Alonso,<br />
il poeta avrebbe anche, forse su suggerimento di Pedro de Valencia,<br />
dato una variante dei vv. 202 e segg. poco felice, onde a<br />
ragione egli li dà secondo l'ed. <strong>del</strong> Pellicer. Qui il fondo avversativo<br />
<strong>del</strong>la costruzione grammaticale è sparito e il costrutto exlege<br />
si riduce ad una dubitativa.<br />
11) Marramaquiz decide di innamorarsi di Micilda, dopo il<br />
tradimento di Zapaquilda, e soffri poi un attacco di pazzia. Ma è<br />
un amore cerebrale, perciò dice Lope « ammettendo il suo intelletto,<br />
più che la sua volontà, questo nuovo pensiero... temperò<br />
pel momento la fantasia; che solo è assennato in un pazzo, quanto<br />
fa sognando ».<br />
12) Grandi e di ben differente poesia. Ma quando il fervore<br />
<strong>del</strong>la fantasia è alimentato da pienezza di imagini, allora anche a<br />
un classico come il Petrarca non riesce di impedire la sintesi <strong>del</strong>le<br />
imagini stesse: « Gli occhi sereni e le stellanti ciglia, — la bella<br />
bocca angelica di perle - piena e di rose e di dolci parole ». E altrove:<br />
« Onde tolse Amor l'oro e di qual vena - per far due treccie<br />
bionde e 'n quali spine - colse le rose e 'n qual piaggia le brine -<br />
tenere e fresche e die lor polsi e lena ».