Le soledades del Góngora. Studio, testo e versione
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tore, con la sua consapevolezza; la tecnica <strong>del</strong> poeta ne<br />
è il riflesso, la comprensione di quella tecnica ne è il<br />
pezzo, per il lettore; nel poeta francese non accade altrimenti<br />
e ancor più per questa via si son messi gli ermetici<br />
<strong>del</strong>l'oggi "). Grande, piccola poesia; poesia, non<br />
poesia Rispondervi sarebbe fare altro lavoro. Quella<br />
41) Proprio nel 1927 (l'anno <strong>del</strong> tricentenario <strong>del</strong>la morte <strong>del</strong><br />
Gòngora, RAFAEL LAFFÓN, nel Signo + (Poemas), Colecciòn Mediodia,<br />
Sevilla, pubblicava un saggio significativo di poesia ermetica<br />
e dalla Gaceta Literaria diretta da E. Gimènez Caballero, si<br />
dava in luce un numero speciale, primo giugno, dedicato al poeta<br />
<strong>del</strong>le Soledades, in cui, in complesso, i migliori scrittori spagnuoli,<br />
quelli già giunti alla fama, mostravano di non conoscere il poeta;<br />
i giovani invece lo avvicinavano. E ci sarebbe assai da dire. Per<br />
l'Italia, conosco l'Ungaretti, caposcuola riconosciuto di quella<br />
che chiamasi la poesia « essenziale » e particolarmente Sentimento<br />
<strong>del</strong> Tempo; il Capasso (Il paese senza tempo), il Montale (Ossi<br />
di seppia. <strong>Le</strong> occasioni) e mi sembra .pur colle debite differenze<br />
fra le singole loro prove di poesia e con quanto li accomuna, di<br />
non potere a meno di riconoscere <strong>del</strong>le affinità con l'A. studiato.<br />
Altre vie certo seguono costoro, altro ritmo canta nel loro spirito,<br />
altre esigenze li muovono; ma letto, a fondo, il Gòngora,<br />
molto si capisce di codesta poesia « essenziale ». Ho presenti le<br />
belle pagine di A. GALLETTI, 77 Novecento, Ed. Dr. Francesco<br />
Vallardi, 1939, XVII, su questi poeti e noto a proposito di intuizioni<br />
<strong>del</strong>l'Ungaretti, il giudizio « è una di quelle agudezas che<br />
sarebbero piaciute anche ad un contemporaneo <strong>del</strong> Marino o <strong>del</strong><br />
Gòngora ».<br />
42) Ancora sarebbe da studiarsi a parte certa prosa moderna<br />
francese, p. es. quella di FRANCIS JAMMES di alcune determinate<br />
opere, in cui la poesia che è di natura gongorina ha dato alla<br />
prosa un'elevazione, una purezza, una nitidezza che sono di poesia.<br />
Ne son venute naturali e necessarie le rime. Si veda la lettera<br />
a Clara d'Ellebeuse, nella novella a lei intitolata, i cui sette<br />
armoniosissimi periodi chiudono con questa rima: repose, roses,<br />
arroses, eclose, pose, prose, morose; e si notino certe imagini:<br />
avec heures bleues de l'angelus nocturne che mi ricorda un verso<br />
<strong>del</strong> Mallarmé in Azur: et du metal vivant sort en bleus angelus;<br />
e ancora une bianche tombée d'automne; c'est tot qui es venue<br />
à moi sur les lilas de ma douleur; <strong>Le</strong>s bras ont chacun une fossette<br />
qui semole sourire. Nell'opera La divine douleur, merita,<br />
sotto questo aspetto, grande attenzione l'introduzione: le testa-