Sviluppo civile: per una critica simpatetica del paradigma ... - Aiccon
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gerarchizzata, e alla struttura economica che ne deriva, creata <strong>per</strong> gestire un regime<br />
energetico fondato sui combustibili fossili… Gli enormi costi associati alla<br />
lavorazione <strong>del</strong> carbone, <strong>del</strong> petrolio e <strong>del</strong> gas naturale richiedono ingenti<br />
investimenti di capitale e portano alla formazione di colossali imprese energetiche.<br />
Attualmente, otto mega-aziende — pubbliche e private — dettano i termini <strong>del</strong> flusso<br />
<strong>del</strong>l’energia attraverso il mondo.” (p.9)<br />
In questa situazione Rifkin scorge i punti critici <strong>del</strong> sistema:”oggi, <strong>per</strong>ò,<br />
l’infrastruttura creata <strong>per</strong> sfruttare i combustibili fossili e gestire l’attività industriale<br />
comincia a invecchiare e a mostrare segni di cedimento. Si aprono crepe ovunque…<br />
Alcuni geologi stanno già ipotizzando scenari di crollo <strong>del</strong> sistema. Non essere<br />
preparati a ciò che potrebbe accadere - affermano i più catastrofisti - sarebbe<br />
un’im<strong>per</strong>donabile follia.” (p.12)<br />
Ecco che si giunge al cuore <strong>del</strong> problema cioè il trapasso dall’era <strong>del</strong> petrolio a<br />
un’era nuova fondata sull’uso <strong>del</strong>l’idrogeno come fonte di energia. Si tratta, afferma<br />
l’autore, di <strong>una</strong> vera e propria nuova rivoluzione <strong>per</strong>ché l’idrogeno è praticamente<br />
inesauribile ed è <strong>una</strong> fonte energetica pulita in quanto, non contenendo un solo atomo<br />
di carbonio, non porta ad alc<strong>una</strong> emissione di anidride carbonica: “le fondamenta<br />
<strong>del</strong>l’economia <strong>del</strong>l’idrogeno sono già gettate. Nei prossimi anni la rivoluzione<br />
informatica e <strong>del</strong>le telecomunicazioni, associata a quella imminente <strong>del</strong>l’energia<br />
<strong>del</strong>l’idrogeno, costituirà un mix di tale potenza da riconfigurare radicalmente le<br />
relazioni umane nel corso <strong>del</strong> ventunesimo e ventiduesimo secolo.” (p.12)<br />
La soluzione al problema energetico è la cella a combustibile alimentata a idrogeno,<br />
la macchina non inquinante <strong>per</strong> la produzione di energia elettrica, sarebbe la panacea<br />
di tutti i mali. Dato che si tratta di un microimpianto installabile presso l’utente<br />
finale, essa rovescerebbe il mo<strong>del</strong>lo energetico gerarchico e centralizzato controllato<br />
da pochi grandi potentati economici <strong>per</strong> dare luogo ad <strong>una</strong> rete fittissima, <strong>una</strong> nuova<br />
rete distribuita in tutto il mondo simile a quella <strong>del</strong> World Wide Web, di produttori-<br />
consumatori-scambiatori di energia: “La rete energetica mondiale <strong>del</strong>l’idrogeno<br />
(HEW, Hydrogen Energy Web) sarà la prossima grande rivoluzione economica,<br />
tecnologica e sociale <strong>del</strong>la storia. Si innesterà nello sviluppo <strong>del</strong>la rete globale di<br />
comunicazione, avviata negli anni Novanta, e - come questo - stimolerà la nascita di<br />
<strong>una</strong> nuova cultura <strong>del</strong>la partecipazione.” (p.13)<br />
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