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Sviluppo civile: per una critica simpatetica del paradigma ... - Aiccon

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Albert Hirschman e la dimensione ermeneutica <strong>del</strong>lo sviluppo 4<br />

Il contributo di Hirschman alla teoria <strong>del</strong>lo sviluppo è molto importante <strong>per</strong>ché non<br />

solo contribuisce alla creazione di un’economia regionale ma mette in discussione le<br />

basi stesse <strong>del</strong>la teoria <strong>del</strong>lo sviluppo economico neoclassica.<br />

L’idea che l’economia possa avere un’esistenza utile separata dalla filosofia è<br />

assolutamente estranea al lavoro <strong>del</strong>l’economista tedesco che ha un approccio<br />

ermeneutico all’economia, in generale, e allo sviluppo, in particolare. La distinzione<br />

tra scelte individuali e scelte collettive, razionalità individuale e razionalità collettiva,<br />

pone Hirschman in un filone di analisi che considera necessario un approccio<br />

all’economia che consideri comunque le scelte degli individui come limitate dal<br />

sistema di valori da cui dipendono. L’economia non può essere amorale.<br />

I lavori sullo sviluppo economico di questo autore devono essere letti alla luce <strong>del</strong>la<br />

sua continua ricerca di analisi dei rapporti tra l’individuo ed il contesto collettivo. E’<br />

netta la contrapposizione di questa posizione con l’ortodossia economica <strong>per</strong> la quale<br />

i comportamenti individuali e sociali sono ridotti a reazioni meccaniche sempre<br />

prevedibili e astoriche. Il tentativo riduzionista che esclude la diversità umana e la<br />

sua imprevedibilità rischia di fallare dalle fondamenta un’economia che si eleva a<br />

potenza di scienza <strong>per</strong>fetta dimenticando la propria dimensione sociale. Il <strong>paradigma</strong><br />

neoclassico affronta il problema <strong>del</strong>l'incertezza, riducendola alla prevedibilità di<br />

eventi esterni, invece di considerarla come un risultato non predeterminato<br />

<strong>del</strong>l'azione collettiva. Tale semplificazione è resa possibile attraverso l'eliminazione<br />

<strong>del</strong>le componenti strutturali <strong>del</strong>l'incertezza, ossia le “passioni” degli individui ed il<br />

loro “sentimento sociale”.<br />

Nel tentativo di rendere l’economia la scienza <strong>del</strong>l’utilità si è proceduto a scarificare<br />

elementi fondamentali <strong>del</strong>la natura umana. Hirschman, in “Passioni ed interessi:<br />

argomenti politici a favore <strong>del</strong> capitalismo prima <strong>del</strong> suo trionfo”, affronta proprio la<br />

questione <strong>del</strong>la “rimozione” storica <strong>del</strong>le passioni e la loro sostituzione mediante un<br />

concetto di razionalità basato sul calcolo <strong>del</strong> proprio self-interest. L’uomo è un essere<br />

4 Per il titolo <strong>del</strong> paragrafo si fa riferimento a Lucio Poma “La dimensione ermeneutica <strong>del</strong>l’economia<br />

in Albert O. Hirschman” Università di Bologna, 1994<br />

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